Piz Platta
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Partiamo da casa puntando all'Engadina, con varie proposte pronte, da scegliere in base a cosa troveremo sul posto ... ma tutti e tre sappiamo bene che tra queste c'è il Piz Platta da Mulegns, una gran bella montagna, molto imponente ... e di fatto non riusciamo a resistere al suo richiamo.
Partiamo sci ai piedi dalla macchina, lungo la stradina che conduce gradualmente a Tga ma quando improvvisamente il Piz Platta sbuca tra gli alberi si rimane folgorati ... è stupendo ... e sembra impossibile poterlo raggiungere in assetto scialpinistico ... tra l'altro senza eccessive difficoltà.
Superata la piana dopo Tga il percorso continua per un tratto ancora con pendenze modeste per poi, verso quota 2200 circa, iniziare a salire più deciso. Si passa attraverso varie vallette e pendii su terreno sempre aperto e molto bello ... si litiga con lo zoccolo sotto lo sci che per un buon tratto ci fa dannare e faticare non poco ... si sorride quando la qualità della neve migliora, grazie al vento e alla quota, sentendo lo sci scorrere regolare lungo la traccia ... e si rimane affascinati nell'intravedere l'ultimo tratto di salita lungo una parete che in un primo momento non sembra facilmente accessibile.
Poi al deposito sci a circa 3240 metri di quota, si vedono le tracce di chi ci ha preceduto, si vedono i vari passaggi e tutto assume forme più mansuete. Con picozza e ramponi saliamo tra roccette e neve fino alla croce sommitale dove un cielo blu e un panorama mozzafiato incorniciano questa nostra salita ... davvero stupendo!!!!
Partiamo sci ai piedi dalla macchina, lungo la stradina che conduce gradualmente a Tga ma quando improvvisamente il Piz Platta sbuca tra gli alberi si rimane folgorati ... è stupendo ... e sembra impossibile poterlo raggiungere in assetto scialpinistico ... tra l'altro senza eccessive difficoltà.
Superata la piana dopo Tga il percorso continua per un tratto ancora con pendenze modeste per poi, verso quota 2200 circa, iniziare a salire più deciso. Si passa attraverso varie vallette e pendii su terreno sempre aperto e molto bello ... si litiga con lo zoccolo sotto lo sci che per un buon tratto ci fa dannare e faticare non poco ... si sorride quando la qualità della neve migliora, grazie al vento e alla quota, sentendo lo sci scorrere regolare lungo la traccia ... e si rimane affascinati nell'intravedere l'ultimo tratto di salita lungo una parete che in un primo momento non sembra facilmente accessibile.
Poi al deposito sci a circa 3240 metri di quota, si vedono le tracce di chi ci ha preceduto, si vedono i vari passaggi e tutto assume forme più mansuete. Con picozza e ramponi saliamo tra roccette e neve fino alla croce sommitale dove un cielo blu e un panorama mozzafiato incorniciano questa nostra salita ... davvero stupendo!!!!
Tourengänger:
Andrea!

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Kommentare (15)