ivanbutti Con Dani oggi andiamo a fare un giro sul San Primo; lasciamo l'auto in uno spiazzo poco sopra l'imbocco del Muro di Sormano e percorriamo la strada tanto nota ai ciclisti par arrivare alla Colma. Vista l'ora mattutina nessun cicloamatore affronta la salita, probabilmente è troppo presto. Dalla Colma il sentiero è quello classico ben noto, da notare solo il caldo davvero inusuale, per un lungo tratto fino all'Alpe di Terrabiotta sono addirittura in canottiera e sto bene, anzi rimpiango di non avere i pantaloni estivi. Se da un lato la cosa fa piacere, dall'altro questo clima così inusuale alla lunga non va bene, per cui speriamo che qualche precipitazione arrivi (magari non nevosa in pianura). In vetta e sul sentiero l'affollamento è notevole, ma essendo una calda domenica invernale la cosa era prevista. Il panorama, per quanto ben conosciuto, merita sempre, chi ha la pazienza di leggere qualche mia relazione sa che il Lago non mi stanca mai. Dopo il pranzo rientriamo facendo una piccola deviazione sul Monte Ponciv, da dove si vedono bene le Grigne; lì è anche un pò più tranquillo e ne approfittiamo per una mezz'oretta di riposo. Poi riprendiamo la discesa, ma arrivati alla Colma del Bosco imbocchiamo la mulattiera che ci indica direttamente Sormano in luogo del cammino dell'andata che porterebbe alla Colma di Sormano. La mulattiera si snoda in pineta e, a conferma dell'anomalia del clima, devo dire che il fresco della pineta fa piacere, al sole faceva davvero caldo; sul sentiero c'è anche una fioritura di primule, sino ad oggi le avevo sempre viste in febbraio inoltrato / marzo.
La mulattiera sbuca proprio poche decine di metri prima dell'imbocco del Muro di Sormano, dove avevo lasciato l'auto, e così concludiamo con soddisfazione la nostra gita invernale con temperature primaverili.
danielina Tranquilla e piacevolissima escursione in un luogo tanto conosciuto ma dove non ero mai stata.
La giornata anche oggi, come settimana scorsa e quella prima, è stata piacevolmente calda, anche più del previsto, tanto che con i pantaloni invernali si soffriva abbastanza il caldo, ma non riesco a entrare nell'ottica di mettere i pantaloni estivi a fine dicembre, preferisco rischiare di soffrire il caldo che il freddo.
Il panorama dalla vetta era davvero suggestivo, soprattutto considerando che abbiamo trovato un cielo così limpido che lasciava spaziare lo sguardo fino a lasciare intravedere... il Monviso!!
Anche oggi come domenica scorsa con
grandemago alla Presolana, i piedini sono potuti restare liberi dalle calze, a gustarsi il tiepido (anzi caldo) sole...alle soglie di capodanno!
E stata una giornata davvero bella e in splendida compagnia!
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