Aggenstein, 2. Versuch zum Sonnenuntergang / secondo tentativo al tramonto
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Ein Ziel am Berg kann auch ein Weißbier auf der Hütte sein oder die kleinen Murmeltiere beobachten. Also gerne nochmal Breitenberg, aber diesmal nach maxl – Art zum Abend und Sonnenuntergang. Wenn`s gut geht, könnten wir vielleicht doch noch vom Gipfel des Aggensteins mal das Panorama bewundern, was uns eine Woche vorher wegen der wilden Menschenmassen leider verwehrt blieb.
Wir machen uns erst weit nach Mittag auf den Weg hoch zum Breitenberg, wieder vom Achtal aus, denn da ist weniger los. Wir steigen den Ziehweg über die Jägerhütte hoch zu den Hängen unter dem Breitenberg und besuchen die Murmeltiere. Dann gibt es auf der schönen Hütte mit den ganz neuen massiven Holzbänken und Tischen ein Weißbier.
Der anfangs noch ziemlich wolkenverhangene Himmel macht auf und die Sonne brennt gnadenlos herunter, als wir uns von der Hütte wieder abwärts zum St. Magnus Acker und an den Wiederaufstieg zum Aggenstein über den „Langen Strich“ (nur für Geübte steht auf einem Schild!!) machen.
An der Schulter unter dem seilversicherten letzten Anstieg zum Gipfel angekommen, hören wir den Donner im Osten. Reicht es noch zum Gipfel und wieder runter? Und wäre eine Gipfelbesteigung jetzt nicht unvernünftig?
Laut Wetterradar soll es bei uns kein Gewitter geben, aber jeder weiß, am Berg kann ein Blitz rasend schnell da sein.
Wir schauen also, dass wir schnell auf den Gipfel kommen. Eine super schöne Stimmung erwartet uns da oben. Kein Mensch ist mehr hier, endlich! Im Westen steht die Sonne kurz vorm Untergang, im Osten brodeln die Gewitterwolken. Gimpel, Rote Flüh und Brentenjoch sind wunderschön von der Sonne angestrahlt. Was für eine beeindruckende Kulisse, das müsste man jetzt ganz lange genießen können!
Leider geht das nicht so recht, denn der Donner im Osten und SO ist nicht gerade beruhigend. Lange bleiben wir deshalb heute nicht am schönen Gipfel. Der Aggenstein ein wirklich schöner Berg, leider nur so extrem überlaufen, dass die Felsen und Stahlseile richtig speckig sind. Wir beeilen uns, von der seilversicherten Zone wieder auf die Schulter zu gelangen, falls das Gewitter doch noch bis zu uns kommen sollte.
Vielleicht schaffen wir es irgendwann nochmal hier hoch, um den Gipfel ganz ausgiebig genießen zu können.
Den echten Sonnenuntergang im Dunst am Horizont im Westen haben wir durch den eiligen Abstieg in der seilversicherten Passage leider verpasst. So bleibt uns ab der Aggensteinschulter nur die rosa Abendstimmung ohne Sonne im Westen.
Die Gewitterwolken im Osten verschlucken langsam Gimpel und Rote Flüh. Blitze gesellen sich zu den Wolken. Auch ein Regenbogen zeigt sich. Ein wunderschönes Naturschauspiel, nur wollen wir keinen Blitz in den seilversicherten Passagen erleben, die im Abstieg auch weiter unten noch kommen.
Im halben Abstieg holen wir die Stirnlampen raus. Die Gewitter erreichen dann am Ende wie vohergesagt den Aggenstein und Breitenberg nicht. Aber sicher ist halt sicher.
Flüchtend vor Millionen extrem lästiger Insekten, die einem angezogen von der Stirnlampe ins Gesicht, in die Augen und Ohren fliegen, steigen wir den Ziehweg über die Jägerhütte so schnell wie möglich wieder ab. Wo ein Lüftchen weht und weiter unten Richtung Tal nimmt die Insektenattacke ab. Um Mitternacht sind wir wieder am Parkplatz, ohne einen Tropfen Regen abbekommen zu haben. Eine schöne Tour war das wieder!
La previsione parla del rischio di temporali in montagna ... e così ci offre una gita in cui la cima non necessariamente è il solo obiettivo.
Una meta in montagna può anche essere una weiß sul rifugio o osservare le piccole marmotte. Quindi di nuovo saliamo sul Breitenberg, ma questa volta come [u maxl] di sera al tramonto. Se tutto va bene di sera finalmente potremmo ammirare il panorama dalla cima dell`Aggenstein, che purtroppo ci è stato negato una settimana prima a causa delle folle di turisti.
Ben dopo pranzo saliamo in alto sul Breitenberg, di nuovo dal parcheggio nell`Achtal, perché lì è molto più calmo.
Andiamo in alto attraverso la capanna dei cacciatori sulle pendici sotto il Breitenberg per osservare le marmotte. Poi visitiamo anche il bellissimo rifugio con le nuovissime banchine e tavole di legno massiccie (quelli che ci saremmo piacciuti così tanto averle anche sulla nostra terrazza!), per bere una weiß.
Il cielo inizialmente è abbastanza coperto, ma verso sera diventa più sereno e il sole brucia fortemente quando sul “Langer Strich” ci mettiamo alla risalita nelle curve ripide del sentiero dal Sankt Magnus Acker alla cima dell`Aggenstein (solo per gli esperti è scritto su un segno).
Una volta alla spalla sotto la sezione assicurata con corde nella salita finale alla cima, si sente il tuono a est. Lo faremo ancora in sicurezza per la vetta e il ritorno verso il basso?
Secondo il radar meteo da noi non ci sarà alcun temporale. Ma tutti sanno che in montagna il fulmine si può avvicinare molto rapidamente.
Così ci affrettiamo ad arrivare rapidamente in cima. Un'atmosfera bellissima ci aspetta lassù. Nessun uomo è più qui, finalmente siamo in cima in perfetta solitaria! Ad ovest il sole si trova quasi a tramontare, a est si vedono le nubi impressionanti temporalesche. Gimpel, Rote Flüh e Brentenjoch sono ancora ben illuminati dal sole. Quanto ci piacerebbe restare in vetta per lungo!
Purtroppo questo non è possibile, perché il tuono all`est e al sud-est non è rassicurante. L'Aggenstein davvero è una bellissima montagna. Purtroppo è sempre estremamente affollato e così le rocce e corde d'acciaio sono molto unte e bisunte. Ci affrettiamo a scendere dalla zona assicurata e poco più tardi arriviamo di nuovo sulla spalla.
Forse possiamo ripetere ancora una volta questa bella cima per godere la vetta un po' più lungo.
Il vero tramonto nella foschia all'orizzonte all`occidente oggi purtroppo abbiamo perso con la discesa precipitosa. Dalla spalla oggi vediamo solo l`atmosfera rosa senza sole a ovest.
Le nuvole temporalesche all`est inghiottano lentamente le cime di Gimpel e Rote Flüh. Fulmini si uniscono con le nuvole. Si mostra anche un arcobaleno. Un bellissimo spettacolo della natura, ma non vogliamo sperimentare il fulmine nei passaggi assicurati con corda che ci sono anche in discesa più bassa.
In metà discesa montiamo le frontali. Il temporale alla fine non avrà raggiunto l'Aggenstein, come previsto. Ma sicuramente è meglio scendere in modo sicuro.
In discesa ci dobbiamo fuggire di milioni di insetti estremamente fastidiosi che sono attratti dalla frontale. Siccome volano negli occhi e nelle orecchie, aumentiamo la veolcità della discesa nel più breve tempo possibile. Dove soffia una brezza e più a valle per fortuna diminuisce l'attacco degli insetti. A mezzanotte saremo tornati al parcheggio senza aver ottenuto una goccia di pioggia. Che bella gita!

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