Cima di Fiorina 1810 m
|
||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Vediamo come va mi dico….giro di collaudo!
Senza aver niente di preciso in mente, ma prendendo spunto dal girone di u [Angelo & Ele], del mese scorso, lasciamo l’auto a Porlezza (davanti alle Scuole Medie Porta). Imbrocchiamo al primo colpo tutte le vie che ci portano all’inizio del sentiero che, come detto da Angelo è un’ex-mulattiera/cementata/sterrata che va dal ripido al ripidissimo soprattutto da Monti di Palo a Pradei. Da qui finalmente diventa sentiero e intorno ai 1000 m comincia un lungo e bel traverso fino ai resti dell’Alpe di Cima.
Qui, distratti dagli amoreggiamenti delle mucche, perdiamo il sentiero. Seguiamo una traccia e arriviamo poco sopra la Bocchetta di Pessina o Terra Morta. Raggiungiamo i cartelli e continuiamo in discesa fino alla balconata panoramica, oggi non facile da raggiungere. La passerella e gli scalini sono delle autentiche saponette. La vista da lassù è però veramente spettacolare.
Tornati sui nostri passi, dobbiamo scendere al P.so Stretto, un'impresa oggi! I sassi, sono bagnati e viscidi, normalmente richiederebbero solo un po’ di attenzione, ma, potendo usare un solo braccio ahimè una dura prova di equilibrio. Sono tentata di rinunciare ma poi, con l’aiuto di Marco che mi farà da stampella umana, riesco a superare questa difficoltà. Accidenti come cambiano le cose quando si è in situazioni precarie!
Raggiunto P.so Stretto decidiamo di salire al P.so Regagno, è al sole e quindi speriamo meno scivoloso!
Scelta azzeccata sia per il tipo di sentiero sia per la bellezza dell’ambiente. Breve sosta all’Alpe Fiorina e quindi riprendiamo la salita. Usciamo dal bosco e quello che ci appare è veramente bellissimo…
Raggiunto il P.so Regagno potrei essere più che soddisfatta, non pensavo proprio, viste le difficoltà trovate in precedenza di poter arrivare fino a qui. Dando un’occhiata però alla cartina vediamo la possibilità, allungando ancora un poco di raggiungere la Cima delle Fiorine. Scendiamo pochi metri verso il P.so San Bernardo dopo di che riprendiamo la salita e raggiungiamo la cima, panorama eccezionale.
L’idea di fare l’anello per la Bocchetta del Boj ci attira ma, non sapendo a che tipo di terreno andremo incontro ed essendo consapevole che la discesa sarà più problematica della salita, abbandoniamo l’idea e facciamo ritorno dal sentiero fatto all’andata, meglio non trovarsi davanti a sorprese…
Torniamo quindi all’Alpe Fiorina dove facciamo sosta pranzo e quindi rientro a Porlezza.
Gran bella zona, che ci ha dato alcuni spunti per future escursioni!
T3 messo soprattutto per la situazione di bagnato trovato che tra fango e sassi viscidi ha reso tutto più complicato, comunque il T2 di Angelo mi sembra un po' poco...
Senza aver niente di preciso in mente, ma prendendo spunto dal girone di u [Angelo & Ele], del mese scorso, lasciamo l’auto a Porlezza (davanti alle Scuole Medie Porta). Imbrocchiamo al primo colpo tutte le vie che ci portano all’inizio del sentiero che, come detto da Angelo è un’ex-mulattiera/cementata/sterrata che va dal ripido al ripidissimo soprattutto da Monti di Palo a Pradei. Da qui finalmente diventa sentiero e intorno ai 1000 m comincia un lungo e bel traverso fino ai resti dell’Alpe di Cima.
Qui, distratti dagli amoreggiamenti delle mucche, perdiamo il sentiero. Seguiamo una traccia e arriviamo poco sopra la Bocchetta di Pessina o Terra Morta. Raggiungiamo i cartelli e continuiamo in discesa fino alla balconata panoramica, oggi non facile da raggiungere. La passerella e gli scalini sono delle autentiche saponette. La vista da lassù è però veramente spettacolare.
Tornati sui nostri passi, dobbiamo scendere al P.so Stretto, un'impresa oggi! I sassi, sono bagnati e viscidi, normalmente richiederebbero solo un po’ di attenzione, ma, potendo usare un solo braccio ahimè una dura prova di equilibrio. Sono tentata di rinunciare ma poi, con l’aiuto di Marco che mi farà da stampella umana, riesco a superare questa difficoltà. Accidenti come cambiano le cose quando si è in situazioni precarie!
Raggiunto P.so Stretto decidiamo di salire al P.so Regagno, è al sole e quindi speriamo meno scivoloso!
Scelta azzeccata sia per il tipo di sentiero sia per la bellezza dell’ambiente. Breve sosta all’Alpe Fiorina e quindi riprendiamo la salita. Usciamo dal bosco e quello che ci appare è veramente bellissimo…
Raggiunto il P.so Regagno potrei essere più che soddisfatta, non pensavo proprio, viste le difficoltà trovate in precedenza di poter arrivare fino a qui. Dando un’occhiata però alla cartina vediamo la possibilità, allungando ancora un poco di raggiungere la Cima delle Fiorine. Scendiamo pochi metri verso il P.so San Bernardo dopo di che riprendiamo la salita e raggiungiamo la cima, panorama eccezionale.
L’idea di fare l’anello per la Bocchetta del Boj ci attira ma, non sapendo a che tipo di terreno andremo incontro ed essendo consapevole che la discesa sarà più problematica della salita, abbandoniamo l’idea e facciamo ritorno dal sentiero fatto all’andata, meglio non trovarsi davanti a sorprese…
Torniamo quindi all’Alpe Fiorina dove facciamo sosta pranzo e quindi rientro a Porlezza.
Gran bella zona, che ci ha dato alcuni spunti per future escursioni!
T3 messo soprattutto per la situazione di bagnato trovato che tra fango e sassi viscidi ha reso tutto più complicato, comunque il T2 di Angelo mi sembra un po' poco...
Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (19)