Capodanno al Monte Zucco
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L’obiettivo di oggi è di percorrere e tracciare l’ultimo segmento mancante della traversata Lario – Sebino che ho intrapreso a singhiozzo tempo fa, e già che ci siamo ne approfittiamo per esplorare i selvaggi valloni a Ovest di S. Pellegrino.
C’incamminiamo lungo la Via Monte Zucco e subito dopo il primo tornante l’abbandoniamo per prendere sulla sinistra l’ampia mulattiera, ben curata, che ci permette di raggiungere Frasnito evitando l’asfalto.
Superata la frazione ed ignorata una prima indicazione per lo Zucco, proseguiamo sulla strada per un centinaio di metri fino ad incontrare un’altra mulattiera sulla sinistra con l’indicazione per Sussia. Saliamo lungo questa, contrassegnata con bolli gialli, inoltrandoci nella selvaggia Valle degli Zocchi. Nel frattempo un bel setter bianco-nero sbucato dal nulla si è aggregato a noi e ci segue gioioso!
Giunti alla minuscola borgata di Sussia proseguiamo in direzione del Monte Zucco. Al crocevia della Forcella Crosnello prendiamo a sinistra. Con un lungo percorso a saliscendi lambendo il crinale, aggiriamo il Corno dell’Arco, scendiamo attraverso una suggestiva faggeta ed infine raggiungiamo il Rifugio GESP, affollato di reduci del veglione di fine anno.
Tiremm innanz! Superato il rifugio e la folla ci accorgiamo che il setter si è dileguato: sarà tornato a casa o avrà seguito qualcun altro. Arrivati alla sella sopra la Val Merlonga, lasciamo il sentiero che scende a S. Pellegrino ed in breve saliamo al Monte Zucco. Un veloce sguardo al panorama e poi scendiamo sui prati per la sosta picnic.
Dalla sella infine ci tuffiamo giù a Nord, nella scura, ripida e selvaggia Val Merlonga, lungo un sentiero tracciato ad arte che, superato il precipizio, ci riporta dolcemente a valle.
Un capodanno senza neve … ma coi fiocchi!


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