Pizzo Pioltone m 2612 / Camoscellahorn ( Valle Bognanco)
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La Val Bognanco è sicuramente uno dei luoghi più belli per ammirare le variazioni cromatiche che in autunno trasformano i boschi di larice in quadri d'autore. Lasciata l'auto a San Bernardo proseguiamo sullo sterrato che a sinistra del parcheggio risale la valle per poi deviare a destra seguendo le indicazioni per il rifugio Gattascosa.
Il percorso è piacevole, si snoda in bellissimi boschi di abeti e larici, ci fa attraversare una zona umida su una passerella di legno e dopo aver toccato il lago di Ragozza raggiunge il rifugio Gattascosa collocato in una splendida conca ai piedi della Cima Mattaroni. Si continua ancora su sterrato fino a un bivio che a sinistra ci porta prima al laghetto di Monscera ridotto a una pozza e poi al passo a quota m 2103. Il panorama si apre splendido verso il trittico del Sempione. Dal passo il sentiero risale sulla sinistra e raggiunge una spalla alla base dell'ultimo ripido strappo. La notevole pendenza e il fondo friabile rendono la progressione difficoltosa.
Si guadagna l'erbosa cresta sommitale che si percorre senza difficoltà fino a toccare l'omino di vetta. La giornata splendida con il cielo terso ci regala panorami impagabili. Ritornati alla spalla a quota 2248 m deviamo a sinistra per pascoli su percorso libero fino alla pista che scende verso il rifugio il Dosso e da qui su noioso tratto asfaltato fino al parcheggio. Un grazie particolare a Franco, Italo, Sandro e Alessio.
Il percorso è piacevole, si snoda in bellissimi boschi di abeti e larici, ci fa attraversare una zona umida su una passerella di legno e dopo aver toccato il lago di Ragozza raggiunge il rifugio Gattascosa collocato in una splendida conca ai piedi della Cima Mattaroni. Si continua ancora su sterrato fino a un bivio che a sinistra ci porta prima al laghetto di Monscera ridotto a una pozza e poi al passo a quota m 2103. Il panorama si apre splendido verso il trittico del Sempione. Dal passo il sentiero risale sulla sinistra e raggiunge una spalla alla base dell'ultimo ripido strappo. La notevole pendenza e il fondo friabile rendono la progressione difficoltosa.
Si guadagna l'erbosa cresta sommitale che si percorre senza difficoltà fino a toccare l'omino di vetta. La giornata splendida con il cielo terso ci regala panorami impagabili. Ritornati alla spalla a quota 2248 m deviamo a sinistra per pascoli su percorso libero fino alla pista che scende verso il rifugio il Dosso e da qui su noioso tratto asfaltato fino al parcheggio. Un grazie particolare a Franco, Italo, Sandro e Alessio.
Tourengänger:
Giuliano54

Communities: Hikr in italiano
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