Pizzo d'Erna 1375 m
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Dopo la neve di ieri, l’idea era di andare al mare ma…le previsioni sono cambiate!
Lo scambio di messaggi con Poge per fare qualcosa insieme non ci convince, visto anche le previsioni, preferiamo non avere impegni con nessuno e vedere come si metterà domani mattina.
Suona la sveglia e piove….un’altra domenica in casa? No per favore!
Partiamo lo stesso per il lecchese dove abbiamo maggiori possibilità di poter fare qualcosa. Buttiamo le ciaspole in auto, anche se preferiremmo non usarle e strada facendo facciamo la cernita dei giri. Alla fine, poiché il Resegone da Lecco ci è stato sconsigliato, decidiamo per il più modesto Pizzo d’Erna.
Lasciamo l’auto a Lecco, dove miracolosamente non piove. Con l’aiuto del GPS riusciamo a raggiungere la mulattiera per Costa facendo solo pochi metri di asfalto. Passiamo dal Rifugio Stoppani, e poco dopo troviamo la prima neve ma soprattutto un gran “picio pacio”.
Bombardati dalla neve che cade dagli alberi, raggiungiamo i Piani d’Erna in versione pieno inverno. Sono scesi una cinquantina di centimetri di neve tra ieri pomeriggio e questa notte.
Ogni tanto esce una debole occhiata di sole ma del Resegone non c’è traccia, lo vedremo solo a pomeriggio inoltrato.
Raggiungiamo la croce del Pizzo d’Erna con la neve alle ginocchia. Scendiamo alla funivia, dove troviamo il bar aperto, nemmeno sapevamo ci fosse!
Breve sosta. Ci sono varie persone che stanno già scendendo in funivia, probabilmente non si aspettavano tutta questa neve e non essendo consigliata la salita al Resegone se ne stanno già andando.
Noi continuiamo il nostro giro seguendo i cartelli del percorso natura, qualche traccia ma poche, e nessuno in giro. Altra sosta alla chiesetta degli Alpini dopo di che andiamo alla Bocca di Erna, dove prendiamo il sentiero per tornare al rifugio Stoppani. Poco prima di raggiungerlo comincia a piovigginare. Sosta per mangiare qualcosa nella speranza che nel frattempo smetta. Cosa che succede.
Decidiamo quindi di continuare sul sentiero didattico per Campo dei Boi. Sentiero che, se non fosse stato per il GPS, non avremmo mai visto.
Compiamo quindi sul lungo anello, passando alpeggi e caseggiati mai visti.
Passiamo il ponte Tenaglia e poco dopo ci ricongiungiamo con il sentiero di salita e torniamo al posteggio.
Giornata molto soddisfacente. Sentieri nuovi che solo in occasioni come queste si finisce con il percorrere, quando l’obiettivo finale in pratica non c’è, volevamo solo passare la giornata fuori.
Inoltre il tempo ci ha graziato regalandoci anche qualche raggio di sole, ma soprattutto niente pioggia!
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