Monte del Sangiatto 2387 m. " Grande Est" Devero
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Obiettivo di giornata è la salita al monte del Sangiatto, sul versante orientale della splendida alpe Devero, con un prolungamento lungo gli alpeggi del Grande Est.
Alle 6.30 parcheggio, di primo mattino non c'era nessuno per pagare, alcune macchine avevano un foglietto giallo in cui si pregava di pagare l'importo dovuto (5 euro) al momento di lasciare l'alpe.
Sono pronta per partire, ci sono 5°C ed un vento piuttosto freddo. In pochi minuti arrivo al ponte e seguo le indicazioni per Corte d'Ardui, il sentiero in gran parte nel bosco è pulito, niente neve fine a dopo l'Alpe, qui attraverso un ruscello su ponte di legno in parte innevato come innevato sarà il sentiero da qui in avanti. Sono ancora in ombra e mi dirigo verso l' Alpe Sangiatto.
Il lago di Sangiatto inferiore è gelato come pure lo sono quasi le mie mani, nonostante i guanti (ma è un problema noto!!!) Mi imbacucco e seguo le indicazioni per la Bocchetta di Scarpia 2248 m.
Se si scende diritto si va all'Alpe Poiala, al passo del Muretto e a Salecchio Superiore e quindi in Formazza, se si prende la cresta di sinistra si sale al Corbernas mentre io punto, dopo le solite foto panoramiche, al Sangiatto. Seguo i passi di chi nei giorni precedenti è già passato. Oggi sono pero' di sicuro la prima!
In due ore e mezza dalla partenza sono alla vetta senza particolari difficoltà visto che la neve è ottimale. Non c'è una croce od un libro di vetta ma dalla cima la vista è meravigliosa a 360° sui sottostanti laghi Devero e Agaro, su tutte le cime che circondano il Devero, dal Gruppo del Cistella fino alla Punta d’Arbola, e sulle vette del Sempione (Weissmies, Lagginhorn, Fletschhorn e Monte Leone). Dall’altro lato si vede la Val Pojala, e le cime che la separano la valle Antigorio.
Scelgo per la discesa una via alternativa perchè la salita sul ripido versante è stata semplice ma la discesa mi spaventava un pochino! Non scendo di nuovo all'Alpe Sangiatto taglio e mi dirigo verso l'Alpe Corbernas e in seguito raggiungo l'Alpe della Valle sempre in solitaria e in un paesaggio grandioso.
Sono sempre nella neve, le ciaspole sono ancora legate allo zaino, non servono, si cammina bene. Punto in direzione Alpe Naga ma solo perchè ho intravisto delle marmotte e mi faccio tentare nella speranza di vederne ancora. Sono fortunata, chiaramente con un cellulare non si hanno molte speranze di fare grandi foto ma un ricordino ce l'ho!
Soddisfatta mi cerco una via per raggiungere l’alpe della Satta, la' pero' il sentiero per l'Alpe Forno inf. non lo individuo e decido di scendere verso il lago di Devero, lo faccio percorrendo un canalino, l'ingombro delle ciaspole in qualche tratto mi infastidisce ma se penso al fatto che mi sarebbero anche potute tornare molto utili, sopporto e vado avanti!
Scendo con cautela, attraversando un paio di volte un torrente e giungo a Spylger, decido di fare il giro del lago, procedo su sentiero a volte erboso e a volte nevoso. Inizio anche ad incontrare le prime persone!
Nel primo tratto il sentiro sulla sponda destra del lago è privo di neve, si cammina sui sassi, poi all'Alpe di Codelago, per evitare di camminare nuovamente sulla neve, lascio il sentiero e costeggio il lago camminando su grossi massi potendo fare cosi' anche qualche bella foto ai lastroni di ghiaccio sottostanti.
Dal muro della diga incontrando sempre piu' turisti ,scendo speditamente, raggiungo l'affollato Crampiolo e successivamente l'alpe Devero e la mia auto. Sono le 15.
Bellissima escursione ad anello, attraversando stupendi altopiani, giornata praticamente in solitaria, in un ambiente ancora invernale ma con qualche segno primaverile!
Tourengänger:
asus74

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