Anello della Valle della Crotta – EMTB
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Passeggiata in mtb nella Valle di Muggio e nella laterale Valle della Crotta, in fondo alla quale tento per la prima volta di chiudere l’anello.
Il toponimo Crotta deriva dal dialetto cròta e significa “luogo incavato”, “grotta”.
Inizio dell’escursione: ore 13.15
Fine dell’escursione: ore 15.55
Temperatura alla partenza: 14°C
Temperatura al rientro: 13°C
Velocità media del vento: 5 km/h
Sorgere del sole: 6:55
Tramonto del sole: 17:21
È una domenica autunnale con poco sole e con un progressivo aumento della copertura nuvolosa. Ciò nonostante, sento la necessità di una pedalata prima dell’arrivo della pioggia.
Da Castel San Pietro risalgo il versante orografico destro della Valle di Muggio, a quest’ora pressoché deserto, fino a Casima (618 m), paesino nel quale l’allevamento di ovini e caprini è l’unica attività rurale tradizionale ancora praticata.
A partire dal nucleo del villaggio la strada scende lentamente e passando dalle località Semugiago, Prato Ornello, Ul Bàric, I Mütt e per finire In Bréngia, mi porta al ponte sul fiume Breggia (544 m). Ora mi aspetta una dura salita, croce e delizia di molti ciclisti amatoriali, che in 840 m di sviluppo, con una pendenza fino al 25%, permette di raggiungere il piazzale della chiesa di Cabbio (664 m). Supero brillantemente la prova, grazie al fatto che posso disporre liberamente della strada; pedalando in gruppo la fatica sarebbe sicuramente maggiore. Dalla chiesa di Cabbio affronto ancora una breve salita, quindi seguo la bella carrozzabile che si inoltra nella Valle della Crotta, lungo il versante orografico destro. Trovo molto interessante il toponimo Orsera (688 m), che si rifà sicuramente all’orso. Vedo delle case isolate e dei rustici ben riattati, in particolare nell’agglomerato più grande della valle: Uggine (681 m). Continuo ancora per circa 700 m fino al casolare in località Piazzò (704 m), dove un segnavia mi indica il sentiero che scende sul fondovalle. Cincischio, ho la tentazione di provare ad affrontarlo, ma non conoscendolo ho dei forti dubbi. Percorro qualche decina di metri a piedi per fare un breve sopralluogo. Devo aggirare delle piante sradicate dallo scirocco di tre settimane fa, comunque, anche se non vedo delle tracce di bici, mi sembra percorribile. Alle 14:35 mi avvio, accompagnando la bici. Si tratta di un sentierino tortuoso, con fondo irregolare e in alcuni punti anche esposto: non salirò più in sella fino all’Alpe della Crotta. Devo pure guadare il torrente Cugnolo, a circa 655 m di quota. Riesco ad evitare di bagnare le scarpe, camminando su spuntoni di roccia assai viscidi e appoggiandomi alla bici.
Al guado del torrente Cugnolo
Superato il torrente devo spingere la mtb su un tratto ancora in salita; il sentiero è molto stretto e insidioso: che fatica! Finalmente comincia la discesa; presto mi ritrovo alla passerella metallica sulla Breggia. Dopo 25 minuti da Piazzò pervengo all’Alpe della Crotta (657 m). Da qui via non ci sono più problemi: la strada è asfaltata fino al termine della gita.
L’anello della Valle della Crotta mi ha regalato una bella soddisfazione. Credo che il piacere della scoperta sia insito in ogni individuo.
La perla di saggezza odierna:
“Non si smette di pedalare quando si invecchia … Si invecchia quando si smette di pedalare”.
Tempo totale: 2 h 40 min
Tempi parziali
Corteglia (438 m) – Cabbio (664 m): 50 min
Cabbio (664 m) – Crotta (655 m): 1 h
Crotta (655 m) – Corteglia (438 m): 50 min
Dislivello in salita: 690 m
Pendenza massima: 25%
Sviluppo complessivo: 27,2 km
Quota massima: 710 m
Quota minima: 400 m
Consumo batteria da 500 Wh:
Piazzò: 30%
Fine gita: 43%
Difficoltà: PD
Copertura della rete cellulare: Swisscom buona.
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