Cima Villa (2040 m)

In questa settimana sono in “Orobie-mood”, quindi, visto che le previsioni per oggi sono (ancora) buone, decido ieri, dopo cena, di fare qualcosa. Guardo su internet e qui su HIKR alla ricerca di qualche spunto, ma non ho molto tempo, né conosco la zona. Penso a qualcosa da Foppolo (Monte Toro), poi mi viene in mente che ci potrebbero essere le piste di sci di mezzo (non sono abituato alla cosa!), quindi finisco per optare per una zona in cui gli impianti non ci sono di sicuro e di seguire le tracce della mia amica Cristina, che invece delle Orobie è un’amante, e punto al Passo San Marco.

Parcheggio a Madonna delle Nevi e incomincio a salire velocemente lungo la strada senza bisogno di ciaspole. Poi, per tagliare qualche tornante, nei pressi del Rifugio San Marco, le indosso. Arrivato al passo vedo che la mia meta, il Monte Verrobbio, alla mia sinistra, è troppo corniciato, così provo il Pizzo delle Segade. Qualche traccia su neve un po’ instabile c’è, e parte da un po’ più in basso. La neve è un po’ instabile, salgo con i piedi di piombo. La traccia, però, arriva come immaginavo solo ad un’anticima (molto anti e poco cima), che scoprirò da uno dei presenti essere chiamata Cima Villa, bel balcone sulla bassa Valtellina e sulla Val Brembana. Nessuna traccia prosegue invece verso il Pizzo delle Segade. Lungo la cresta c’è un tratto di roccette da superare che mi pare infido, visto da lontano. Ho con me il necessario per affrontarlo e so che Cristina, qualche giorno fa, l’ha salita, quindi dovrei poterlo fare anch’io, ma non ho voglia di rischiare per qualcosa che non vale la pena, così mi fermo qui. La discesa è velocissima, arrivo alla macchina prestissimo, il tempo è ancora stabile.