Il sole non splende a Levante...


Publiziert von Menek , 27. November 2018 um 17:44. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Trentino-Südtirol
Tour Datum:22 November 2018
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Klettern Schwierigkeit: I (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Zeitbedarf: 6:30
Aufstieg: 1170 m
Abstieg: 1170 m
Strecke:da secco a neve, di km 11,600
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Verona- A22 uscita Ala- Ronchi. Pochi parcheggi a disposizione.
Kartennummer:Mapnik

"Viè qua, te ce porto io a fare un bel giro...". Eh già, un bel giro, sicuro, ma perchè buttarsi a tutti i costi nella pappetta bianca che tanto inficia spesso i giri, Alex?
Il martedì il buon Amadeus mi telefona, "daje, nun fà sempre er titubbante, raccata le robbe e viè qua"... e così il mercoledì a mezzogiorno ci incontriamo.
Giovedì, partiamo con un tempo peggiore di quello previsto, ma nulla ci ferma e dopo 1h di auto siamo a Ronchi, piccolo abitato posto a Est della catena Carega. Prendiamo il sentiero 114 che sale ripido verso N, mentre sulla  nostra destra, tra le nuvole, la Cima Levante fa capolino, si vede chiaramente che è innevata, ma è difficile capirne lo spessore e nell'incertazza saliamo. Il sentiero pian piano perde un po della sua ripidità e prima di arrivare a Prà Bel, un paio di velocissimi camosci scendono dal bosco tagliandoci la strada sparendo subito dopo nei dirupi sottostanti.
Da Prà Bel prendiamo per le "crestine", le indicazioni sono precise, poi arriviamo veloci ad un altra indicazione, da qua dopo dieci minuti di cammino ci ritroviamo su un traverso leggermente innevato che porta verso la zona più impervia del percorso. La traccia passa attraverso un fitto mugheto che non ci fa percepire l'esposizione, poi si sale con una certa pendenza, e più si va avanti e più sale lo spessore della neve; 10, 15 centimetri molto molle coprono la via, non si capisce dove mettere i piedi per non scivolare, poi lo spessore si alza ancora, proprio nei pressi della zona dove bisogna affrontare brevi ma infidi passaggi di arrampicata.
La via ha qualche tratto attrezzato con corde, ma i piedi scivolano sulla roccia liscia e coperta di neve, capiamo da subito che sarà difficile arrivare alla meta, ma insistiamo ancora per una decina di minuti, pochi minuti di salita che ti fanno capire che è ora di dire stop. E intanto comincia pure a piovviginare. Che fortuna!
Battiamo la ritirata, ma per non rischiare di appoggiare il cocige ci ramponiamo e tutto si fa più semplice. La pioggerella aumenta ma il bosco è vicino e a Prà Bel ci fermiamo per pranzare, l'acqua non passa tra i fitti rami ma  l'umidità entra nelle ossa e noi cominciamo a prendere le sembianze di funghi "marca finferli". Pranziamo velocemente poi via a razzo.
Verso la zona più panoramica del sentiero incontriamo un gruppo di camosci, si fanno fotografare restando a 50 metri di distanza, gran parte di questi sono su una crestina valutabile in T6 con passaggi di I°, II°. A loro le rocce umide gli fanno un baffo.
Arriviamo all'auto che non è prestissimo, fossimo arrivati in cima la discesa l'avremmo affrontata a sole tramontato.
P.s.
Caro Alex, mi avevi detto che non sapevi come erano le cime oltre i 2000 mt, allora perchè mi hai fatto portare le ciaspole?  Maledetto di un borgataro mi hai fregato, ma sei sempre il mio fratellone.  :)))

A' la prochaine!   Menek

Amadeus

Daje! Come dire, chiedo venia ma vedendo da qualche kilometro la cima Levante, sembrava che la neve fosse solo in quei canaloni che noi avremmo facilmente evitato; altrimenti avrei guidato la salita da Pra Bel percorrendo il 114B con un bel traverso che avrebbe evitato la salita dalle "Crestine", salita ostica con la presenza della neve, e ci avrebbe fatto salire dalla cresta Est, molto più facile  con sentiero comodo.
Ma questo, purtroppo, ci ha riservato la salita.
Al di là della dettagliata descrizione del Menego, devo dire che la prima "invernale" a me è piaciuta, visto poi che la cima l'avevo calpestata con Irene lo scorso Giugno(allego le foto le prime 5) l'unica cosa che mi dispiace è che il Menego dovrà aspettare una prossima volta per calpestare la cima e ricoprirsi di "Gloria".... :))))) 

Tourengänger: Amadeus, Menek


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Kommentare (6)


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blepori hat gesagt:
Gesendet am 28. November 2018 um 07:20
decisamente interpidi date le condizioni e il terreno, bravi anche a girare i tacchi al momento buono. Ciao Benedetto

Amadeus hat gesagt: RE:
Gesendet am 28. November 2018 um 18:11
Grazie, ma è stata dura girare il timone.....era lì a 50+ ancora.

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 28. November 2018 um 21:02
Eh Benedetto, come si dice spesso...fermarsi non è mai una sconfitta, ma è un segno di buon senso. Au revoir
Menek

GIBI hat gesagt:
Gesendet am 28. November 2018 um 19:51
Leggendo le prime righe della relazione pensavo fosse stata scritta da Lando Fiorini o dal mitico Califfo ... poi visto che sia il Lando che il Califfo purtroppo non ci sono più ... non poteva che essere di quel mattacchione del Menek ! ... comunque bel giro !

ciao Giorgio

PS x Alex : prima del campionato ho scommesso ( fortunatamente solo uno stivale di birra ) che Schick avrebbe vinto la classifica cannonieri davanti a CR7 ... mi sa che ho fatto una caxxata !

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 28. November 2018 um 21:06
Il Lando, Gio, avrebbe scritto sicuramente qualcosa di più piccante e romanesco nei confronti di Alex! :)))
sul P.s. decisamente una forzatura la tua scommessa. Fortunatamente hai scommesso solo una birra.
Ciaux
Menek

Amadeus hat gesagt: RE:
Gesendet am 30. November 2018 um 14:07
Hai hai Giorgio, lo stivale è in pericolo..... A meno che domenica contro l'Inter non inizi..... :))))


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