Anello in Val Schiesone - Val Chiavenna
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Ormai si cerca di completare il puzzle, all'interno delle montagne "di casa", aggiungendo tasselli con valli o costoni mai percorsi. Tra il Pizzo di Prata e la costiera che porta al lago del Grillo, esiste una valle selvaggia con, in posizione strategica sotto la nord del Pizzo di Prata, un rifugio raramente visitato. La valle si chiama Schiesone e il rifugio, del Cai di Barzanò, il Biondo. Su hikr, il giro che vado a descrivere, è una novità assoluta mentre il rifigio è stato citato da
punta 90 all'interno di una bellissima traversata verso la val Codera. Peraltro questo giro è stato pubblicato sulla rivista "le Montagne Divertenti" nello scorso anno ed è presente sul "monumentale" sito paesidivaltellina, da cui ho "rubato" 2-3 foto.
Lasciata l'auto al ponte dove si dividono le strade che portano a Pratella e Uschione, saliamo lungo una bella mulattiera a Pratella, viaggiando accanto alla strada asfaltata a pagamento, ma sempre in un contesto meraviglioso. Qualcuno comincia a trovare qualche porcino ma il meglio arriverà più avanti. Pratella ci incuriosisce perchè la volta precedente, salita al Prata, al mattino era buio in cielo, alla sera era buio nella testa.
Ben segnalata la direzione verso il Rifugio il Biondo con due cartelli, uno blandisce 1h e 15min, l'altro, realistico, 2h. Ci aspettano le 2h migliori della giornata all'interno di una foresta "iperwild" con un sentiero chiaro, con cavi e catene quando serve, e milioni di funghi colorati di tutti i tipi. Riempiamo gli zaini e arriviamo all'Alpe Baffone, tramite un guado che pare peggio di quel che poi è e al Rifugio. Purtroppo la struttura è chiusa, anche il locale invernale e non possiamo immaginare cosa abbia portato ad una decisione così drastica e irragionevole. Cosa serve a fare allora questa struttura??? Abbiamo approfittato di un comodo tavolo all'esterno e, dopo pranzo e pulitura funghi, abbiam cominciato a scendere sul lato opposto della valle. Altri funghi e una serie di nuclei, con sentieri sempre ben segnalati, fino a Lottano, un paesino gioiello che merita una visita. In discesa infine su Prata.
Sentiero T3 con qualche tratto T4, non problemi di orientamento.
Con Adriano, che ha festeggiato con noi il terzo nipote, Paolo e Giuseppino.....

Lasciata l'auto al ponte dove si dividono le strade che portano a Pratella e Uschione, saliamo lungo una bella mulattiera a Pratella, viaggiando accanto alla strada asfaltata a pagamento, ma sempre in un contesto meraviglioso. Qualcuno comincia a trovare qualche porcino ma il meglio arriverà più avanti. Pratella ci incuriosisce perchè la volta precedente, salita al Prata, al mattino era buio in cielo, alla sera era buio nella testa.
Ben segnalata la direzione verso il Rifugio il Biondo con due cartelli, uno blandisce 1h e 15min, l'altro, realistico, 2h. Ci aspettano le 2h migliori della giornata all'interno di una foresta "iperwild" con un sentiero chiaro, con cavi e catene quando serve, e milioni di funghi colorati di tutti i tipi. Riempiamo gli zaini e arriviamo all'Alpe Baffone, tramite un guado che pare peggio di quel che poi è e al Rifugio. Purtroppo la struttura è chiusa, anche il locale invernale e non possiamo immaginare cosa abbia portato ad una decisione così drastica e irragionevole. Cosa serve a fare allora questa struttura??? Abbiamo approfittato di un comodo tavolo all'esterno e, dopo pranzo e pulitura funghi, abbiam cominciato a scendere sul lato opposto della valle. Altri funghi e una serie di nuclei, con sentieri sempre ben segnalati, fino a Lottano, un paesino gioiello che merita una visita. In discesa infine su Prata.
Sentiero T3 con qualche tratto T4, non problemi di orientamento.
Con Adriano, che ha festeggiato con noi il terzo nipote, Paolo e Giuseppino.....
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