Alpe Loasa
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Bellissimo anello di trail running nelle ombrose faggete della Valle di Muggio; fattibile in ogni stagione (anche - come qui - con moderate quantità di neve). Il percorso è sempre corribile e presenta una buona varietà di tipologie: mulattiere acciottolate in salita regolare (mai tratti troppo lunghi), veloci "single track" ondulati dal buon fondo, carrarecce comode e un lungo tratto di asfalto (circa 1/3 del percorso). Il transito invernale richiede qualche attenzione supplementare, poiché gran parte dell'escursione si svolge su versanti in ombra; il traverso che dall'Alpe Loasa scende a Crotta è molto stretto e inclinato a valle, poi - diventato poco corribile - scende in picchiata sul fondovalle serpeggiando poco visibile nel fogliame dei faggi. Il tratto allo scoperto che precede la Sella Cavazza (Prà Piano) è meravigliosamente panoramico sulle Alpi Vallesane, il Monte Generoso e il Monte Bisbino. Conoscendo già il percorso e in assenza di neve, i tempi sono suscettibili di forti ribassi.
Gita molto consigliabile.
Dal parcheggio di Sagno si sale alla chiesa e si prosegue verso destra entrando nel bosco: in corrispondenza di un bivio (altri 3 o 4 posti di parcheggio) parte sulla sinistra il sentiero con indicazione "M.Bisbino". La mulattiera acciottolata sale comoda nella faggeta fino a raggiungere il largo crinale della cresta SSW della Sella Cavazza: qui - località "I Crusett" - si trovano tre croci lignee, il cippo di confine n° 55 e una piccola garitta per le guardie. Volgendo a nord, si abbandona subito la traccia più larga sul versante orientale che segue la linea di confine e si sale a sinistra lungo un sentiero ripido e molto sassoso inizialmente. Ben presto la traccia diventa più comoda e, a saliscendi, scorre molto divertente fino all'uscita dal bosco; seguendo le radure, si oltrepassano a sinistra l'arrivo di una carrareccia e la cascina Merlo, poi si raggiunge il poggio panoramico di Prà Piano. Si ignora una seconda carrareccia da sinistra e si raggiunge il quadrivio di Sella Cavazza: si prosegue diritto (NE) lungo la comoda stradina forestale di accesso all'Alpe Loasa. L'alpe è localizzata ai margini di un ampio e scosceso pascolo: allontanandosene si segue il sentierino alla base, molto stretto ed esposto, che si porta a tagliare in traverso un ripidissimo versante nord boscoso e - in inverno - ghiacciato. Raggiunto il culmine di una costolatura, si abbandona il sentiero segnalato per Bruzella volgendo a destra per la linea di massima pendenza lungo una lieve traccia indicata da radi bolli gialli sui tronchi. Si raggiunge in questo modo il fondovalle nei pressi delle cascine di Crotta. Si imbocca qui la stradina asfaltata che proviene da Bruzella e la si segue lungamente in piano e - a tratti - in lieve salita; in corrispondenza di un casello dell'acquedotto si sale a sinistra su pista sterrata andando a raggiungere il poggio di Zöch con la sua chiesetta. Si prosegue a fianco delle cappelle di una Via Crucis e si entra fra le case di Bruzella; si segue l'asfalto fino al primo tornante, dove si abbandona la cantonale per deviare a sinistra sulla vecchia mulattiera che scende a Caneggio dopo aver attraversato il ripiano di Piazzo. Si prosegue sulla cantonale fino al bivio di Lattecaldo, già percorso nell'accesso automobilistico; da qui, allungando un poco il tragitto, conviene individuare - segnali - il percorso pedonale che, con lunghi traversi nel bosco, sale fino alla collina panoramica ospitante la chiesetta di S.Martino. Sull'altro versante, superata un'area conviviale, si scende fra le prime abitazioni di Sagno, e quindi al punto di partenza.
Gita molto consigliabile.
Dal parcheggio di Sagno si sale alla chiesa e si prosegue verso destra entrando nel bosco: in corrispondenza di un bivio (altri 3 o 4 posti di parcheggio) parte sulla sinistra il sentiero con indicazione "M.Bisbino". La mulattiera acciottolata sale comoda nella faggeta fino a raggiungere il largo crinale della cresta SSW della Sella Cavazza: qui - località "I Crusett" - si trovano tre croci lignee, il cippo di confine n° 55 e una piccola garitta per le guardie. Volgendo a nord, si abbandona subito la traccia più larga sul versante orientale che segue la linea di confine e si sale a sinistra lungo un sentiero ripido e molto sassoso inizialmente. Ben presto la traccia diventa più comoda e, a saliscendi, scorre molto divertente fino all'uscita dal bosco; seguendo le radure, si oltrepassano a sinistra l'arrivo di una carrareccia e la cascina Merlo, poi si raggiunge il poggio panoramico di Prà Piano. Si ignora una seconda carrareccia da sinistra e si raggiunge il quadrivio di Sella Cavazza: si prosegue diritto (NE) lungo la comoda stradina forestale di accesso all'Alpe Loasa. L'alpe è localizzata ai margini di un ampio e scosceso pascolo: allontanandosene si segue il sentierino alla base, molto stretto ed esposto, che si porta a tagliare in traverso un ripidissimo versante nord boscoso e - in inverno - ghiacciato. Raggiunto il culmine di una costolatura, si abbandona il sentiero segnalato per Bruzella volgendo a destra per la linea di massima pendenza lungo una lieve traccia indicata da radi bolli gialli sui tronchi. Si raggiunge in questo modo il fondovalle nei pressi delle cascine di Crotta. Si imbocca qui la stradina asfaltata che proviene da Bruzella e la si segue lungamente in piano e - a tratti - in lieve salita; in corrispondenza di un casello dell'acquedotto si sale a sinistra su pista sterrata andando a raggiungere il poggio di Zöch con la sua chiesetta. Si prosegue a fianco delle cappelle di una Via Crucis e si entra fra le case di Bruzella; si segue l'asfalto fino al primo tornante, dove si abbandona la cantonale per deviare a sinistra sulla vecchia mulattiera che scende a Caneggio dopo aver attraversato il ripiano di Piazzo. Si prosegue sulla cantonale fino al bivio di Lattecaldo, già percorso nell'accesso automobilistico; da qui, allungando un poco il tragitto, conviene individuare - segnali - il percorso pedonale che, con lunghi traversi nel bosco, sale fino alla collina panoramica ospitante la chiesetta di S.Martino. Sull'altro versante, superata un'area conviviale, si scende fra le prime abitazioni di Sagno, e quindi al punto di partenza.
Communities: Hikr in italiano, Trail running
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