Monte Beleniga 2630 m da Prata Camportaccio

Oggi si vuole salire al Monte Beleniga da nord. Samuele, Donato e io andiamo a Prata Camportaccio nei pressi di Chiavenna.
Arrivati al Bar Nandino ancora all'alba, per prendere le chiavi della sbarra che ci permetterà di salire di circa 1000 m ( 10 euro ).
All'ultimo secondo decido di scendere dall'auto per salire a piedi direttamente dal paese, ho bisogno di aria fresca perchè ho dormito male. I miei amici sono parecchio dubbiosi della mia scelta. Al limite non vado in cima, pensavo.

Subito dietro al bar, prendo un vicolo e arrivo ai Crotti di Camportaccio, molto belli, qui per fortuna la carta online mi dà un sentiero, altrimenti sembrerebbe di entrare in proprietà privata. Appena sopra i crotti la traccia è in mezzo ai rovi. Un disastro penso, qui non passa nessuno.
Per fortuna insisto e quando si entra nel bosco le cose migliorano e con sentierino appena visibile risalgo fino alle case della frazione Dona 550 m. Ora percorro circa 300 metri di asfalto e ad un tornante prendo una bella mulattiera, che passa da alcune vecchie baite e sale a Lottano 654 m.
Più sopra il sentiero tocca ancora qualche volta  l'asfalto per poi salire ai grandi prati di Pradotti 1050 m.
Da qui un sentiero nel bosco va alle baite di Belvedere 1250 m. Si comincia adesso a traversare verso la Val Schiesone passando da Curleggia e con percorso a saliscendi arrivo a Prà Baffone con il suo Rifugio "Il Biondo" 1330 m. Poco dopo mi ricongiungo con gli amici Sam e Donato.
Inizia ora la salita della valle, si guada il Torrente Schiesone e si passa vicino ai ruderi di Crotti 1581 m.
Si traversano alcuni delicati canali franati, e infine si risale anche un comodo pendio di erba bassa.
Da lontano si vede benissimo il foro circolare nei pressi della bocchetta di quota  2375, passaggio non più in uso.
La traccia si infila invece in un canale più a sinistra, che nell'ultimo tratto diventa alquanto stretto ed essendo rivolto a nord, troviamo un pò di neve ghiacciata, quando basta per metterci in difficoltà.
Ma alla fine arriviamo alla Bocchetta della Beleniga 2460 m e ritorniamo a vedere il sole.
Sul versante opposto ovviamente la neve sparisce, e risaliamo verso sinistra il pendio erboso, in alto evitiamo di salire in cima al dosso ma stiamo un pò sotto a destra, infatti bisogna scendere ad una sella.
Ora siamo sotto il castello sommitale, si passa il primo ripido canaletto, e al secondo e più largo canale, saliamo a sinistra, costruendo alcuni ometti per i posteri.
Zig zagando il ripido pendio, senza grandi problemi arriviamo sulla cima Ovest del Monte Beleniga 2630 m.
La voglia  e il tempo di andare alla cima est, dopo questa lunga galoppata, non c'è. Ci accontentiamo.

Ritorno per stessa via, con molta cautela la discesa del canalino con neve sotto la bocchetta.
Passiamo già al buio dal rifugio Il Biondo, e in un ora siamo alle baite di Belvedere e al vicino e soprastante parcheggio. dove avevano lasciato la macchina i miei soci, il che mi fà risparmiare un bel pò di discesa.

Per il terzo tempo poi c'è la pizzeria La Piota a Dubino.