Alpe GHIACCIO
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La scelta dell'Alpe Ghiaccio come escursione è la preferita nei confronti di altre tre "località" proposte.....
Dalla descrizione da parte dell'amico che la propone,non ricordo la posizione in cui si trova l'Alpe suddetto....Eppure, mi viene rammentato che nell'occasione della nostra comune ascensione al Pizzo Camino, nel Nov.1995, durante la salita eravamo transitati dal Ghiaccio, mentre per il ritorno, siamo saliti allo Cima Strighet....Rileggo oggi il dislivello e calcolo l'età!
Significa che da allora non sono più tornato in questa zona. (è passata una vita!!)
Per la cronaca:Sul Pizzo Camino ero salito una seconda volta nell'Ago.2002 provenendo da Campello Monti
La meteo odierna non è fantastica....... l'importante che non venga a piovere.....Anzi, nel pomeriggio durante la discesa,fortunatamente la situazione migliora.....
Il sentiero ben segnalato inizia poco prima del parcheggio. Esso si snoda all'interno di un fitto bosco di castani, purtroppo le foglie cadute nell'autunno precedente, spesso nascondono la traccia....La pendenza da considerare "decisa"..... rende il procedere lento ma continuo.... Con questo "ritmo" si superiano diversi piccoli alpeggi, alcuni dei quali presentano parecchie "baite" ristrutturate con buon gusto...Oltre l'alpe la Villa, si continua in un altro bosco principalmente di faggi,all'uscita del quale si arriva all' alpe Prà, dal quale s'intravvede la meta.D'ora in poi il sentiero non è più segnato,ma la traccia è ben evidente..... soprattutto perchè le piante sono rare, e le foglie da esse cadute si sono decomposte, per cui pressochè inesistenti.....
Passo dopo passo ,si arriva al "Ghiaccio" tranquillamente..... La costruzione che si notava dall'Alpe sottostante , era il Bivacco (chiuso), di proprietà della Sez. Cai di Piedimulera.
Parecchie altre strutture abitative oltre questa, dimostrano il grande utilizzo di questo"nido d'aquila" posto ad una discreta quota, qui creato pur di trovare il foraggio per i bovini.....principale motivo che "attraeva" uomini e animali ad un'immane fatica per arrivare e vivere quassù,viste le pendenze....e la scarsità di tutto....
La posizione , potrebbe riservare bellissimi panorami, ma ahimè, dobbiamo accontentarci!
(Mi soffermo.... Immagino lo spettacolo visibile da questo luogo,durante una serata di luna piena.....)
Si decide di sostare per la pausa"ristoratrice" qui al "Ghiaccio".....Nel frattempo, le nubi iniziano a dissolversi, lasciando spazio all'azzurro,Il quale finalmente..... si approprierà del cielo molto prima di arrivare al parcheggio....
Allla fine dell' escursione, la soddisfazione è comprensibilmente grande........Per aver rivisto ambienti , collegati ad indimenticabili ricodi
Ciao a Tutti
Eugenio
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Dalla descrizione da parte dell'amico che la propone,non ricordo la posizione in cui si trova l'Alpe suddetto....Eppure, mi viene rammentato che nell'occasione della nostra comune ascensione al Pizzo Camino, nel Nov.1995, durante la salita eravamo transitati dal Ghiaccio, mentre per il ritorno, siamo saliti allo Cima Strighet....Rileggo oggi il dislivello e calcolo l'età!
Significa che da allora non sono più tornato in questa zona. (è passata una vita!!)
Per la cronaca:Sul Pizzo Camino ero salito una seconda volta nell'Ago.2002 provenendo da Campello Monti
La meteo odierna non è fantastica....... l'importante che non venga a piovere.....Anzi, nel pomeriggio durante la discesa,fortunatamente la situazione migliora.....
Il sentiero ben segnalato inizia poco prima del parcheggio. Esso si snoda all'interno di un fitto bosco di castani, purtroppo le foglie cadute nell'autunno precedente, spesso nascondono la traccia....La pendenza da considerare "decisa"..... rende il procedere lento ma continuo.... Con questo "ritmo" si superiano diversi piccoli alpeggi, alcuni dei quali presentano parecchie "baite" ristrutturate con buon gusto...Oltre l'alpe la Villa, si continua in un altro bosco principalmente di faggi,all'uscita del quale si arriva all' alpe Prà, dal quale s'intravvede la meta.D'ora in poi il sentiero non è più segnato,ma la traccia è ben evidente..... soprattutto perchè le piante sono rare, e le foglie da esse cadute si sono decomposte, per cui pressochè inesistenti.....
Passo dopo passo ,si arriva al "Ghiaccio" tranquillamente..... La costruzione che si notava dall'Alpe sottostante , era il Bivacco (chiuso), di proprietà della Sez. Cai di Piedimulera.
Parecchie altre strutture abitative oltre questa, dimostrano il grande utilizzo di questo"nido d'aquila" posto ad una discreta quota, qui creato pur di trovare il foraggio per i bovini.....principale motivo che "attraeva" uomini e animali ad un'immane fatica per arrivare e vivere quassù,viste le pendenze....e la scarsità di tutto....
La posizione , potrebbe riservare bellissimi panorami, ma ahimè, dobbiamo accontentarci!
(Mi soffermo.... Immagino lo spettacolo visibile da questo luogo,durante una serata di luna piena.....)
Si decide di sostare per la pausa"ristoratrice" qui al "Ghiaccio".....Nel frattempo, le nubi iniziano a dissolversi, lasciando spazio all'azzurro,Il quale finalmente..... si approprierà del cielo molto prima di arrivare al parcheggio....
Allla fine dell' escursione, la soddisfazione è comprensibilmente grande........Per aver rivisto ambienti , collegati ad indimenticabili ricodi
Ciao a Tutti
Eugenio
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veget

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Kommentare (11)