San Primo Fast and Furious
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Fast, veloce, come ho dovuto essere oggi per ritagliarmi una gita tra due sessioni di lavoro in quel di Como.
Furious, come furiosa è la mia voglia di montagna, quella che mi spinge a queste gite feriali, quando sarebbe molto più sensato sfruttare una pausa con una passeggiata in centro guardando vetrine.
Comunque, sul San Primo essere veloci si può. La pista che parte dal rifugio Stoppani prosegue per qualche chilometro in falsopiano su terreno agevolissimo e, dopo l'alpe Spessola, sale facile e dolce alla bocchetta di Terrabiotta. Sin qui la quotazione non può che essere T1: si può salire a piedi, in bicicletta e si potrebbe salire anche in automobile, se fosse permesso.
Dalla bocchetta abbandono la via normale e risalgo un costone che porta in cresta dove è ben visibile la meta di giornata che si raggiunge con semplice sentiero permanendo sull'ampio ed erboso filo. La neve è andata via, ne rimane qualche esigua lingua sul versante nord che scende a Bellagio.
In cima guardo l'orologio, sono salito in un'ora e venti minuti che probabilmente è un tempo normale ma per me è velocissimo perchè più in fretta di così non avrei potuto fare.
E veloce è la pausa in cima dove comprimo in pochi minuti i soliti riti e scendo ora per la pista che corre a mezzacosta e ritorna alla bocchetta (e alpe) di Terrabiotta. Di qui ero passato anche in una gita invernale dove c'è qualche rischio di slavina ma oggi è tutto incredibilmente facile e sicuro.
Credo di poter definire la cima odierna come la più semplice che abbia mai fatto. Seguendo la via normale è sempre T1, senza alcun pericolo oggettivo, con un dislivello contenuto e un buon sviluppo per camminare. La gita ideale, insomma, per una famiglia o per chi voglia avvicinarsi alla montagna in assenza di esperienza in ambiente. O ancora, per chi, come me, per una volta vuole sentirsi fast and furious.
Dalla bocchetta, affamato di cime e giri ad anello, risalgo un costone erboso verso un ripetitore e pervengo, credo, alla cima del monte Ponciv con bel panorama su Grigne&co. oggi un po' celato da brume primaverili e da una perturbazione in arrivo.
Con ripida discesa più o meno ad occhio scendo dal Ponciv, torno all'alpe Spessola e mi mantengo alto risalendo il monte Gerbal con percorso di cresta che corre parallelo alla pista percorsa all'andata.
Discesa dal versante opposto del Gerbal dopo aver fatto quattro chiacchiere con una bella famiglia di cavalli, qualche chilometro sul percorso di andata ed eccomi di nuovo al rifugio Stoppani e all'auto che mi attende (in compagnia di un simpatico coniglio) da tre ore.
Sviluppo: 15 km circa; SE: 21.5 km circa.
Dislivello relativo a qualche saliscendi in cresta, quello assoluto è di 566 metri.
Pause contenute in quindici minuti totali circa.
T2 i soli percorsi fuori dalla "normale".
Furious, come furiosa è la mia voglia di montagna, quella che mi spinge a queste gite feriali, quando sarebbe molto più sensato sfruttare una pausa con una passeggiata in centro guardando vetrine.
Comunque, sul San Primo essere veloci si può. La pista che parte dal rifugio Stoppani prosegue per qualche chilometro in falsopiano su terreno agevolissimo e, dopo l'alpe Spessola, sale facile e dolce alla bocchetta di Terrabiotta. Sin qui la quotazione non può che essere T1: si può salire a piedi, in bicicletta e si potrebbe salire anche in automobile, se fosse permesso.
Dalla bocchetta abbandono la via normale e risalgo un costone che porta in cresta dove è ben visibile la meta di giornata che si raggiunge con semplice sentiero permanendo sull'ampio ed erboso filo. La neve è andata via, ne rimane qualche esigua lingua sul versante nord che scende a Bellagio.
In cima guardo l'orologio, sono salito in un'ora e venti minuti che probabilmente è un tempo normale ma per me è velocissimo perchè più in fretta di così non avrei potuto fare.
E veloce è la pausa in cima dove comprimo in pochi minuti i soliti riti e scendo ora per la pista che corre a mezzacosta e ritorna alla bocchetta (e alpe) di Terrabiotta. Di qui ero passato anche in una gita invernale dove c'è qualche rischio di slavina ma oggi è tutto incredibilmente facile e sicuro.
Credo di poter definire la cima odierna come la più semplice che abbia mai fatto. Seguendo la via normale è sempre T1, senza alcun pericolo oggettivo, con un dislivello contenuto e un buon sviluppo per camminare. La gita ideale, insomma, per una famiglia o per chi voglia avvicinarsi alla montagna in assenza di esperienza in ambiente. O ancora, per chi, come me, per una volta vuole sentirsi fast and furious.
Dalla bocchetta, affamato di cime e giri ad anello, risalgo un costone erboso verso un ripetitore e pervengo, credo, alla cima del monte Ponciv con bel panorama su Grigne&co. oggi un po' celato da brume primaverili e da una perturbazione in arrivo.
Con ripida discesa più o meno ad occhio scendo dal Ponciv, torno all'alpe Spessola e mi mantengo alto risalendo il monte Gerbal con percorso di cresta che corre parallelo alla pista percorsa all'andata.
Discesa dal versante opposto del Gerbal dopo aver fatto quattro chiacchiere con una bella famiglia di cavalli, qualche chilometro sul percorso di andata ed eccomi di nuovo al rifugio Stoppani e all'auto che mi attende (in compagnia di un simpatico coniglio) da tre ore.
Sviluppo: 15 km circa; SE: 21.5 km circa.
Dislivello relativo a qualche saliscendi in cresta, quello assoluto è di 566 metri.
Pause contenute in quindici minuti totali circa.
T2 i soli percorsi fuori dalla "normale".
Tourengänger:
rochi

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Kommentare (8)