Barre des Ecrins 4102 m - Dome de Neige 4015 m
|
||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Sono in Vallese a Saas fee in famiglia, quando ricevo una chiamata, un amico mi propone les Ecrins in velocità, senza pensarci..ritorno veloce in Ticino, preparazione packettagio notturno e partenza presto per Brianzon ed in seguito il grande posteggio nel parco dell'Ecrins
L'ambiente è simile al Gran Paradiso, molta roccia e ed arido. Tra Pelvoux ed il posteggio di Pre Madame la Carle, incrocio un'infinità di arrampicatori ed alpinisti da ogni dove, il posteggio è pienissimo. Sono ormai le 10:30am ed iniziamo la salita subito ripida lungo il versante della montagna davanti a noi, tipico sentierone per turirsti, infatti è pieno.
dopo poco meno di 2 ore, ben sudate, arriviamo al Refuge del Glacier blanc, anche qui pienissimo, ma con bella vista sulla lingua del ghiacciaio, a breve partiamo ancora in salita per giungere all'attacco del ghiacciaio, per raggiungere il Refuge des Ecrins,
la situazione è molto piu critica di quel che pensavo, se avevo dubbi se usare corda e legarsi, i dubbi si sciolgono subito, davanti a noi da traversare almeno 3km di crepacci molto aperti , molto profondi e con molti ponti, il tragitto sarà uno zig zag continuo a cercare una via migliore, anche le altre cordate si dimenano nel labirinto. Pochissimi si avventurano non legati (..i soliti 2 amenicani in mocassini e 3 tedeschi :-) )
Arrivati al refuge des ecrins dopo una breve e faticosa salita sul terreno instabile, troviamo il pienone, cosa assurda, cena alle 18:30, a letto alle 8:30 camera comune da 24 posti,
Sveglia obbligata per la Barre alle 3:15am !!! ci tiriamo su ed iniziamo al buio circa alle 4:00am la breve discesa fino al ghiacciaio, legati e con i faretti frontali iniziamo a percorrere la via che ci porta alla base della Barre e dei suoi seracchi.
da qui la salita sotto i seracchi è abbastanza ripida, si sale costanti e baciati da un alba magnifica. La prima seraccata è pericolosa, infatti in serata abbiamo udito dei bei tonfi ed oggi visto gli effetti, vi sono almeno 3 ponti esili da passare su crepacci aperti e profondi 30m, il primo veramente esile è da brivido, durerà ancora un paio di giorni poi ci vorrà una scala.
Dopo il passaggio tra seracchi e crep, per traverso arriviamo al terminale vicino al Dome de Neige, pausa e poi iniziamo le operazioni corda e viti ghiaccio per la breve salita sul colle, il terminale è aperto e la salita breve a 40° ghiacciata, quindi si sale con molta attenzione.
superato l'ostacolo ci si trova sulla Brèche Lory a 3974m, da qui in 5 minuti si sale a destra per traverso su neve il Dome de Neige a 4015m,
tornati al colle, si decide che solo io e Franck faremo la Barre, oggi non sono in forma un po di tosse, ma la Barre si puo fare, purtroppo ha nevicato i giorni prima ed è semicoperta da zone di neve e ghiaccio
Attacchiamo per la Breche Lory la parte piu ripida (IV°) per evitare una zona di ghiaccio, Franck per primo apre la via senza ramponi, io li tengo e faccio una fatica mortale a passare il primo passaggio, oltre decidiamo di andare senza,
Iniziamo la via lungo la cresta, la neve e ghiaccio rende la via delicata, come pure le zone esposte (quasi sempre) mi fanno sudare le 7 camicie, dopo 50 minuti siamo in vetta, sono a pezzi per il malessere e la concentrazione.
panorama molto bello, iniziamo la cresta a ritroso, poi alle Brechè Lory scendiamo in doppia per la variante che prevede una calata direttamente sul ghiacciaio e sullo scivolo ghiacciato.
Sono le 12:00 ed iniziamo la discesa interminabile fino al posteggio,
PD- per Dome de Neige, AD- per la Barre soprattutto la via diretta per il Pic, mormalmente tutto II/III grado a parte la 10m di IV
L'ambiente è simile al Gran Paradiso, molta roccia e ed arido. Tra Pelvoux ed il posteggio di Pre Madame la Carle, incrocio un'infinità di arrampicatori ed alpinisti da ogni dove, il posteggio è pienissimo. Sono ormai le 10:30am ed iniziamo la salita subito ripida lungo il versante della montagna davanti a noi, tipico sentierone per turirsti, infatti è pieno.
dopo poco meno di 2 ore, ben sudate, arriviamo al Refuge del Glacier blanc, anche qui pienissimo, ma con bella vista sulla lingua del ghiacciaio, a breve partiamo ancora in salita per giungere all'attacco del ghiacciaio, per raggiungere il Refuge des Ecrins,
la situazione è molto piu critica di quel che pensavo, se avevo dubbi se usare corda e legarsi, i dubbi si sciolgono subito, davanti a noi da traversare almeno 3km di crepacci molto aperti , molto profondi e con molti ponti, il tragitto sarà uno zig zag continuo a cercare una via migliore, anche le altre cordate si dimenano nel labirinto. Pochissimi si avventurano non legati (..i soliti 2 amenicani in mocassini e 3 tedeschi :-) )
Arrivati al refuge des ecrins dopo una breve e faticosa salita sul terreno instabile, troviamo il pienone, cosa assurda, cena alle 18:30, a letto alle 8:30 camera comune da 24 posti,
Sveglia obbligata per la Barre alle 3:15am !!! ci tiriamo su ed iniziamo al buio circa alle 4:00am la breve discesa fino al ghiacciaio, legati e con i faretti frontali iniziamo a percorrere la via che ci porta alla base della Barre e dei suoi seracchi.
da qui la salita sotto i seracchi è abbastanza ripida, si sale costanti e baciati da un alba magnifica. La prima seraccata è pericolosa, infatti in serata abbiamo udito dei bei tonfi ed oggi visto gli effetti, vi sono almeno 3 ponti esili da passare su crepacci aperti e profondi 30m, il primo veramente esile è da brivido, durerà ancora un paio di giorni poi ci vorrà una scala.
Dopo il passaggio tra seracchi e crep, per traverso arriviamo al terminale vicino al Dome de Neige, pausa e poi iniziamo le operazioni corda e viti ghiaccio per la breve salita sul colle, il terminale è aperto e la salita breve a 40° ghiacciata, quindi si sale con molta attenzione.
superato l'ostacolo ci si trova sulla Brèche Lory a 3974m, da qui in 5 minuti si sale a destra per traverso su neve il Dome de Neige a 4015m,
tornati al colle, si decide che solo io e Franck faremo la Barre, oggi non sono in forma un po di tosse, ma la Barre si puo fare, purtroppo ha nevicato i giorni prima ed è semicoperta da zone di neve e ghiaccio
Attacchiamo per la Breche Lory la parte piu ripida (IV°) per evitare una zona di ghiaccio, Franck per primo apre la via senza ramponi, io li tengo e faccio una fatica mortale a passare il primo passaggio, oltre decidiamo di andare senza,
Iniziamo la via lungo la cresta, la neve e ghiaccio rende la via delicata, come pure le zone esposte (quasi sempre) mi fanno sudare le 7 camicie, dopo 50 minuti siamo in vetta, sono a pezzi per il malessere e la concentrazione.
panorama molto bello, iniziamo la cresta a ritroso, poi alle Brechè Lory scendiamo in doppia per la variante che prevede una calata direttamente sul ghiacciaio e sullo scivolo ghiacciato.
Sono le 12:00 ed iniziamo la discesa interminabile fino al posteggio,
PD- per Dome de Neige, AD- per la Barre soprattutto la via diretta per il Pic, mormalmente tutto II/III grado a parte la 10m di IV
Hike partners:
marc73

Minimap
0Km
Click to draw, click on the last point to end drawing
Comments (3)