Tur dell’Alpe (675 m) - EMTB
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Escursione in mountain bike a Tur dell’Alpe o Tür, secondo la parlata della gente del posto. Con o senza l’umlaut il toponimo si riferisce in ogni caso a torre. Qui sorgeva infatti una torre, con funzione di segnalazione e comunicazione, così come molte altre poste in zone di transito. Alcuni studiosi sostengono che a Cabbio, un chilometro più a sud, esistesse una castellanza a protezione dei comuni dell’alta valle. È probabile che la torre di Turro (Tur) facesse parte di questo sistema difensivo.
Inizio dell’escursione: ore 13:15
Fine dell’escursione: ore 15:50
Pressione atmosferica, ore 12.00: 1019 hPa
Velocità media del vento: 15 km/h (favonio)
Temperatura alla partenza: 13°C
Isoterma di 0°C alle 12.00: 1900 m
Temperatura al rientro: 12°C
Sorgere del sole: 8.05
Tramonto del sole: 16.54
È l’ennesima giornata di favonio, con temperature nettamente al di sopra della media stagionale. Oggi desidero compiere il giro della Valle di Muggio, percorrendo un tratto per me inedito.
La salita sul versante orografico sinistro della valle, all’ora di pranzo, è tranquilla: pochissime auto, piacevole silenzio e pieno soleggiamento. In 47 minuti arrivo al Ristorante Stella di Muggio (656 m), di fronte ai segnavia, che suggeriscono una ventina di itinerari.
Scelgo la via in discesa, sotto la strada principale della valle, in direzione di Tur – San Giovanni. Raggiunto il ponte sulla Breggia (570 m), fiume attualmente quasi in secca, devo pedalare con forza per risalire il ripido tratto di circa 600 m fino alla Chiesa di San Giovanni Battista di Tur (659 m).
San Giovanni di Tur (659 m)
La bellissima radura, piena di luce, invita a scattare foto alla chiesetta e ai villaggi sull’altro versante della valle. Oltretutto, in questa stagione è possibile camminare sul prato, scegliendo la prospettiva migliore.
Continuo la gita in direzione di Tur dell’Alpe (675 m), che visito per la seconda volta dopo decenni dalla prima. Mi accoglie un bel cagnone, pastore bergamasco, socievole e simpaticissimo, con il quale entro immediatamente in empatia.
Chiedo informazioni ad un signore che sta sistemando la legna. Mi indica l’imbocco del sentiero per Casima e mi conferma che è percorribile con la bici.
A dire il vero, l’inizio è preoccupante: un ripido sentierino, poco battuto, si abbassa sul ciglio di un orrido impressionante. L’innocuo e dormiente torrentello della Valletta ha scavato una notevole forra da far accapponare la pelle. Come se non bastasse, il sentiero in alcuni punti è franato e in altri è coperto da un considerevole strato di foglie secche, che coprono le ruote fino a tre quarti d’altezza. Ovviamente per alcune decine di metri sono costretto ad accompagnare e spingere la bici.
Mi fermo ad osservare delle baite diroccate. Le radure circostanti, ancora indicate nelle mappe meno recenti, sono state nel frattempo risucchiate dal bosco. Più avanti il sentiero diventa più pedalabile e il versante meno impervio. In ogni modo da Tur dell’Alpe a Casima impiego 50 minuti, più della salita fino a Muggio.
Dopo Casima ci sono ancora alcuni saliscendi, su strada asfaltata, che ben conosco per averli percorsi in tempi recenti; a seguire la piacevole “picchiata” verso Mendrisio.
Anello della Valle di Muggio alla scoperta di un sentiero, segnalato, ma poco frequentato, che collega Tur dell’Alpe a Casima. Il percorso richiederebbe un minimo di manutenzione: le piante sradicate dal vento hanno creato infatti degli scoscendimenti. Inoltre, il sentiero è ricoperto da rami e rametti e da un notevole strato di foglie secche.
Tempo totale: 2 h 15 min
Tempo di salita: 1 h 5 min
Tempi parziali
Corteglia (438 m) – Muggio (656 m): 47 min
Muggio (656 m) – Tur dell’Alpe (675 m): 15 min
Tur dell’Alpe (675 m) – Casima (618 m): 50 min
Dislivello in salita: 636 m
Sviluppo complessivo: 24,6 km
Quota massima: 720 m
Quota minima: 395 m
Consumo batteria: 35%
Difficoltà: AD
Coordinate Tur dell’Alpe: 723'877 / 84'743
Copertura della rete cellulare: Swisscom buona
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