Monte Barro- Triangolo Lariano

Il Monte Barro è un rilievo calcareo dolomitico situato al limite delle prealpi comasche ed affacciato alla pianura. Circondato  dai laghi di Garlate, Annone e il ramo lecchese del Lario è un monte isolato. Pur essendo di modeste dimensioni è ricco di luoghi di interesse naturalistico, storico e culturale. La peculiarità di questo monte sta nella varietà e diversità degli ambienti che si incontrano in un territorio limitato. Si passa, in breve spazio, dai prati magri alle rupi calcaree, alle faggete, al bosco mediterraneo. L'elevata biodiversità degli ambienti ha favorito lo sviluppo e crescita di numerose specie floristiche.
Per tutelare e valorizzare le specifiche caratteristiche di questo monte è stato istituito l'ente "Parco Monte Barro". Diversi sono gli aspetti e i luoghi interessanti del parco. Ci sono 44km di sentieri segnati che raggiungono i punti più importanti. I sentieri di cresta sono molto panoramici e relativamente impegnativi. C'è una stazione ornitologica, un museo etnografico, un museo archeologico e una falesia con 160 vie di arrampicata.

Non potendo fruire di tutti questi aspetti in una sola visita ho individuato un percorso che privilegiasse l'aspetto panoramico e quello botanico.
Seguendo le indicazioni di altri escursionisti di questo sito arriviamo in Via Sironi a Galbiate dove lasciamo la macchina. Iniziamo il cammino risalendo la via ed immettendoci in via dell'Oliva dove c'è il cartello di sentiero. Risaliamo la ripida strada asfaltata che, diventando sterrata, spiana ed arriva in località Due Case (439). Raggiungiamo un bivio dove lasciamo il sentiero principale, che prosegue in piano, per deviare a sinistra sul sentiero 305 (Sentiero della Cresta) che porta in vetta. Saliamo ripidamente in un bosco che, ben presto, si apre lasciando libere ampie visuali sui laghi briantei. La via sale ripida e superati alcuni passaggi tra le rocce che richiedono l'appoggio delle mani, raggiungiamo la sommità del 3° Corno (768). Dopo una breve discesa risaliamo al 2° Corno (790). Superato il rilievo del 1° Corno (816) incontriamo un bivio non segnato. Consultando la cartina vedo che il sentiero che devia dalla cresta scende alla Sella dei Trovanti per poi arrivare all'Eremo. Ci dividiamo: io salgo da solo in cima, gli altri, che hanno problemi fisici, scendono. Ci diamo appuntamento all'Eremo. Salendo in cresta affronto l'ultimo tratto che è il più impegnativo poiché richiede tratti di facile arrampicata ed è anche un po' esposto. Raggiunta la croce di vetta del Monte Barro (922) non mi fermo più di tanto sull'affollata cima. Dopo qualche foto riprendo il cammino sulla via che scende nel versante opposto. Incontro un bivio dove, lasciata la via principale, svolto a destra sul sentiero 304, sentiero delle Creste. Risalgo in facile arrampicata su roccia sulla cresta nord. La via procede, in leggera discesa, alternando tratti boschivi a tratti aperti e panoramici. Raggiunto l'ampio e aperto Pràa della Corna, proseguo sul sentiero che si fa via via più ripido e sassoso. Scendo fiancheggiando la parete del Sasso della Vecchia (620) mentre si aprono ampie visuali sul ramo e la città di Lecco. Mi immetto sul Sentiero di Mezzo segnato con il 301, storica via che compie il periplo del monte a mezza altezza. Prendendo la direzione dell'Eremo procedo prima in salita affacciata alla valle, poi su percorso pianeggiante che si inoltra nel bosco. La via arriva sulla strada asfaltata dove ci sono i cartelli di sentiero. Interpretando male la direzione non prendo la strada ma proseguo su una traccia che scende nel bosco. Il sentiero si immette sulla strada raggiungendo un'area di sosta attrezzata e il ristorante Baita Alpina (648). Contattando telefonicamente i miei amici mi accorgo di aver sbagliato il punto di incontro. Dopo aver consultato la cartina risalgo su strada asfaltata e scorciatoie fino all'Eremo (717) dove ci ritroviamo. Dopo lo spuntino, la birra al bar e la visita all'ampia terrazza panoramica dell'Eremo, iniziamo la discesa. Seguendo il sentiero 302 scendiamo sulla Strada Vecchia, via acciottolata che scende a Galbiate. Arrivati ad un bivio lasciamo la via principale per svoltare a sinistra sul sentiero 307, il sentiero delle torri. Risaliamo brevemente la costa per proseguire sul percorso delle antiche muraglie di fortificazione di cui restano i ruderi di tre torri gote. Il percorso prosegue scendendo nel bosco. Arrivati ad un bivio teniamo la sinistra restando sul sentiero 307. Così facendo, purtroppo, abbiamo bypassato il roccolo di Costa Perla; non avevo consultato la cartina. Sarà per la prossima volta. Scendiamo nel bosco avvivando in località Due Case (439) ed in breve, siamo alla macchina.
Partecipanti: Dario, Rita, Guido, Lella.
Tempi di percorrenza: al Monte Barro 2h18', 1h15' dal Barro all'Eremo, 57' sosta, 1h12' discesa.
Lunghezza del percorso: 8,8km
Meteo: bello, foschie.
Bella gita su questa montagna che, pur di modesta elevazione, offre quello che cerchiamo nelle nostre escursioni: panorami, ambienti montani diversificati, interessi culturali ed etnografici. Le rigogliose fioriture di stagione sono un motivo in più ver visitare questi posti.