CIMA DI SOLDA ... E VISTA SUL CEVEDALE
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Pubblicata con molto ritardo!!!! - si tratta della nostra prima "puntata" ad alta quota, dove ci siamo letteralmente strafatti di montagna e da dove è partito il trip per i ghiacciai e le vette.
La montagna -per come l'avevamo vissuta fino ad allora- ha semplicemente cessato di essere.
Chiaramente in seguito non sono state tutte rose e fiori, tant’è che il Cevedale resta ancora un sogno nel cassetto.. forse ora sul comodino… ma sicuramente le emozioni che abbiamo provato li’ sopra, al Rifugio Casati (nonostante il trattamento più che spartano) e sulla Cima da Solda, unica meta raggiungibile considerato che eravamo completamente privi di attrezzatura, ci hanno toccato nel profondo.
L’idea era nata un po’ per caso, parlando con dei colleghi che erano saliti al Rifugio Pizzini e quindi al Branca e che avevano decantato la bellezza del fondo valle: noi della Valtellina conoscevamo solo Santa Caterina, Bormio i Pizzoccheri e l’Inferno!
Arrivati al Casati nel tardo pomeriggio con un tempo per nulla clemente, già eravamo euforici per aver raggiunto tale meta; qui abbiamo incontrato una coppia di simpatici “veci” che vedendoci entusiasti ma un po’ sprovveduti ci hanno elargito vere e proprie “perle di saggezza” che abbiamo “incollanato” e attorcigliato al collo e che ancora portiamo con noi.
La nevicata notturna ed il miglioramento del meteo ha fatto si che al nostro risveglio il panorama fosse eccezionale tant’è che eravamo pronti a scalare qualunque cosa fosse a portata di piede… senza scarponi, ramponi corda, e imbrago…
Quindi la cima da Solda era li… e lei è quella che consideriamo ancora oggi la nostra prima vetta!!
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