Una cima di 3151 mt chiamata Monticello.
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Oggi le previsioni Meteo danno tempo quasi primaverile, e dopo diversi giorni di siccità proviamo ancora a salire in alta quota, oltre i 3000 metri, pur essendo a metà Ottobre il nostro azzardo è stato premiato.
Partiamo da Cortebona e con calma ci avviamo lungo la sterrata che punta verso N (65) , stanotte ho dormito poco e di fare corse proprio non ne ho voglia, arriviamo così là dove la strada diventa sentiero e prima di affrontare lo strappo che porta al Bivacco Valzaroten, ci togliamo le felpe visto il caldo anomalo. Al bivacco sosta banana insieme ad altri escursionisti.
Seguiamo ancora le indicazioni poste sulla palina e senza indugiare puntiamo verso il bel Laghetto di Cime Rosse che si raggiunge in 45/50 minuti, poi subito dopo siamo al Passo di Val Canè; bella vista verso la Val Grande e il sottostante Bivacco Occhi.
A questo punto l’ambiente è tipicamente alpino, e da qua in poi bisogna mettere in campo una certa capacità di lettura del territorio, in nostro aiuto, tempo fa, è stata fatta una bollatura (ora sbiadita) che porta verso le Cime di Pietra Rossa, ma qualora si faccia fatica ad individuare i bolli gli ometti sono una valida alternativa per la salita. L’ascesa alle Cime di Pietra Rossa non è complicata, con un po di attenzione di orientamento, spinta sulle gambe e mani sulla roccia, la cima si mette in tasca senza troppo patema d’animo. La vetta strapiomba verso la Val Grande. 3h.
Pur essendo intorno ai 2900 metri di quota la temperatura è ancora gradevole e la visuale è davvero strepitosa, seguendo la flebile bollatura e gli ometti, proseguiamo il nostro cammino restando sotto il filo di cresta, alternando brevi saliscendi, su roccia e sfasciumi ci portiamo verso un dosso quotato 3100 e lo aggiriamo a Est sbucando verso una sorta di bocchetta; qua bisogna fare attenzione, e lo dico con condizione di causa avendo sbagliato, NON seguite la bollatura e nemmeno i numerosi ometti che vi fanno andare leggermente a destra, li si va verso la cima quotata 3141 mt e l’alternativa buona per la discesa, dalla bocchetta bisogna perdere un po di quota in direzione (N) di un laghetto ora ghiacciato, per poi salire facilmente, e senza percorso obbligato sino alla Cima Monticello dove il panorama oggi è da 10+! 4h15+45 minuti per la deviazione non voluta alla cima Q 3141. Contrariamente a quanto letto la vedretta è quasi sparita, solo piccolo un nevaio ostacola un po il passo ma è tutto tranquillo, almeno dove si passa per salire al Monticello.
Pranziamo soli, godendoci lo spettacolo che la Natura ci regala, il sole picchia forte ed è sufficiente mettere una felpa sulle spalle per star bene (un po stile Nonna Abelarda), il panino, che è rimasto nello zaino per un tot di ore, ora è caldo come un toast. Bella storia.
Ora sono quasi le 15 e bisogna tornare all’auto prima dell’imbrunire, abbandonata l’idea di scendere con una traccia alternativa, che non conosciamo, preferiamo ripercorrere la via fatta in salita, affrontando ancora roccette, sfasciumi e terreno instabile, una discesa comunque che non ci ha dato particolari problemi e che è stata allietata da un bell’incontro con una coppia di Aquile che sorvolava 30 metri sopra le nostre teste e da diversi Stambecchi incrociati nei pressi del Bivacco Valzaroten. Sono le 18 e siamo al parcheggio di Cortebona, bene, ora non ci resta che scendere a Malonno per cenare alla mitica pizzeria King’s… la media di birra chiara che alzo al cielo è il giusto premio per la salita al Monticello, ma non dimentico un brindisi per gli amici hikriani.
N.B.
Segnalo che in cima non c’è una croce ne un libro di vetta, che a nessun fenomeno venga in mente di salire lì per abbattere il miserrimo ometto!!! :)))
Nota 1): Oggi è stata una grandiosa giornata, il tempo era eccezionale e non potevamo farci allettare da questa bella cima; la bollatura sino al dosso quotato 3100 è presente, come pure gli ometti, ma siamo in un ambiente tipicamente alpino, dove le indicazioni sono inesistenti, quindi occhio e niente invenzioni al limite del paranormale. Le difficoltà tecniche sono quasi inesistenti (EE), solo qualche passaggio al limite del I°, ma l’impegno fisico è di una certa importanza.
Nota 2): Cose a caso e chi se ne frega!
Natura: Scoperti i dialetti di balene e delfini. Ora aspettiamo che traducano l’idioma degli scalpellini della Val di Scalve.
Spinoza: Parte il tour in treno di Renzi. Ci scusiamo per i disagi.
Politica: Di Maio sarà il candidato Premier per il Movimento 5 Stelle. E CHISSENEFREGAAAAAAAAAA!
Nota 3): Eric…
MONTICELLO.
Il cielo è bello terso e sembra un acquerello,
ma un ombra un po inquietante induce ad un tranello,
perché fra tanto sole mi copre un grand’uccello?
Monticello,
svelato il primo Arcano m’infilo in un budello,
ma in fondo i miei pensieri mi creano un fardello,
svaniscono i problemi se bevo un limoncello.
Monticello,
ringrazio la Natura che è disegnata col righello,
l’ammiro e poi l’imprimo e in mano ho un ramoscello,
il pasto col Peyote mi rende tutto bello.
Se penso e poi ripenso svanisce il mio cervello, e in fondo mi domando: dov’è il mio Monticello?
A la prochaine! Menek,Rosa
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