Monte Gradiccioli
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Per una volta decidiamo di allontanarci dalle montagne di casa passando attraverso la Svizzera fino alle più lontane propaggini della provincia di Varese. Un'escursione facile che si sovrappone per un breve tratto alla celebre traversata Monte Tamaro - Monte Lema: fattibile - come nel nostro caso - anche in occasione di momentanea scarsa visibilità, svolgendosi esclusivamente lungo crinali o piste forestali. Molto adatta al mountain running, corribile - per chi fosse in grado - praticamente per tutto il percorso.
Dal piccolo parcheggio (loc. Molino) si torna sulla cantonale e si attraversa il Ponte Busgnone; in assenza di cartelli indicatori (solo un tratto di vernice b/r/b) si imbocca subito la sterrata che, verso destra, va ad affiancare un'azienda zootecnica. Si prosegue quindi per qualche chilometro lungo la medesima pista che si snoda attraverso un mirabile castagneto da frutto; oltrepassata un'ampia radura infestata da foltissime felci, si rientra nel bosco, questa volta esclusivamente di faggi. Presso un tornante si raggiunge l'Alpe Coransù; la pista, più ripida e sassosa, retroverte e riprende tornando nella faggeta. Il tracciato si mantiene di poco sotto il sempre boscoso crinale fino a sbucare all'aperto in una zona di fonti e strutture di captazione delle acque. Si continua da qui per un sentiero che in regolare traverso ascendente raggiunge un arrotondato costone erboso che si risale con ripidi tornanti. Un nuovo traverso conduce ai resti dell'Alpe Agario e - in breve - al visibile Passo d'Agario con il suo piccolo e caratteristico rifugio. A questo punto si confluisce nella traversata Tamaro - Lema e si segue l'ampio sentiero verso destra. Fino alla vetta del Monte Gradiccioli non rimarrà che percorre la comoda dorsale erbosa: la traccia oltrepassa il Monte Pola, prosegue fino ai Pianoni (dove la traversata T/L prosegue in piano attraverso il versante ovest della montagna) e infine si impenna fino alla croce di vetta. Si prosegue intraprendendo la discesa lungo la cresta est: il percorso - esclusivamente di crinale - non lascia dubbi, ma non è indicato e le segnalazioni a vernice sono sporadiche e in abbandono. Una traccia di sentiero, pur a tratti nell'erba alta, è sempre presente, alternandosi talora a facili tratti rocciosi. Molto caratteristico il segmento di cresta fra la Spalla Est e il passaggio della Bassa: i due versanti, nord e sud, presentano caratteristiche di vegetazione opposte; strettamente erboso il versante meridionale (solo qualche betulla si intercala al pascolo), fittamente piantumato a mughi e cembri il settentrionale. La larga bocchetta della Bassa è un incrocio di sentieri ben segnalato; si prosegue in direzione di Arosio trascurando l'indicazione che dirige da subito alla pista forestale: continuiamo lungo il sentiero - veloce e tecnico - fino a comunque confluirvi. Una volta raggiunta la pista conviene perseverare nel seguirla per intero nonostante la monotonia. [Come evidenziato nella traccia GPS, qui noi abbiamo compiuto un errore: visti più a valle alcuni tornanti, siamo scesi diritti nel bosco per "tagliarli", per poi prendere coscienza di una direzione opposta a quella corretta]. La pista forestale, alternando tratti asfaltati e sterrati scende rapidamente fino al piccolo paese di Arosio. Le indicazioni a vernice presenti anche fra le vie dell'abitato indirizzano alla cantonale percorsa durante l'accesso automobilistico: si prosegue quindi fino a Mugena e, da qui, al parcheggio in località Molino.
Dal piccolo parcheggio (loc. Molino) si torna sulla cantonale e si attraversa il Ponte Busgnone; in assenza di cartelli indicatori (solo un tratto di vernice b/r/b) si imbocca subito la sterrata che, verso destra, va ad affiancare un'azienda zootecnica. Si prosegue quindi per qualche chilometro lungo la medesima pista che si snoda attraverso un mirabile castagneto da frutto; oltrepassata un'ampia radura infestata da foltissime felci, si rientra nel bosco, questa volta esclusivamente di faggi. Presso un tornante si raggiunge l'Alpe Coransù; la pista, più ripida e sassosa, retroverte e riprende tornando nella faggeta. Il tracciato si mantiene di poco sotto il sempre boscoso crinale fino a sbucare all'aperto in una zona di fonti e strutture di captazione delle acque. Si continua da qui per un sentiero che in regolare traverso ascendente raggiunge un arrotondato costone erboso che si risale con ripidi tornanti. Un nuovo traverso conduce ai resti dell'Alpe Agario e - in breve - al visibile Passo d'Agario con il suo piccolo e caratteristico rifugio. A questo punto si confluisce nella traversata Tamaro - Lema e si segue l'ampio sentiero verso destra. Fino alla vetta del Monte Gradiccioli non rimarrà che percorre la comoda dorsale erbosa: la traccia oltrepassa il Monte Pola, prosegue fino ai Pianoni (dove la traversata T/L prosegue in piano attraverso il versante ovest della montagna) e infine si impenna fino alla croce di vetta. Si prosegue intraprendendo la discesa lungo la cresta est: il percorso - esclusivamente di crinale - non lascia dubbi, ma non è indicato e le segnalazioni a vernice sono sporadiche e in abbandono. Una traccia di sentiero, pur a tratti nell'erba alta, è sempre presente, alternandosi talora a facili tratti rocciosi. Molto caratteristico il segmento di cresta fra la Spalla Est e il passaggio della Bassa: i due versanti, nord e sud, presentano caratteristiche di vegetazione opposte; strettamente erboso il versante meridionale (solo qualche betulla si intercala al pascolo), fittamente piantumato a mughi e cembri il settentrionale. La larga bocchetta della Bassa è un incrocio di sentieri ben segnalato; si prosegue in direzione di Arosio trascurando l'indicazione che dirige da subito alla pista forestale: continuiamo lungo il sentiero - veloce e tecnico - fino a comunque confluirvi. Una volta raggiunta la pista conviene perseverare nel seguirla per intero nonostante la monotonia. [Come evidenziato nella traccia GPS, qui noi abbiamo compiuto un errore: visti più a valle alcuni tornanti, siamo scesi diritti nel bosco per "tagliarli", per poi prendere coscienza di una direzione opposta a quella corretta]. La pista forestale, alternando tratti asfaltati e sterrati scende rapidamente fino al piccolo paese di Arosio. Le indicazioni a vernice presenti anche fra le vie dell'abitato indirizzano alla cantonale percorsa durante l'accesso automobilistico: si prosegue quindi fino a Mugena e, da qui, al parcheggio in località Molino.
Communities: Hikr in italiano, Mountain running
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