Cima della Trosa e Madone di Mergoscia
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Dopo la bella e popolosa escursione della “Befana” sfrutto l’ultimo giorno festivo del lungo Week-End Epifanico per ritornare a solitarie traversate… meglio soli che non far niente… percorrendo un anello sui monti di Locarno.
Non sono mai stato sulle piste di “Locarno Monti”, così, giusto per non trovare il caos dei pistaioli, vorrei provare per una volta a invaderle… con tanto di impianti funzionanti… senza dovermi sentire la manfrina “dei Mestri da sci, dai responsabili delle sciovie e bla, bla…”
“Perché sali, di qua non si può… Legge Regionale Comma 354/b12… passare ulle piste con gli sci d’alpinismo è vietato… Tutti, quando scendono, ti prendono di mira… e chi ti centra acquista1000 punti bonus o una giornata omaggio…”
Hanno deciso che quando c’è la neve la montagna è tutta, esclusivamente, loro… e per noi “spilorci skialper” neanche un fazzoletto… o, per i più incalliti, una “strisciata”…
…meglio sorvolare…
Costa ore 8: Una volta trovato un comodo parcheggio “gratis”… da tirchio skialper che sono… seguendo il sentiero mulattiera segnalato da visibili cartelli gialli… ce ne sono fin troppi, tanto da incasinarti… raggiungo le frazioni superiori oltre le quali, attraversato il torrente Navegna, proseguo sul boscoso fianco passando in sequenza alcuni alpeggi, ritrovandomi così al panoramico obelisco dell’Alpe Cardada, giusto alla base delle piste della Cimetta.
Facendo attenzione a non intralciare nessuno… Gatti, motoslitte e rampichini… salgo diretto in centro pista… amo il rischio… alla cementizia “Cimetta”, che sembra tanto una rotonda balera anni 70, ad ammirare il bel panorama 360 con tanto di tabelle illustrate… dal Vogorno, al Cramalina, al Peloso, alla Dufor al Disgrazia… tutte disegnate e nominate.
Lasciata questa “Cimetta” scendo alla Bassa di Cardada per iniziare la salita sull’ampio sentiero a “spicchi” che conduce alla Cima della Trosa, la prima significativa montagna lungo la cresta fra Val Maggia e Val Verzasca.
Una tranquilla pausa foto-pasto scambiando due… non di più… parole con la coppia presente.
Oltre la Trosa, sfruttando il b/b tracciato VAVM, scendo direttamente sul pendio Nord alla sella che separa dal Madone, anche questo facilmente raggiungibile grazie al sentiero ben segnalato oltre che munito di “inutili” catene… la scalinata del Duomo è molto più rischiosa…
Madone ore 12: Splendida giornata con panorama eccezionale sulle cime della Val Maggia e Val Verzasca, reso ancor più affascinante dalla sottile cortina fumosa che sfuma la visuale sul Lago Maggiore e il fondovalle.
Altre due persone… oggi è una gita affollata… oltre al sottoscritto, tutte provenienti da differente percorso, attratte da questa bella e tranquilla montagna… baciata dal sole e accarezzata dal vento…
Altra pausa, più prolungata ma non troppo perché il venticello, se pur leggero, è fastidioso prima di ritornare alla Sud a prendere la variante Porchesio-Cortei-Mergoscia completando così un bell’anello tra queste interessanti montagne…
Costa ore 15: giusto l’ultimo chilometro… da Mergoscia a Costa è tutta strada… sfrutto il passaggio del ragazzo precedentemente incontrato al Madone e con il quale ho anche in parte condiviso la discesa… un bel risparmio…
…e anche questa è andata!!!

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