Monti di Fontana, Val Pontirone (1'347 m.s.m.)
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Sabato abbiamo deciso di recarci in Val Pontirone, eravamo curiosi di vedere i Monti di Fontana innevati e così siamo partiti di buon ora per raggiungere questa meta.
Per accedere alla Val Pontirone bisogna seguire per un primo tratto la strada che sale dal paese di Malvaglia, in seguito si incontra un bivio e prendendo la diramazione sulla destra si entra in valle. Andando a sinistra invece si sale verso la Val Malvaglia.
Seppur accedendo da Malvaglia, la Val Pontirone è sede di molte cascine degli abitanti di Biasca.
Ricapitolando: i "biaschesi" vanno in Val Pontirone e gli abitanti di Malvaglia nell'omonima valle, guai a confondere le due cose!
La scelta di Fontana come meta della nostra escursione non è stata casuale, infatti Mauro ha la cascina proprio lì dove in estate trascorriamo alcuni giorni di vacanza.
Nel periodo estivo si arriva in auto quasi fin sotto casa, mentre in inverno con la neve la storia cambia decisamente.
La strada di valle viene chiusa con una sbarra a partire dal paese di Pontironetto e più precisamente dalla frazione di S. Anna.
Per raggiungere i Monti di Fontana ci sono volute 2h30min di cammino (sulla strada carrozzabile) sempre nell'ombra, la Val Pontirone infatti è molto stretta e le alte vette che la circondano non permettono ai raggi del sole di raggiungere il fondovalle. Sul nostro cammino abbiamo visto moltissimo ghiaccio e stalattiti enormi.
Raggiunta la cascina abbiamo atteso con impazienza l'arrivo del sole che poco dopo ha fatto capolino da dietro l'imponente parete del Torrone Alto o Torenton. Questo ci ha permesso di fare pic-nic all'esterno, in effetti faceva più caldo fuori che dentro casa!
Tra un panino e l'altro abbiamo ammirato le diverse cime raggiunte durante l'estate come il Piz Magn, il Piz Giümela, la Cima di Biasagn. Magnifica la visione frontale sui vicini Torroni come pure sul Piz di Strega e più lontano spuntava invece il Matro con la sua antennona.
Dopo qualche ora trascorsa a prendere il sole e scattare fotografie siamo ripartiti per S. Anna seguendo la stessa via di salita...che a dirla tutta è anche l'unica.
L'intero tragitto d'andata e ritorno è lungo quasi 16km e per questo motivo è piuttosto impegnativo, lo sarebbe già normalmente...con le racchette ai piedi è stata ancora più dura. Per fortuna o sfortuna la strada è molto battuta dalle immancabili motoslitte (anche se ne abbiamo incontrate poche) e quindi per un tratto siamo riusciti a camminare senza doverle indossare.
Oltre alla lunghezza la gita non presenta grandi difficoltà, bisogna semplicemente seguire la strada carrozzabile.
Se decidete di fare questa gita accertatevi (come per ogni altra gita invernale) che non ci sia rischio di valanghe, la valle infatti è soggetta a scoscendimenti.
Per ulteriori informazioni su questa gita vedi: Ariafina: Fontana
Per accedere alla Val Pontirone bisogna seguire per un primo tratto la strada che sale dal paese di Malvaglia, in seguito si incontra un bivio e prendendo la diramazione sulla destra si entra in valle. Andando a sinistra invece si sale verso la Val Malvaglia.
Seppur accedendo da Malvaglia, la Val Pontirone è sede di molte cascine degli abitanti di Biasca.
Ricapitolando: i "biaschesi" vanno in Val Pontirone e gli abitanti di Malvaglia nell'omonima valle, guai a confondere le due cose!
La scelta di Fontana come meta della nostra escursione non è stata casuale, infatti Mauro ha la cascina proprio lì dove in estate trascorriamo alcuni giorni di vacanza.
Nel periodo estivo si arriva in auto quasi fin sotto casa, mentre in inverno con la neve la storia cambia decisamente.
La strada di valle viene chiusa con una sbarra a partire dal paese di Pontironetto e più precisamente dalla frazione di S. Anna.
Per raggiungere i Monti di Fontana ci sono volute 2h30min di cammino (sulla strada carrozzabile) sempre nell'ombra, la Val Pontirone infatti è molto stretta e le alte vette che la circondano non permettono ai raggi del sole di raggiungere il fondovalle. Sul nostro cammino abbiamo visto moltissimo ghiaccio e stalattiti enormi.
Raggiunta la cascina abbiamo atteso con impazienza l'arrivo del sole che poco dopo ha fatto capolino da dietro l'imponente parete del Torrone Alto o Torenton. Questo ci ha permesso di fare pic-nic all'esterno, in effetti faceva più caldo fuori che dentro casa!
Tra un panino e l'altro abbiamo ammirato le diverse cime raggiunte durante l'estate come il Piz Magn, il Piz Giümela, la Cima di Biasagn. Magnifica la visione frontale sui vicini Torroni come pure sul Piz di Strega e più lontano spuntava invece il Matro con la sua antennona.
Dopo qualche ora trascorsa a prendere il sole e scattare fotografie siamo ripartiti per S. Anna seguendo la stessa via di salita...che a dirla tutta è anche l'unica.
L'intero tragitto d'andata e ritorno è lungo quasi 16km e per questo motivo è piuttosto impegnativo, lo sarebbe già normalmente...con le racchette ai piedi è stata ancora più dura. Per fortuna o sfortuna la strada è molto battuta dalle immancabili motoslitte (anche se ne abbiamo incontrate poche) e quindi per un tratto siamo riusciti a camminare senza doverle indossare.
Oltre alla lunghezza la gita non presenta grandi difficoltà, bisogna semplicemente seguire la strada carrozzabile.
Se decidete di fare questa gita accertatevi (come per ogni altra gita invernale) che non ci sia rischio di valanghe, la valle infatti è soggetta a scoscendimenti.
Per ulteriori informazioni su questa gita vedi: Ariafina: Fontana
Communities: Hikr in italiano, Schneeschuhtouren
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