Cadenabbia / San Martino / Crocione / m.te di Tremezzo
Oggi cammino sul sentiero piu bello del mondo. Ovviamente é in totale simbiosi con il lago piú bello del mondo... e non mi sembra di essere di parte sostenendo questa opinione, anzi, esprimo la massima obiettività raccogliendo le emozioni che il percorso suscita.
Non è facile. Il dislivello è notevole in quanto ci sono parecchi saliscendi.
Il primo è per visitare la panoramica chiesa dedicata a San Martino.
Il secondo, piú importante, al Sasso omonimo. Qui oltre a salire il Sasso di San Martino, decido di scendere nuovamente per un centinaio di metri su sentiero bollato opposto alla vetta. Raggiungo il punto panoramico sullo sperone roccioso e ho la piú grande esposizione sul lago, forse una delle migliori mai viste.
Ritorno sui miei passi in direzione bocchetta di Nava che mi farà perdere altri metri e poi di nuovo in verticale per taglioni fino a raggiungere la galleria degli alpini. In seguito il sentiero militare diventa un po' noioso, a tornanti nel bosco, ma appena possibile lo abbandono per salire sul filo di cresta diretto fino alla croce. Quest'ultimo é l'unico punto un po' esposto e da fare con attenzione in quanto raggiunge una pendenza notevole e c'è solo una flebile traccia. Non lo farei in discesa.
Foto di rito alla croce, ora assaltata essendo facilmente raggiungibile dal rifugio Venini, poi il monte di Tremezzo sarà la mia meta a seguire.
Scendo su paglione verso Narro, in seguito, appena superato il paese mi aspetta una mulattiera incementata e un po' odiosa.
Una volta raggiunta la parte alta di Lenno intercetto la Greenway e, con una corroborante camminata in piano, sciolgo i muscoli che iniziano a lamentarsi.
Sono affascinanti le ville e i giardini che si incontrano fino a Cadenabbia e finalmente il lago visto sotto un aspetto diverso, a pelo d’acqua.
E' primavera e tutto esplode con i suoi mille colori che sono simbolo di vitalità e forza. In confronto le altre stagioni sono solo un suo triste contorno.
*****
Non è facile. Il dislivello è notevole in quanto ci sono parecchi saliscendi.
Il primo è per visitare la panoramica chiesa dedicata a San Martino.
Il secondo, piú importante, al Sasso omonimo. Qui oltre a salire il Sasso di San Martino, decido di scendere nuovamente per un centinaio di metri su sentiero bollato opposto alla vetta. Raggiungo il punto panoramico sullo sperone roccioso e ho la piú grande esposizione sul lago, forse una delle migliori mai viste.
Ritorno sui miei passi in direzione bocchetta di Nava che mi farà perdere altri metri e poi di nuovo in verticale per taglioni fino a raggiungere la galleria degli alpini. In seguito il sentiero militare diventa un po' noioso, a tornanti nel bosco, ma appena possibile lo abbandono per salire sul filo di cresta diretto fino alla croce. Quest'ultimo é l'unico punto un po' esposto e da fare con attenzione in quanto raggiunge una pendenza notevole e c'è solo una flebile traccia. Non lo farei in discesa.
Foto di rito alla croce, ora assaltata essendo facilmente raggiungibile dal rifugio Venini, poi il monte di Tremezzo sarà la mia meta a seguire.
Scendo su paglione verso Narro, in seguito, appena superato il paese mi aspetta una mulattiera incementata e un po' odiosa.
Una volta raggiunta la parte alta di Lenno intercetto la Greenway e, con una corroborante camminata in piano, sciolgo i muscoli che iniziano a lamentarsi.
Sono affascinanti le ville e i giardini che si incontrano fino a Cadenabbia e finalmente il lago visto sotto un aspetto diverso, a pelo d’acqua.
E' primavera e tutto esplode con i suoi mille colori che sono simbolo di vitalità e forza. In confronto le altre stagioni sono solo un suo triste contorno.
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Tourengänger:
paolo aaeabe

Communities: Hikr in italiano, Ul Lâch püsè bel del mund
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