Monte Bisbino 1325 m - Da Sagno 693 m
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Era da anni che desideravo visitare il Monte Bisbino. Si tratta di una vetta molto panoramica al confine estremo meridionale del Canton Ticino. Una specie di Generoso in miniature. Un balcone panoramico sulla pianura padana.
Quando si ritorna da Milano è lui a fare da muraglia tra la pianura e il nostro cantone.
La salita al Bisbino potrebbe anche essere l'unica escursione ticinese che consenta una vista diretta sulla città di Como. Magari mi sbaglio. In ogni caso quando ho visto Como mi si sono illuminati gli occhi: non mi era mai capitato prima in ambito escursionistico.
Vista sulla pianura in zona Pra Piano
Da Sagno prendiamo una mulattiera abbastanza ripida che ci conduce in zona I Crusett, sul confine. Ci sono tre croci. Da qui percorriamo il costone verso nord, dapprima nel bosco, poi su pascoli molto panoramici. Siamo sul crinale a destra della Valle di Muggio (quello orientale).
Seguiamo il crinale tenendoci sull'ampio filo (evitiamo di seguire la strada sterrata), tocchiamo la Sella Cavazza (dove converge il sentiero che sale da Bruzella). Da qui proseguiamo a destra seguendo la strada sterrata e raggiungiamo un'altra sella. Questa è priva di nome ma è quotata 1244 m. Si trova sul confine. Da qui il sentiero si fa ripido e presenta tratti con ghiaccio. In poco tempo siamo sulla vetta che consiste in un ampio pianoro occupato prevalentemente da un santuario dedicato alla Madonna e da una sorta di ristorante chiuso.
Si intuisce che la vista sia eccezionale ma la foschia e la nebbia la precludono in parte. Scendendo, dalla stessa via, avremo un'apertura che ci consentirà di ammirare la pianura, Milano, i vari 4000 e le Alpi Lepontine.
La parte più bella del Bisbino a mio parere sono i prati della zona intorno a Prà Piano.
Siamo di ritorno a Sagno chiudendo l'escursione in 4 ore e 15 minuti totali. Il ritmo è tipicamente da giorno festivo. Le pause sono incluse.
Su questo percorso passa la Linea Cadorna.
Quando si ritorna da Milano è lui a fare da muraglia tra la pianura e il nostro cantone.
La salita al Bisbino potrebbe anche essere l'unica escursione ticinese che consenta una vista diretta sulla città di Como. Magari mi sbaglio. In ogni caso quando ho visto Como mi si sono illuminati gli occhi: non mi era mai capitato prima in ambito escursionistico.
Vista sulla pianura in zona Pra Piano
Da Sagno prendiamo una mulattiera abbastanza ripida che ci conduce in zona I Crusett, sul confine. Ci sono tre croci. Da qui percorriamo il costone verso nord, dapprima nel bosco, poi su pascoli molto panoramici. Siamo sul crinale a destra della Valle di Muggio (quello orientale).
Seguiamo il crinale tenendoci sull'ampio filo (evitiamo di seguire la strada sterrata), tocchiamo la Sella Cavazza (dove converge il sentiero che sale da Bruzella). Da qui proseguiamo a destra seguendo la strada sterrata e raggiungiamo un'altra sella. Questa è priva di nome ma è quotata 1244 m. Si trova sul confine. Da qui il sentiero si fa ripido e presenta tratti con ghiaccio. In poco tempo siamo sulla vetta che consiste in un ampio pianoro occupato prevalentemente da un santuario dedicato alla Madonna e da una sorta di ristorante chiuso.
Si intuisce che la vista sia eccezionale ma la foschia e la nebbia la precludono in parte. Scendendo, dalla stessa via, avremo un'apertura che ci consentirà di ammirare la pianura, Milano, i vari 4000 e le Alpi Lepontine.
La parte più bella del Bisbino a mio parere sono i prati della zona intorno a Prà Piano.
Siamo di ritorno a Sagno chiudendo l'escursione in 4 ore e 15 minuti totali. Il ritmo è tipicamente da giorno festivo. Le pause sono incluse.
Su questo percorso passa la Linea Cadorna.
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