Pizzo Formico & Co....... 10 km di crinale!
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Pizzo Formico & Company … luoghi a me cari.
Luoghi per brevi o lunghe camminate rilassanti, da soli o in compagnia. Giusti in ogni stagione … o quasi! Oggi siamo in compagnia, un’ottima compagnia: con Mömi e Raffaele, vecchi amici; con Massimo in semi-digiuno dopo i baccanali delle ultime sue gite, e con Irene ed Alex, che rivediamo con grande piacere dopo tanto.
L’imperativo categorico è “si deve finire prima del tramonto”!
Partiamo presto con buon passo e dopo la Baita dol Pezz abbandoniamo il sentiero e saliamo dritti per il crinale. Al grande roccolo ci prendiamo una breve pausa banana, poi riprendiamo il cammino in libertà. C’è chi segue fedelmente il sentiero e chi prende le creste: Big Elephant non ne salta nemmeno una!
Arrivati sul Pizzo Formico salutiamo Irene e Alex che si prendono una pausa, mentre noi proseguiamo nella nostra corsa contro il tramonto. Scendiamo alla Forcella Larga poi risaliamo l’ondivaga Montagnina. Vorremmo raggiungere anche il Fogarolo ma temiamo si faccia tardi … con me, che non sono certo una scheggia! Dopo una frugale pausa pranzo scendiamo alla sella dei Morti della Montagnina, dove ci dividiamo ancora dandoci appuntamento al Bivacco Baroncelli.
Io e Mömi scendiamo per il vallone, mentre gli altri risalgono verso il Rifugio Parafulmine, per scendere poi ad intercettare il sentiero 549 presso la Baita della Guazza. Nel frattempo "la nebbia agli irti colli piovigginando sale" (in realtà non pioviggina ed i colli più che irti sono rotondi).
Arrivati al Baroncelli, che troviamo custodito, la visibilità è prossima allo zero e temiamo che i nostri saggi compagni abbiano optato una discesa diretta a Monte Farno, quindi ripartiamo, lasciando detto al custode di riferire il fatto nel caso arrivassero.
Poco dopo sentiamo dietro di noi le loro voci. Ci lasciamo raggiungere ed insieme arriviamo a Monte Farno. Scesi alla SS Trinità ci ritroviamo tutti, poco prima del tramonto, giusto per i saluti e per quattro chiacchiere nel bar del Santuario.
Una bella giornata, un’ottima compagnia, quindi … alla prossima!

Bella giornata di novembre dopo che il meteo per 20 giorni ci ha costretto a uscite alla mordi e fuggi con gli occhi sempre rivolti al cielo, ieri finalmente almeno per la maggior parte della giornata il sole non si è risparmiato, solo verso le 14 una processione di nubi hanno iniziato ad avvolgere il pizzo Formico e le bellissime alture ondulate che gli fanno da corona.
L'appuntamento è al santuario SS Trinità di Casnigo alle 7,40 e guai a sgarrare più dei 10 minuti canonici(altro che il Menek che stressa sempre con gli orari incredibili : e in estate perché fà caldo ed in inverno perché le giornate sono corte e quì e là, che neanche più lui, a volte, si raccapezza con gli orari;vecchio e caro Menego, lasciati prende in giro.....), eccoci pronti tutti e sette, Aldo e la ferrea Lella, RocRaf, Massimo e Memi, Irene e me.
Partiamo dopo i festosi saluti, via per il 542 che si addentra in un bel bosco autunnale e con vari sali(molti) e scendi(pochi) inizia a portarci in quota dove la visuale via via spazia per i quattro pilastri della "saggezza" : Arera, Alben, Menna e Grem, e dietro di loro e tutto attorno un veleggiare di cime candide ed immacolate che non pretendono altro che di essere percorse.
Percorriamo le creste che si succedono una dopo l'altra, fino a sbucare, "trainati" dall'Aldo inossidabile( a proposito, che prendi di "buono" per essere così pimpante?), sulle propaggini del Formico che, altura modesta ,presenta però un tratto finale di tutto rispetto; quì posiamo gli scarponi verso le 11, bella sgroppata di 3 orette carine-carine, la cima è inondata di escursionisti pertanto rimaniamo un pò in disparte anche perché la mia dolce metà non stà attraversando un periodo fisico molto buono, decidiamo che noi due iniziamo la discesa mentre gli altri cinque seguiteranno a percorrere le creste che si srotolano davanti a noi.
Scendiamo dunque verso il fondo valle e percorriamo la bella strada sterrata, percorsa da molti bykers, dirigendoci verso il rifugio Farno, quì dopo avere mangiato attendiamo il resto del gruppo, discendiamo verso il santuario precedendo i cinque che , in leggero ritardo dovuto alle nubi che hanno invaso l'orizzonte, ci raggiungeranno per un bicchiere della staffa al bar vicino al parcheggio.
Considerazioni :
Bel giro di circa 16 KM.
Veramente notevole l'interno del santuario con due cappelle del '400 e '500.
Bellissima compagnia.

Alla partenza siamo in 7, rivedo con molto piacere dopo oltre 1 anno Memi e faccio finalmente conoscenza con Alessandro e Irene dopo averne tanto sentito parlare da Aldo e da Menek.
Dopo un primo tratto nel bosco iniziamo la lunga cavalcata di cresta che ci porterà fino alla Montagnina transitando per la panoramica cima del Pizzo Formico. Lungo tutta la cresta il panorama che si gode sulle Orobie è superlativo. Breve e dietetica pausa pranzo, caso più unico che raro per il sottoscritto, poi inversione di marcia e rientro passando per il rifugio Parafulmine, la baita della Guazza, il bivacco Baroncelli e da Monte Farno.
Bella escursione molto panoramica fatta in piacevolissima compagnia, meteo buono al mattino e ballerino al pomeriggio, temperature calde, sviluppo di notevole lunghezza con un discreto dislivello ma senza alcuna difficoltà tecnica.
Grazie a tutti i compagni d'escursione e alla prox.
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