Bivacco Cecchini (2773 m)
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Abbiamo voglia di una super giornata, in mezzo la neve. Azzardiamo: Pizzo Ferrè.
Arrivati a Montespluga, stentiamo ad uscire dalla macchina: la temperatura è sotto lo zero e la nebbia pare stagnare nella valle. Dopo 2 ore di macchina decidiamo di andare e perlustrare.
Percorriamo il lungo sentiero a sinistra del torrente della Val Loga per poi risalire a sinistra ed iniziare la salita. La neve è sempre di più ma per fortuna non si sfonda. Fortunatamente possiamo seguire la traccia di sci, l'orientamento risulterebbe ben difficile con questa nebbia. Il pendio si fa più ripido e lentamente puntiamo poco più a destra. Ci pare di intravedere un tetto, non è una visione. Pochi metri dal bivacco Cecchini la neve cambia, ogni passo affondiamo di una decina di centimetri.
Il bivacco accogliente e la nebbia persistente, ci fanno optare per rilassarci un pò. Continuare, se mai dovessimo trovare la traccia, vorrebbe dire affondare sempre più risultando una faticaccia che preferiamo evitare. Una bella dormita per alzarci un paio d'ore dopo e trovare un panorama mozzafiato, sgombero dalla nebbia che ci ha accompagnato lungo tutta la salita. E' tardi per riprendere i propri passi per raggiungere la cima. Soli, immersi nel bianco accecante con la vista di due cime che mi fanno sognare per quanto accessibili siano: Ferrè e Tambò.
Scendiamo alla macchina come per andata, ma con le luci rosate del tramonto.
Arrivati a Montespluga, stentiamo ad uscire dalla macchina: la temperatura è sotto lo zero e la nebbia pare stagnare nella valle. Dopo 2 ore di macchina decidiamo di andare e perlustrare.
Percorriamo il lungo sentiero a sinistra del torrente della Val Loga per poi risalire a sinistra ed iniziare la salita. La neve è sempre di più ma per fortuna non si sfonda. Fortunatamente possiamo seguire la traccia di sci, l'orientamento risulterebbe ben difficile con questa nebbia. Il pendio si fa più ripido e lentamente puntiamo poco più a destra. Ci pare di intravedere un tetto, non è una visione. Pochi metri dal bivacco Cecchini la neve cambia, ogni passo affondiamo di una decina di centimetri.
Il bivacco accogliente e la nebbia persistente, ci fanno optare per rilassarci un pò. Continuare, se mai dovessimo trovare la traccia, vorrebbe dire affondare sempre più risultando una faticaccia che preferiamo evitare. Una bella dormita per alzarci un paio d'ore dopo e trovare un panorama mozzafiato, sgombero dalla nebbia che ci ha accompagnato lungo tutta la salita. E' tardi per riprendere i propri passi per raggiungere la cima. Soli, immersi nel bianco accecante con la vista di due cime che mi fanno sognare per quanto accessibili siano: Ferrè e Tambò.
Scendiamo alla macchina come per andata, ma con le luci rosate del tramonto.
Tourengänger:
martynred

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