Cima Sat 1276 m - Giochello 1519 m - Valdes 1577 m e d'Oro 1802 m

Ci aspetta un bel ponte e dovendo stare bassi causa neve, lo iniziamo con un bel giro sul lago di Garda.

A Cima Sat, via ferrata, ci siamo stati varie volte per cui oggi, anche per evitare la brasatura, proviamo un sentiero mai fatto che sembra essere anche più in ombra.

Lasciata l’auto a San Giovanni, frazione di Riva del Garda, imbocchiamo il sentiero (mulattiera e cemento) in direzione della Torre San Giovanni.

Proseguiamo oltre la torre e troviamo l’indicazione per Cima Sat. Un bel sentiero, ombreggiato come speravamo, sale a zig-zag regalandoci begli scorci sulle montagne circostanti.

Ci accorgiamo quasi casualmente di essere nei pressi di Cima Sat, perchè siamo più alti. Scendiamo alla piazzola dell’elicottero e tramite un breve tratto attrezzato, da non sottovalutare però, raggiungiamo la rigida bandiera di vetta.

Breve sosta e proseguiamo per il Monte Giochello. Passiamo resti di trincee e giungiamo sulla piatta cima. Davanti a noi si snoda la cresta per Cima Valdes e Bocca Giumella.

Lasciato il Giochello, il sentiero ufficiale si porta sul versante nord. Intravvediamo, però una traccia che sembra rimanere in cresta, continuiamo quindi su quella.

La traccia piuttosto evidente ci porta a superare due elevazioni. Giunti alla terza, la penultima, il breve passaggio da questa alla successiva, che tra l’altro sembra più “cattiva”, ci convince poco, inoltre non abbiamo la certezza che da quella si possa scendere. Notiamo che il sentiero ufficiale, passa poco sotto, torniamo quindi indietro e scendiamo un breve canalino invaso da alberi caduti ed erba alta. Il passaggio non è facile per via della sterpaglia ma, con un po’ di pazienza, riusciamo a districarci dai rami e a raggiungerlo.

Proseguiamo perdendo un po’ di quota. Non notiamo una deviazione e superiamo Cima Valdes. Per recuperarla saliamo a muzzo alla dorsale e torniamo indietro.

Continuiamo quindi per Bocca Giumella fermandoci per una pausa a delle baite prima di raggiungerla. Durante la pausa cambiamo programma decidendo di proseguire per Cima d’Oro e quindi scendere a Campi.

Da Bocca Giumella prendiamo un sentiero non segnato alla nostra sx che ci porta nei pressi di una casa alle cui spalle prosegue una traccia che raggiunge la dorsale. Raggiungiamo una sterrata (probabilmente se dalla Bocca avessimo proseguiti diritti saremmo comunque arrivati a questa sterrata), e proseguiamo su traccia in direzione di un roccolo (cartello). Superato il roccolo la traccia comincia a svanire. Trovandoci su un pendio piuttosto ripido e su erbaccia, cominciamo a traversare verso sx in modo da raggiungere quello che sembra un sentiero migliore. Lo avevamo notato durante la pausa.

Fatto ciò raggiungiamo velocemente la cima dove facciamo sosta pranzo.

Proseguiamo ora lungo la cresta e prima di giungere a Bocca Dromaè prendiamo il sentiero per il rientro.

Ritorniamo alla sterrata percorsa in precedenza e la seguiamo in discesa.

La abbandoniamo nei pressi di un tornante a sx, bolli rossi, e tramite sentiero in parte piuttosto sconnesso raggiungiamo le prime case di Campi.

Intercettiamo il Sentiero Pinza che comodamente ci riporta alla Torre San Giovanni (attenzione ai bikers). Superata la torre prendiamo il sentiero per Foci e rientriamo al posteggio.