Punta dell'Usciolo e Montagna Ronda - Valle Strona


Publiziert von atal , 20. Dezember 2015 um 22:28.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:19 Dezember 2015
Wandern Schwierigkeit: T5 - anspruchsvolles Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 8:00
Aufstieg: 1400 m
Abstieg: 1400 m

Salendo sui monti della Valgrande, la Montagna Ronda è sempre ben visibile e mostra il suo lato più caratteristico, quasi un profilo d'aquila che abbia reclinato il capo. Vista da quella prospettiva, non è difficile capire perché sulle vecchie guide la Montagna Ronda venga definita "la cima più bella dell'Ossola inferiore". 

In questo scorcio finale di autunno che non ne vuole ancora sapere di diventare inverno, vado con Ferruccio in Valle Strona, interrompendo così una serie di avventure interessanti ma impegnative (anche mentalmente...), con un itinerario che, almeno nella sua concezione, dovrebbe essere decisamente più lineare: la cresta est della Montagna Ronda. Alla fine, come quasi sempre accade quando si scelgono percorsi poco battuti e poco documentati, ne uscirà qualcosa di più complesso rispetto alle intenzioni iniziali...

Da Campello Monti alla Punta dell'Usciolo
Da Campello Monti (1305 m), caratteristico villaggio di origini Walser posto alla fine della Valle Strona, ci incamminiamo lungo il sentiero segnalato che porta verso il Lago del Capezzone. Poco dopo essere usciti dal paese, svoltiamo a destra (palina con indicazioni) per addentrarci nella valle del Rio Chigno, seguendo il sentiero segnalato della GTA verso il lago di Ravinella. Giunti alla Bochetta dell'Usciolo (2032 m), scendiamo al Lago di Ravinella, oggi completamente ghiacciato, e in breve saliamo alla Punta dell'Usciolo, dove le segnalazioni hanno termine (2187 m; 2 ore da Campello Monti).

Da qui in avanti, la giornata sarà un susseguirsi di panorami mozzafiato.

Dalla Punta dell'Usciolo alla Montagna Ronda: cresta est e versante sud
Seguiamo la cresta senza incontrare particolari difficoltà fino ad arrivare al cospetto del risalto sommitale del Pizzo delle Rossole (2249 m, quotato ma non nominato sulle carte), l'ultima cima prima della Montagna Ronda. Traversiamo circa 40 metri sotto la cima seguendo una traccia di animali sul versante Sud e ci caliamo con ripida discesa nell'intaglio (circa 2170 m) tra il Pizzo delle Rossole e la Montagna Ronda o, meglio, la sua anticima Est.
Risaliamo il ripido pendio e arriviamo sull'anticima Est (2340 m; circa 1:30 dalla Punta dell'Usciolo), da dove appare evidente che il tratto più impegnativo deve ancora essere affrontato.
Dopo avere superato direttamente un primo tratto roccioso senza incontrare particolari difficoltà, giungiamo davanti ad un risalto che appare troppo impegnativo per essere affrontato direttamente e ci caliamo per qualche metro sulle rocce del versante nord (in ombra e chiazzato di neve gelata). Il passaggio affrontato in discesa, anche se su placche appoggiate, è delicato per la mancanza di veri e propri appigli. Traversiamo per pochi metri verso Ovest e siamo di nuovo in cresta. Giunti davanti ad un altro risalto roccioso, in base alle poche informazioni reperite, il percorso dovrebbe traversare su una placca esposta a Nord, che oggi si presenta ricoperta di neve gelata, dove una scivolata sarebbe fatale. Non avendo con noi i ramponi, decidiamo di superare l'ostacolo scendendo un ripido e stretto canalino erboso sulla sinistra (Sud). Giunti alla base del canalino, traversiamo verso Ovest alla ricerca di un altro canale, quello da cui, stando a "Valle Strona" di P. Crosa Lenz, passava la via normale dal versante Sud (la via è descritta anche nella storica guida "Monte Rosa" del Saglio).

Proviamo quindi a risalire un primo canale, ma presto appare evidente che l'unica possibilità di uscita verso la cresta sommitale è rappresentata da una ripida ed esposta gronda erbosa che sale in diagonale sulla destra. Scartata questa opzione in quanto troppo pericolosa, traversiamo sulla sinistra fino ad un colletto da dove ci si affaccia verso la base di un altro canale, più a Ovest del precedente, che raggiungiamo dopo esserci calati ancora una volta su erba ripida e scivolosa. Un breve consulto e decidiamo di tentare la risalita: il canale di cui parlano le relazioni non può che essere questo, anche se non ci sono segni di passaggio. Superata una strozzatura con un passaggio impegnativo in arrampicata su erba (se fosse roccia direi che è almeno un II grado, ma non lo è...), si accede ad una rampa erbosa che, salendo verso destra, riporta finalmente in cresta.

Dal punto di uscita in cresta, in pochi minuti raggiungiamo l'agognata cima (circa 5:30 da Campello Monti), da cui si gode di uno splendido panorama.

Il ritorno lungo la via normale
Scendiamo seguendo i segnavia della via normale lungo la cresta SO. Giunti sopra un cambio di pendenza, si traversa su erba prima a sinistra, poi a destra (esposto). Questo traverso può essere evitato scendendo direttamente la cresta: anche se ripida, è più sicura per la presenza di rocce affioranti.
Giunti in una zona in cui la cresta pianeggia a circa 2250 m, il sentiero scende traversando a sinistra fino a calare nella conca detritica alla base del pendio sud della Ronda. Il percorso si snoda tra le morene con continui cambi di direzione, fino a calare sul vasto ripiano prativo dell'Alpe Fornale di Sopra, impressionante per le dimensioni degli edifici, ridotti ai soli muri perimetrali. Il sentiero volge quindi a sinistra (Est) e perde quota sulla destra idrografica del canale che scende tra la Montagna Ronda e il Pizzo delle Rossole, lo attraversa per calare sui ruderi dell'Alpe Fornale di Sotto (1566 m), dove si può vedere un masso con delle interessanti iscrizioni. Si scende ancora alla destra di un rudere isolato costruito alla base di una roccia e si attraversa il torrente sulla destra (Ovest), arrivando in breve - su un buon sentiero - all'incrocio con il percorso fatto all'andata, a pochi minuti di cammino da Campello Monti (circa 2 ore dalla cima).

Tourengänger: atal


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