Corte Buè, esplorando in Valgrande
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passando da Corte Buè, ma, giunti lì, siamo attratti da dei bolli rossi
e lì, comincia l' avventura. Lascio la descrizione a Roby.
Mi pongo qualche domanda: perchè il cartello a fine sentiero
non sia stato messo anche in senso contrario? ed il segnavia che
poteva evitarci tanta strada dov' era? Non saremmo arrivati a notte
all' auto.

Ponte Velina mi attira non essendoci mai stato. Anche se il sentiero non esiste,
la bollatura sulle piante mi sembra buona per percorrere i sempre più ripidi pendii
verso il fondovalle: ahi, ahi, quando abbiamo perso quasi 500 mt di dislivello i bolli
spariscono come per magia. Socia, se non troviamo qualche segnale, dobbiamo
risalire a Corte Buè prima di farci prendere dal buio. A furia di girare, in un canale
individuo un ometto, una traccia, una catena: dai forse ce la facciamo a proseguire.
Proseguiamo per un esile sentiero costantemente molto esposto, fortunatamente,
nei punti critici, catene e vecchie cordine ci aiutano nella progessione e tra qualche
crisi di panico e guaiti di Rot, ne veniamo fuori. Arrivati a Ponte Velina notiamo
il cartello deterrente, avrebbero potuto metterlo anche dall' altra parte!!!
Risaliamo il buon sentiero convinti di trovare un cartello segnavia per l' Alpe Basseno,
niente da fare: avremmo risparmiato più di un' ora di cammino. So bene cosa sia la
Valgrande, meglio rimanere su di un sentiero più o meno segnato prima di perderci
anche se tra sù e giù e zigzag abbiamo percorso una botta di strada, però abbiamo visto
tutto quello che si poteva visitare.
Giornata adrealinica, certamente,di qua non ci passo più.
A bocce ferme, è stata una gran bella gita.
Tourengänger:
tignoelino,
Lucia


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Kommentare (16)