Mellasc e Cassera "beato fra le donne"
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Ritrovo al Bione per le 6.15 con Lella, Lumi, Paola e Paolo che però oggi non ci terrà compagnia lungo l'escursione.
Saliti con le auto a Laveggiolo piccolo borgo sito a monte di Gerola Alta; qualche minuto dopo le 8.00 ha inizio la nostra escursione seguendo le indicazioni per il rifugio Trona Soliva che raggiungiamo dopo un paio d'ore di cammino, qui inizia la nostra parte d'escursione wild, la cima del Mellasc è ben visibile e come riferimenti per la salita bisogna tenere una cascata e il ripido canalino erboso posto a sinistra della cima del Mellasc. Lungo alcune flebili tracce di sentiero risaliamo la prima balza dove passeremo a fianco di una baita, il percorso è abbastanza intuitivo e dovremo passare a dx della cascata poi raggiunti i ruderi di alcune baite in fonte a noi si presenta il canalino con tutta la sua ripidità, saliamo ad intuito incrociando ogni tanto la flebile traccia, il tratto finale per sbucare in cresta è veramente ripido e la traccia sale dritta x dritta, a quota 2400m. sbuchiamo in cresta intersecando il sentiero proveniente dalla Bocchetta di Trona. Ultimo sforzo facendo attenzione visto il percorso insidioso ed in alcuni tratti esposto e dopo una decina di minuti eccoci in cima. Vetta molto panoramica che spazia dalle Orobie Bergamasche alle Grigne ai Pizzi di Trona e dei Tre Signori, alla cresta che dal Legnone tocca il Pizzo Alto, il Monte Rotondo, il Monte Colombana, la cima di Fraina e la Cima Cassera, il gruppo Masino Bregaglia e la zona del Bernina. La cresta che prosegue verso il Cassera sembra affilata ma alcuni escursionisti provenienti da quella direzione ci rassicurano anche perchè l'idea di ritornare dal percorso d'andata non è che ci quaglia più di tanto, pausa pranzo e vada per la Cima della Cassera. Effettivamente il primo tratto di cresta è molto affilato, il sentiero è semplice ma parecchio esposto, margine di errore pari a zero e qui l'elefante fa le bizze!!!!!! Piano piano lasciamo alle spalle il tratto esposto e giunti alla risalita per la Cassera vediamo con piacere che la discesa in Val Vedrano è servita da un evidente sentiero ...... meno male!!! Pausa relax sulla cima della Cassera e poi via alla discesa seguendo l'ampio vallone che conduce ai ruderi di alcune baite, attenzione qui bisogna portarsi sulla dx del torrente dove è presente un sentiero bollato per evitare un imponente salto di roccia. Giù fino alle Baite di Grasso e rientro a Laveggiolo lungo la comoda mulattiera.
Escursione decisamente wild con diversi spezzoni di tracciato senza sentiero dove è richiesto un buon senso di orientamento e vista la ripidità del percorso un ottimo allenamento.
Grazie alle donne che mi hanno accompagnato lungo il percorso e incoraggiato nei punti di maggiore criticità.

una piccola cima ..crocevia di meravigliosi percorsi in cresta,
una piccola cima...un panorama a 360 gradi...
un mondo in palmo di mano!
Valgerola poco la conosco..ogni volta si conferma come splendida.
E il Cassera..cima deliziosa.
graziee Massimo,grazie a tutti
spunto per tornarvi facendo tutto un percorso per creste...due mondi ..due panorami stupendi ai lati... :)

Bello, bello, bello!!!
Ritrovare quella fiamma di vita nelle sua purezza e semplicità che solo la montagna te la da!
Sensazioni, emozioni che solo una conquista di una cima te le fa provare. E noi oggi abbiamo toccato due in un ambiente stupendo che riempie gli occhi e l’anima.
Grazie alle compagne di questa avventura, un grazie speciale a Max per questa idea!
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Kommentare (8)