Max64 Ritorniamo in Val Strona dopo solo due settimane,questa volta destinazione Cima di Altemberg che non ho mai salito.Da Campello seguiamo le indicazioni per Cima Capezzone,Rifugio Traglio.Su comodo sentiero,mai pericoloso,raggiungiamo il rifugio posto vicino al Lago Capezzone in circa due ore.Il lago è completamente ghiacciato,con l'aumento della temperatura e la dilatazione termica il ghiaccio emette dei sordi rumori,sembra quasi che un mostro(Loch Ness?) all'improvviso voglia uscire da sotto lo strato congelato.Barbara valuta il da farsi,io riparto seguendo il sentiero che parte alla sinistra del lago in direzione Bocchetta delle Vacche.Ad una palina devio a dx direzione Altemberg e sempre su comodo sentiero raggiungo la dorsale.Seguendo ora traccia di sentiero alle volte esposto, spostandomi sul versante Valsesiano raggiungo brevemente la vetta(30 min dal lago).Con Barbara ci diamo appuntamento alla Bocchetta delle Vacche.Ho percorso il tratto di cresta verso la bocchetta, dopo l'arrivo della via normale,che va affrontato con molta cautela in quanto ci sono alcuni passaggi su roccia aerei ed esposti e la cresta erbosa va percorsa con attenzione(T4+).Raggiunta la bocchetta ho proseguito in cresta fino alla Punta del Pizzo/Blatte,dove è posto un cartello indicante la quota sbagliata.Sono ritornato poi alla Bocchetta delle Vacche dove ritrovo Barbara.Pranziamo e mi concedo una pennichella al sole con un magnifico panorama e il Monte Rosa di fronte....che spendida giornata di Dicembre!
Ritorno per il percorso di salita.
barbie Un'altra splendida giornata di sole da trascorrere su piacevoli sentieri. A Campello Monti, vicino alla chiesa, la vista ormai familiare di un fuoco scoppiettante dentro una stufa che occhieggia dalla finestra di una bella casa d'epoca..mi piace pensare che chi accudisce quel fuoco trascorra qui tutto l'inverno..Percorriamo vie calpestate dal fiero popolo Walser, sufficiente alla propria vita e alle proprie necessità..antico messaggio di autosufficienza e solidarietà da recuperare..ingegno dell'uomo che si adatta ad un ambiente periodicamente ostile al vivere quotidiano ma che forse tanto ha saputo dare in termini di qualità..chissà la bilancia da che parte pesava di più..Questi ed altri pensieri attraversando di nuovo queste terre, e poi il lago..di nuovo un lago ghiacciato, immagine quasi paradossale se accostata alla giornata e al paesaggio circostante, unico indizio di un dicembre passato in sordina fra queste montagne, insieme agli addobbi natalizi che anche qui qualcuno ha avuto cura di allestire. E allora, aspettando Max alla bocchetta mi regalo il piacere di qualche punto di ricamo di fronte al gruppo del Rosa, sensazione di relax unica in un contesto privilegiato..e nonostante la mancanza dei segni di stagione mi guardo intorno e sento che anche così può essere Natale.
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