Tete Colon o Pointe de Bechet 1917 m e Tete du Mont 1897 m


Publiziert von cristina , 5. Oktober 2017 um 16:53. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Aostatal
Tour Datum: 1 Oktober 2017
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 1 Tage
Aufstieg: 1820 m
Strecke:15,5 km a/r
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Milano-Aosta uscita Pont Saint Martin o Verres. Entrare a Issogne. Ampio posteggio sia al Castello di Issogne sia nei pressi della Cappella San Rocco.
Kartennummer:L'Escursionista N. 12 - Basse Valli d'Ayas e del Lys

Torniamo ancora in Valle d’Aosta dove le previsioni danno coperto e poi nuvoloso, una sottigliezza che però ci dà coraggio!!!

Giunti sul posto la copertura è ben più estesa del previsto per cui abbandoniamo l’idea di salire in quota e pensiamo a qualcosa che ci permetta, speriamo, di stare almeno per un po’, fuori dalle nebbie.

Ricordo un giro che avevamo pensato di fare in primavera e magicamente, da una delle cartine, salta fuori la descrizione che avevo stampato all’epoca, sembra quasi un segno del destino…

Lasciata l’auto al castello di Issogne, raggiungiamo la chiesetta di San Rocco (si può salire anche in auto, si risparmiano una decina di minuti di asfalto).

Davanti alla chiesetta imbocchiamo la mulattiera che entra in uno splendido castagneto, dobbiamo violentarci per non raccogliere le castagne, tante ed enormi.

La salita nel bosco infuocato dai colori autunnali è veramente splendida cosa che non ci fa rimpiangere la mancanza di panorami.

Giungiamo a Cresta, dove scambiamo qualche chiacchiera con il local che s’informa sul giro che pensiamo di fare, facendoci poi notare che la giornata è brutta e che in alto ci sarà nebbia, beh non possiamo dargli torto, ma andare in montagna solo con il bel tempo sarebbe troppo semplice ma soprattutto ci andremmo troppo poco!!!

La salita è sempre piuttosto sostenuta e di buon passo e giungiamo all’Alpe Borney, dove ci troviamo ufficialmente nella nebbia!!!

Mentre mangiucchiamo qualcosa diamo una lettura alla descrizione poichè indicazioni della nostra cima non ce ne sono. La precisazione che la salita della dorsale sarà ripida, ci fa sorridere, fino adesso non è che abbiamo camminato in piano!

Ripartiamo quindi in direzione del Col Plan Fenetre. A quota 1780 ca a una sorta di colletto troviamo il paletto con freccia di legno che indica Borney, il riferimento per abbandonare il sentiero ufficiale.

Sia la descrizione sia la cartina dell’Escursionista non indicano sentieri per il Colon o Pointe Bechet, la descrizione parla di traccia, sulla carta de l’Escurzionista non c’è nemmeno quella. Sulla cartina del Parco dell’Avic invece c’è proprio un sentiero 1a e 1b che da qui porta alla Tete du Mont. Questa carta vi dico subito è che inaffidabile, riporta anche altri sentieri che nella realtà non ci sono più.

Lasciamo quindi il sentiero per il Colle e, come da descrizione, cerchiamo di salire tenendo la dorsale, in alcuni punti parecchia ripida, provvidenziali sono alcuni spuntoni di roccia e gli alberi. Oggi, visto l’alto tasso di umidità, non è la giornata ideale per fare questa salita. Entrambi i versanti sono molto scoscesi. Quello a sinistra (destra orografica) prativo, per il poco che vediamo non lascia dubbi su cosa comporterebbe una scivolata. A destra (sinistra orografica) il bosco dà una po’ di sicurezza in più ma con difficoltà maggiori nei passaggi. Quindi bisogna cercare di stare il più possibile sulla dorsale, la traccia c’è quasi sempre.

Raggiunta faticosamente la cima cerchiamo di capire se esiste il fantomatico sentiero di cresta. Notiamo una ripida e poco invitante traccia che scende su erba, poi più nulla e la cresta è completamente nella nebbia. Non siamo distanti dall’altra cima ma non avendo la minima idea di come sia il percorso, su erba, roccia, esposto, boh…, la descrizione si limitava alla salita alla cima, a malincuore decidiamo di tornare al colletto, cosa per altro non semplice.

Con grande cautela cominciamo a scendere e fortunatamente ora troviamo il modo di rimanere quasi sempre in cresta e di passare solo un paio di volte sul versante boscoso.Una micro traccia sulla dorsale ci permette di evitare il passaggio su prato fatto in salita. Questo tratto di dorsale è breve e probabilmente fatto con visibilità e terreno asciutto darebbe meno problemi, in queste condizioni invece…

Riprendiamo quindi il sentiero ufficiale che con un lungo traverso in parte attrezzato con funi ci porta al bivio per la salita alla Tete du Mont.

Ritorniamo quindi in cresta dove il sentiero si sdoppia. Il GPS, erroneamente, ci indica la cima alla nostra sx. Il sentiero ufficiale però a un certo punto scende verso Champorcher, per cui dobbiamo abbandonarlo. Su un sasso notiamo la scritta Colon e dei vecchi bolli gialli…il sentiero allora esiste? Proseguiamo quindi per cresta in parte rocciosa, probabilmente anche un po’ esposta ma, anche se la nebbia un po’ si è alzata, la visibilità è ancora scarsa. Poco dopo su un sasso troviamo la scritta sentiero “1b fine” e l’ometto. Siamo a quota 1912 m e, come dalla cartina de l’Escursionista qui finisce la traccia per il Colon e non siamo sulla Tete du Mont, erroneamente indicata dal GPS. A questo punto è alle nostre spalle.

Torniamo quindi sui nostri passi, incrociamo un cacciatore e ne approfittiamo per chiedere info. Ci conferma dell’inesistenza di un sentiero. C’è una traccia che sta sparendo, perché ormai nessuno passa più, e sicuramente oggi non è la giornata ideale per farla, va beh ormai siamo qui mica torniamo indietro per verificarne l’esistenza!

Torniamo al punto dove in sentiero si è sdoppiato e andando dall’altra parte in breve siamo alla croce della Tete du Mont. Pausa pranzo. Panorama zero assoluto ma il debole sole che filtra ci permette una sosta al caldo.

Andiamo quindi al Col Plan du Fenetre dove imbocchiamo il comodo sentiero che scende a Pianfey. Raggiunta la sterrata svoltiamo a dx, in leggera salita. La sterrata termina, proseguiamo lungo la traccia e a breve troviamo i cartelli che indicano Pianfey a 35 min. A Pianfey inizia la raccolta di castagne che rallenterà enormemente l’ultimo tratto di discesa.

Una mulattiera taglia i tornanti della strada asfaltata.

Vista la giornata avarissima di panorami il giro per il 90% nel bosco ci ha appagato e soddisfatto pienamente. Del resto i boschi in questo periodo sono una meraviglia e, ciliegina sulla torta, le enormi castagne che ci siamo portati a casa!


Tourengänger: cristina, Marco27, Andrea!
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (4)


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GIBI hat gesagt:
Gesendet am 6. Oktober 2017 um 13:03
Quest'anno la Vallee fate proprio fatica ad abbandonarla e fate solo bene anche perché se i colori sono questi ...

ciao Giorgio

cristina hat gesagt: RE:
Gesendet am 9. Oktober 2017 um 11:05
È che il tempo è sempre più bello da quella parte :-)))

andrea62 hat gesagt:
Gesendet am 6. Oktober 2017 um 18:12
La raccolta delle castagne merita sempre il tempo che le dedichiamo.
Ciao

cristina hat gesagt: RE:
Gesendet am 9. Oktober 2017 um 11:09
Ho suggerito Issogne a degli amici che volevano andare a castagne, ci sono andati questo sabato e oltre ad averne trovate tantissime con sforzo zero in pratica, hanno approfittato delle griglie che ci sono alla chiesa di San Rocco per cucinarle subito :-)))) GRANDI!!!!


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