Escursione pomeridiana fra Valganna e Valceresio
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Oggi abbiamo a disposizione solo il pomeriggio per cui scartiamo l'ipotesi di fare lunghi avvicinamenti in auto per concentrarci su una meta nei dintorni. Vagliate alcune ipotesi alla fine mi sovviene che l'ultima volta che salii al Poncione di Ganna risale forse ad una decina di anni fa, per il Minisfreddo ed il Rho invece il ricordo va alla mia adolescenza. Anche Monica non vi si reca da tempo per cui...
Decidiamo di trovarci ad Induno Olona e da lì salire al Passo del Tedesco per poi raggiungere il Poncione e proseguire per cresta verso Sud.
Detto, fatto: saliamo al passo, parcheggiamo l'auto di Monica, ci prepariamo e cominciamo a risalire il pendio in direzione della prima delle nostre cime. Il terreno è ingombro di foglie, raggiungiamo il roccolo poi prendiamo la strada forestale che seguiamo per un tratto salvo poi risalire il ripido sentiero che ci porta direttamente in vetta al Poncione. La vista è eccezionale, con questo vento l'aria è assolutamnente tersa e possiamo godere di una vista a 360°.
Riprendiamo il nostro cammino seguendo il sentiero di cresta che ci conduce alla colma che divide il Poncione dal Minisfreddo, C'è un breve tratto roccioso, attrezzato con un cavo metallico, da risalire dopodichè si arriva sulla vetta. Breve sosta poi ripartiamo alla volta del San Bernardo dove si trova una statua del santo ed una panchina su cui decidiamo di fare una pausa con the e marrons glacés, la nostra usuale merenda autunnale.
Dal San Bernardo ci dirigiamo verso il Rho seguendo il sentiero che corre a fianco del dirupo e scende per un buon tratto per poi risalire alla cima. Poco sotto questa vi è una grata gialla che copre l'ingresso di un anfratto da cui esce un refolo d'aria decisamente tiepida.
Anche dal Rho la vista è veramente notevole: lo sguardo spazia verso Sud ed Est, sotto di noi riconosciamo il Monte Useria ed Arcisate, poco più in là ecco Saltrio, Clivio, Bisuschio, Viggiù...più lontano ancora il Seminario di Venegono e, un po' perse nella bruma, le torri del Quartiere Garibaldi di Milano.
Torniamo sui nostri passi e ripercorriamo la strada fatta fin qui, alla colma fra Minisfreddo e Poncione cerchiamo, senza riuscirci, di individuare il percorso per scendere all'Arco di Roccia, ho letto di un cartello che dovrebbe indicarlo ma nè io nè Monica lo individuiamo. Il sole sta rapidamente calando per cui decidiamo di rimandare la visita ad un'altra occasione. Riguadagniamo la cima del Poncione e possiamo ammirare un favoloso tramonto sul Monte Rosa e, soprattutto sul Monviso.
Si sta facendo buio: scendiamo rapidamente e raggiungiamo l'auto alla luce del crepuscolo.
Bella gita pomeridiana che oggi grazie al vento, comunque freddo e fastidioso, ci ha permesso di godere di viste eccezionali. Torneremo con più calma per vedere l'Arco di Roccia.
Difficoltà: i sentieri sono segnati, a tratti anche eccessivamente, e non presentano difficoltà anche se vi sono alcuni tratti verticali di roccette elementari da scendere e risalire,ed a tratti un po' esposti.
Decidiamo di trovarci ad Induno Olona e da lì salire al Passo del Tedesco per poi raggiungere il Poncione e proseguire per cresta verso Sud.
Detto, fatto: saliamo al passo, parcheggiamo l'auto di Monica, ci prepariamo e cominciamo a risalire il pendio in direzione della prima delle nostre cime. Il terreno è ingombro di foglie, raggiungiamo il roccolo poi prendiamo la strada forestale che seguiamo per un tratto salvo poi risalire il ripido sentiero che ci porta direttamente in vetta al Poncione. La vista è eccezionale, con questo vento l'aria è assolutamnente tersa e possiamo godere di una vista a 360°.
Riprendiamo il nostro cammino seguendo il sentiero di cresta che ci conduce alla colma che divide il Poncione dal Minisfreddo, C'è un breve tratto roccioso, attrezzato con un cavo metallico, da risalire dopodichè si arriva sulla vetta. Breve sosta poi ripartiamo alla volta del San Bernardo dove si trova una statua del santo ed una panchina su cui decidiamo di fare una pausa con the e marrons glacés, la nostra usuale merenda autunnale.
Dal San Bernardo ci dirigiamo verso il Rho seguendo il sentiero che corre a fianco del dirupo e scende per un buon tratto per poi risalire alla cima. Poco sotto questa vi è una grata gialla che copre l'ingresso di un anfratto da cui esce un refolo d'aria decisamente tiepida.
Anche dal Rho la vista è veramente notevole: lo sguardo spazia verso Sud ed Est, sotto di noi riconosciamo il Monte Useria ed Arcisate, poco più in là ecco Saltrio, Clivio, Bisuschio, Viggiù...più lontano ancora il Seminario di Venegono e, un po' perse nella bruma, le torri del Quartiere Garibaldi di Milano.
Torniamo sui nostri passi e ripercorriamo la strada fatta fin qui, alla colma fra Minisfreddo e Poncione cerchiamo, senza riuscirci, di individuare il percorso per scendere all'Arco di Roccia, ho letto di un cartello che dovrebbe indicarlo ma nè io nè Monica lo individuiamo. Il sole sta rapidamente calando per cui decidiamo di rimandare la visita ad un'altra occasione. Riguadagniamo la cima del Poncione e possiamo ammirare un favoloso tramonto sul Monte Rosa e, soprattutto sul Monviso.
Si sta facendo buio: scendiamo rapidamente e raggiungiamo l'auto alla luce del crepuscolo.
Bella gita pomeridiana che oggi grazie al vento, comunque freddo e fastidioso, ci ha permesso di godere di viste eccezionali. Torneremo con più calma per vedere l'Arco di Roccia.
Difficoltà: i sentieri sono segnati, a tratti anche eccessivamente, e non presentano difficoltà anche se vi sono alcuni tratti verticali di roccette elementari da scendere e risalire,ed a tratti un po' esposti.
Tourengänger:
paoloski

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