Foisc, 2208 m.
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Il Foisc è una cima da me raggiunta diverse volte nella stagione invernale. Spesso, come in questo caso, l'innevamento è abbondante e regala grandi emozioni e paesaggi fantastici.
Raggiunta la località di Brugnasco parcheggio l'auto prima di entrare in paese e mi incammino con le ciaspole ai piedi lungo la strada che porta a Ce di Fuori. L'innevamento è continuo e il percorso ben battuto.
Superate le località di Campoi e Morinal arrivo a Rutan. Qui la traccia si divide; una prosegue verso Ce di Fuori e l'altra in direzione est risale nel bosco per poi spianare e raggiungere il Pain Toi. In passato le ho percorse entrambe; oggi decido di prosegui per Ce di Fuori dopo aver superato un lungo traverso pianeggiante in ombra. Le baite sono semi sepolte di neve. Sempre in ombra e in un ambiente glaciale proseguo e raggiungo il Pian dei Sciush. Il sole finalmente mi riscalda e faccio una breve pausa.

Riparto in direzione est raggiungendo la valletta alla base del Pian Alto. Questa elevazione ha scaricato diversa neve dal suo pendio. Il distacco netto della slavina lascia apprezzare l'accumulo nevoso al suolo prossimo ai tre metri!

Ben lontano dagli insidiosi pendii mi immetto nuovamente nel bosco sulla destra affrontando l'ultimo tratto di sentiero fino a raggiungere i dolci pendii che, senza traccia obbligata, mi accompagnano in un ambiente fantastico e immacolato alla bella croce di vetta e al rifugio sommerso dalla neve.

Discesa per la stessa via di salita.
Raggiunta la località di Brugnasco parcheggio l'auto prima di entrare in paese e mi incammino con le ciaspole ai piedi lungo la strada che porta a Ce di Fuori. L'innevamento è continuo e il percorso ben battuto.
Superate le località di Campoi e Morinal arrivo a Rutan. Qui la traccia si divide; una prosegue verso Ce di Fuori e l'altra in direzione est risale nel bosco per poi spianare e raggiungere il Pain Toi. In passato le ho percorse entrambe; oggi decido di prosegui per Ce di Fuori dopo aver superato un lungo traverso pianeggiante in ombra. Le baite sono semi sepolte di neve. Sempre in ombra e in un ambiente glaciale proseguo e raggiungo il Pian dei Sciush. Il sole finalmente mi riscalda e faccio una breve pausa.

Riparto in direzione est raggiungendo la valletta alla base del Pian Alto. Questa elevazione ha scaricato diversa neve dal suo pendio. Il distacco netto della slavina lascia apprezzare l'accumulo nevoso al suolo prossimo ai tre metri!

Ben lontano dagli insidiosi pendii mi immetto nuovamente nel bosco sulla destra affrontando l'ultimo tratto di sentiero fino a raggiungere i dolci pendii che, senza traccia obbligata, mi accompagnano in un ambiente fantastico e immacolato alla bella croce di vetta e al rifugio sommerso dalla neve.

Discesa per la stessa via di salita.
Tourengänger:
viciox

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