Prima Angelina, poi Cecilia ed in fine Grignetta. Tre signore ai miei piedi...
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Potrà mai la Grignetta essere un giro di “ripiego”? Eh, sembrerà strano ma oggi è così e un po sembra uno sfregio a questa bella montagna, ma la Grignetta ti “ingloba”, ti porta dentro di sé, e allora tutto cambia, da “ripiego” si passa a bellissima escursione. Partiamo con l’idea di fare la Cresta Cermenati, siamo un po lontani da casa e la tempistica deve essere per forza stretta, poi cammin facendo il cervello frigge, a Rosa, che la Grignetta non l’ha mai salita propongo la Direttissima. Ci sarà da divertirsi, gli dico, per lei queste parole sono musica… musica un po stonata se pensa alla zona attrezzata dove in molti si imbracano.
Il sentiero in parte me lo ricordo avendolo fatto con l’amico gbal, ma alcuni tratti sfuggono alla memoria, così tra un passo e l’altro arriviamo nella zona del Caminetto Pagani, ma prima c’è da passare il tratto dove i fittoni aiutano il passaggio, m’incarto un attimo poi via su per le scale… e oltre.
Inutile dire che lo spettacolo è assicurato facendo questo giro, e il sentiero viene gratificato da un tot di persone, tra queste conosciamo una simpatica copia che ha intenzione di fare il nostro stesso giro, loro la prima volta saltarono la deviazione per il Canale Angelina. Fanno così anche questa volta, poi ce li troviamo in “coda”, dall’alto li vediamo.
Il Canale Angelina è bello da arrampicare, ci sono le catene nei tratti più “complicati”, ma dove si può noi evitiamo il ferro aumentando un poco le difficoltà, ma la roccia, ancorché umida, invita a qualche semplice evoluzione.
Arrivati al Sentiero Cecilia sembra che il giro sia finito, è una questione psicologica, viaggiando quasi sempre di traverso si ha l’impressione che tutto si risolva con poche “manovre”. Passiamo un breve tratto attrezzato su roccia un po liscia e poi disarrampichiamo per una decina di metri un canalino aiutati da una catena ed infine su per il sentiero franoso che porta sulla Cresta Cermenati, sentiero oggi meno franoso perché il giorno prima ha piovuto trasformando la terra in qualcosa di più compatto.
Ora siamo sulla Cermenati e non ci resta che fare l’ultimo sforzo. Spingiamo sulle gambe e superiamo qualche escursionista, passiamo le catene ancora in arrampicata semplice e poi la croce di vetta… la Grignetta ti emoziona sempre. 3h30 con pause, chiacchere e tri-trac.
La prima cosa che balza all’occhio, oltre al panorama, è vedere la gran quantità di alpinisti che si cimentano a scalare il Sigaro Dones & Co., così tanti appassionati di questo sport tutti in una volta mai li avevo visti, e ora mi spiego il gran traffico di auto ai Resinelli.
Mentre stiamo mangiando ci raggiunge la copia che aveva sbagliato strada e si posiziona vicino a noi, chiacchieriamo amabilmente, anche con altre due persone, ovviamente parliamo di montagna. Un ragazzo è salito in Grignetta partendo da Lecco, poi scenderà a Mandello… e sticazzi.
In cima non ci stiamo molto, l’aria si è fatta fresca e tesa, messo lo zaino sul gobbone non ci resta che affrontare la discesa, e lì è una vera asciugatura di coglioni visto il gran pietrisco che copre il sentiero, le bacchette sono fondamentali. Finalmente siamo alla macchina dove ci spogliamo di scarponi e zaino, una birra media ora non ce la toglie nessuno, e la berremo in compagnia, ancora una volta, con gli amici conosciuti strada facendo. Anche questa è la Grignetta, comunanza allo stato puro.
Abbiamo un unico rammarico, non aver chiesto i “contatti” a questi nuovi amici montanari; se per caso vi imbattete in questo scritto scriveteci…
Nota 1): Che dire? Nulla, su Hikr trovate notizie a go-go su questo luogo, dico solo che i passaggi attrezzati in molti li affrontano con l’imbraco, e questo è saggio, ma chi ha un minimo “scioltezza” su questi percorsi può affrontare il giro in “libera”, o in alternativa con una fettuccia + moschettone come aiuto psicologico ( un economico imbrago, direbbe
Nota 2): Eric e la Grignetta.
GRIGNETTA.
Lo zaino è sulle spalle e sistemo la bacchetta,
il ripido sentiero mi sembra ‘na scaletta,
mi sforzo a scalar sassi ma scende la bavetta.
Grignetta,
c’è gente un poco strana che porta la borsetta,
gli occhiali a lenti scure e tanto di calzetta,
si mostran danarosi in culo alla “bolletta”.
Grignetta,
io per seguir le mode mi faccio la ceretta,
poi mangio al bel rifugio schifando la “schiscetta”,
in cima vedo gente… è tutta razza eletta.
Se fingo d’esser figo poi mangio la “michetta” , e in fondo mi domando: chi sale la Grignetta?
A’ la prochaine! Menek,Rosa
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