Monte Piambello -1129 mt- & Sass Marsc -1001 mt- (da Ghirla)
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Grandissima giornata trascorsa nelle vicine Prealpi Varesine: itinerario dal sapore storico, selvaggio e genuino. Gita che era stata programmata con l'avvento della prima neve, evento tanto atteso. Inizialmente avevamo in mente un giro classico, poi Emiliano accettando il nostro invito ed elaborando i nostri propositi ha ideato un escursione grandiosa aggiungendo: "Wild e Fuori via" percorrendo antiche strade sterrate militari, esplorando favolosi boschi, attraversando vecchi borghi.
Partiamo da Ghirla 450 mt, dalla piazza del paese, lasciando l'auto nel comodo parcheggio adiacente al monumento dedicato ai Caduti di Guerra. Il largo sentiero é ricoperto di umido fogliame e sassaie percorrendo la viscida mulattiera. Dopodiché la traccia proseguirà alternando a tratti quello che sembrerebbe un letto di un corso d'acqua. Arrivati circa a quota 700 mt, la neve s'impossesserà sempre con più prepotenza del sentiero, accompagnandoci fino a Boarezzo: stupendo borgo abitato e decorato da dipinti sui muri delle case. Proseguiremo per un tratto camminando su una strada asfaltata in direzione Marzio, rientrando nuovamente nel bosco arrivando a Sasso di Bol 982 mt, enorme macigno a picco sull'abitato di Marzio; la scalinata scavata nella roccia, facilita l'accesso salendo sul masso che gode di un ottimo panorama.
Proseguiamo per la Bocchetta dei Frati 925 mt, seguendo la segnaletica per il Sass Marsc / Rocce Rosse 1001 mt che raggiungeremo percorrendo uno spettacolare sentiero che aggira delle particolari formazioni rocciose di porfido. Sono presenti anche gli avamposti di vedetta, camminamenti e gallerie, manufatti ben curati e mantenuti che risalgono all'epoca della Prima Guerra Mondiale; ovvero, i reperti storici delle fortificazioni militari Linea Cadorna. Saliti in cima al Sass Marsc / Rocce Rosse 1001 mt godiamo del panorama sulla: Valganna, Valceresio e le Prealpi Luganesi del Ceresio fino alla sentinella Orobica del Monte Legnone.
Scendiamo dal Sass Marsc / Rocce Rosse, tornando nei pressi di Sasso di Bol. A questo punto risaliamo la cresta Nord del Monte Piambello 1129 mt, raggiungendo l'apice anche di questa montagna che é caratterizzata dalla presenza di un'antenna ripetitore e da fortificazioni militari a barbetta. Nonostante il Monte Piambello risulta essere molto boscoso e vegetativo é notevole l'impatto con il panorama che si estende in gran parte sulle montagne dell'arco alpino. In evidenza: " I Grandi 4000 del "Gruppo Rosa-Vallese". Scendiamo nel versante opposto, inizialmente seguendo i segnavia per il Passo Tedesco, notando dei ripostigli per: obici, cannoniere e altri ex edifici militari. Abbandoneremo poi questo sentiero diretto all'elevazione boscosa del Val dé Corni, tagliando liberamente la dorsale e scendendo ripidi pendii innevati, divertendoci sprofondando nella neve. Raggiunto nuovamente il borgo di Boarezzo, proseguiremo infine per Ghirla utilizzando lo stesso sentiero dell'andata.
Doverosi ringraziamenti ad Emiliano per averci illustrato le sue "Montagne di Casa", con oggi grazie alle emozioni provate anche un pò "Nostre": mie e di
asky.
NOTE : Il tratto di sentiero: Ghirla-Boarezzo e' segnalato grazie a pannelli indicatori posizionati da Emiliano
Poncione nei punti chiave, altrimenti e' scarsa e inefficiente la segnaletica locale. Segnaletica ufficiale e segnavia che miglioreranno nei pressi della Bocchetta dei Frati. Escursione valutabile: T2 in gran parte, eccetto alcuni "fuori via" su ripidi pendii nevosi considerati e valutabili T3.
Poncione
Alessandro ha già descritto con precisione il giro effettuato, comunque tranquillamente "ricostruibile" consultando cartine locali (anche Kompass), in quanto il grosso si svolge su antiche mulattiere e carrarecce della Linea Cadorna. Il sentiero Ghirla-Boarezzo, pur trascurato, è uno dei più piacevoli itinerari valgannesi per il saper trasmettere sensazione di storico e selvaggio al tempo stesso. Non da meno il sentiero-mulattiera che da sopra il borgo valgannese aggira il versante ovest del Piambello, conducendo alla forcella N tra esso, il Sass di Bol e la Bocchetta dei Frati. Rivedere inoltre il curioso Sass Marsc - munito di suggestive fortificazioni ma anche di un ottimo porfido (a dispetto del nome), in cui son state aperte 2-3 vie brevi ma decisamente toste - è stato decisamente piacevole, specie dopo una bella spruzzatina di neve che ha reso tutto più bello... Divertente la discesa dal Monte Val de' Corni a Boarezzo per un ripido sentiero che amo usare quando c'è da "tagliare" per guadagnare tempo e dislivello con poca fatica.
Grazie ad Alessandro
GAQA e Gabriele
asky per la bella giornata in piacevole compagnia. Alla prossima.
Partiamo da Ghirla 450 mt, dalla piazza del paese, lasciando l'auto nel comodo parcheggio adiacente al monumento dedicato ai Caduti di Guerra. Il largo sentiero é ricoperto di umido fogliame e sassaie percorrendo la viscida mulattiera. Dopodiché la traccia proseguirà alternando a tratti quello che sembrerebbe un letto di un corso d'acqua. Arrivati circa a quota 700 mt, la neve s'impossesserà sempre con più prepotenza del sentiero, accompagnandoci fino a Boarezzo: stupendo borgo abitato e decorato da dipinti sui muri delle case. Proseguiremo per un tratto camminando su una strada asfaltata in direzione Marzio, rientrando nuovamente nel bosco arrivando a Sasso di Bol 982 mt, enorme macigno a picco sull'abitato di Marzio; la scalinata scavata nella roccia, facilita l'accesso salendo sul masso che gode di un ottimo panorama.
Proseguiamo per la Bocchetta dei Frati 925 mt, seguendo la segnaletica per il Sass Marsc / Rocce Rosse 1001 mt che raggiungeremo percorrendo uno spettacolare sentiero che aggira delle particolari formazioni rocciose di porfido. Sono presenti anche gli avamposti di vedetta, camminamenti e gallerie, manufatti ben curati e mantenuti che risalgono all'epoca della Prima Guerra Mondiale; ovvero, i reperti storici delle fortificazioni militari Linea Cadorna. Saliti in cima al Sass Marsc / Rocce Rosse 1001 mt godiamo del panorama sulla: Valganna, Valceresio e le Prealpi Luganesi del Ceresio fino alla sentinella Orobica del Monte Legnone.
Scendiamo dal Sass Marsc / Rocce Rosse, tornando nei pressi di Sasso di Bol. A questo punto risaliamo la cresta Nord del Monte Piambello 1129 mt, raggiungendo l'apice anche di questa montagna che é caratterizzata dalla presenza di un'antenna ripetitore e da fortificazioni militari a barbetta. Nonostante il Monte Piambello risulta essere molto boscoso e vegetativo é notevole l'impatto con il panorama che si estende in gran parte sulle montagne dell'arco alpino. In evidenza: " I Grandi 4000 del "Gruppo Rosa-Vallese". Scendiamo nel versante opposto, inizialmente seguendo i segnavia per il Passo Tedesco, notando dei ripostigli per: obici, cannoniere e altri ex edifici militari. Abbandoneremo poi questo sentiero diretto all'elevazione boscosa del Val dé Corni, tagliando liberamente la dorsale e scendendo ripidi pendii innevati, divertendoci sprofondando nella neve. Raggiunto nuovamente il borgo di Boarezzo, proseguiremo infine per Ghirla utilizzando lo stesso sentiero dell'andata.
Doverosi ringraziamenti ad Emiliano per averci illustrato le sue "Montagne di Casa", con oggi grazie alle emozioni provate anche un pò "Nostre": mie e di

NOTE : Il tratto di sentiero: Ghirla-Boarezzo e' segnalato grazie a pannelli indicatori posizionati da Emiliano


Alessandro ha già descritto con precisione il giro effettuato, comunque tranquillamente "ricostruibile" consultando cartine locali (anche Kompass), in quanto il grosso si svolge su antiche mulattiere e carrarecce della Linea Cadorna. Il sentiero Ghirla-Boarezzo, pur trascurato, è uno dei più piacevoli itinerari valgannesi per il saper trasmettere sensazione di storico e selvaggio al tempo stesso. Non da meno il sentiero-mulattiera che da sopra il borgo valgannese aggira il versante ovest del Piambello, conducendo alla forcella N tra esso, il Sass di Bol e la Bocchetta dei Frati. Rivedere inoltre il curioso Sass Marsc - munito di suggestive fortificazioni ma anche di un ottimo porfido (a dispetto del nome), in cui son state aperte 2-3 vie brevi ma decisamente toste - è stato decisamente piacevole, specie dopo una bella spruzzatina di neve che ha reso tutto più bello... Divertente la discesa dal Monte Val de' Corni a Boarezzo per un ripido sentiero che amo usare quando c'è da "tagliare" per guadagnare tempo e dislivello con poca fatica.
Grazie ad Alessandro


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