Valle Strona: anello con L'Usciolo e Cima Ravinella
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Grazie alla compagnia e alla competente consulenza dell'amico Marziano, oggi si è potuto compiere un bel giro in una delle zone meno frequentate della Valle Strona.
Partenza ritardata a causa di un numeroso gregge sulla carrabile verso Campello Monti, dove, parcheggiata l'auto ci incamminiamo guidati dai segnavia indicante "Bocchetta dell'Usciolo". Risalito l'ameno villaggio su ripide scalinate, percorriamo un breve tratto della via verso il Capezzone per deviare poco dopo a destra, superare l'alpe Orlo e risalire la testata orientale della valle. Ci troviamo sul sentiero GTA che, molto ben disegnato, sale dolcemente attraversando prima uno splendido bosco di maggiociondoli per poi uscire all'aperto e transitare verso le alpi Cunetta di Sotto e Cunetta di Sopra.
L'ambiente è subito splendido con ampi sguardi sull'immenso circo coronato da tutte le famose cime della zona, tra cui Capezzone, Altemberg, Cima Lago e monte Capio.
All'alpe Cunetta di Sopra, deviamo a destra e puntiamo l'evidente intaglio a "V" nominato Bocchetta dell'Usciolo. Senza mai far troppa fatica e senza alcuna difficoltà giungiamo così al passo, dove la vista corre più in basso al bellissimo lago di Ravinella, adagiato in un verde fornale dove, a nord, svetta la cima nostro obiettivo principale.
Scendiamo dunque al lago, lo costeggiamo per pascoli nella sua interezza e, alla punta orientale dello stesso dove, più in basso, è ben visibile l'Ossola, cominciamo a salire con percorso sostanzialmente libero e pendenze sostenute verso la cresta dell'Usciolo.
A circa metà della dorsale alcuni affioramenti rocciosi paiono ostruire la salita ma una deviazione a sinistra ci consente di aggirarli per arrivare alla base di un canale che sembra percorribile.Lo affrontiamo su pendenza notevole, nella parte centrale del canale valutabile intorno ai cinquanta gradi, dove diviene indispensabile l'uso delle mani e l'assicurazione fornita da vari cespugli.
All'uscita del canale ci troviamo sulla facile ed erbosa cresta che, su traccia segnalata, ci porta in breve in vetta dove sfruttiamo il clima molto piacevole per la pausa pranzo, impreziosita dalla bella vista a trecentosessanta gradi e dal divertente gioco "indovina la cima". Per qualche istante si scopre anche la Est del Monte Rosa che da questa visuale è davvero impressionante.
Per la discesa ci manteniamo sulla cresta sino ad incontrare una deviazione su sentiero che in breve e facilmente ci riporta al lago; attraversiamo il fornale e cominciamo a risalire la vicina ed evidente cima di Ravinella procedendo su facili pendii prativi con percorso sostanzialmente libero. La salita a questa vetta dal lago richiede circa venti minuti. Anche da questo punto di vista ottimi panorami ora sulle vicine Scaravini e Massone nonchè sull'Usciolo appena disceso.
Decidiamo a questo punto di scendere sfruttando la cresta verso occidente e lo facciamo percorrendo tratti talvolta affilati transitando su pendii molto scoscesi, sebbene prevalentemente erbosi. All'altezza di uno sperone la cui percorrenza pare molto complessa, scendiamo ad aggirarlo per poi risalire sulla cresta ora molto camminabile che ci conduce su una terrazza che precipita su Campello Monti. Scartate varie ipotesi di discesa dritto per dritto, decidiamo di procedere verso il centro della valle puntando l'alpe Cunetta di Sotto che raggiungiamo, ancora una volta, su percorso libero tra rododendri e ortiche.
Dall'alpe, seguendo la via di salita, in una mezz'ora torniamo all'auto che ci attende da sette ore abbondanti.
La valutazione T3 è giustificata dalle varianti di salita nel citato canale e di discesa sulla cresta dove esistono solo labili tracce di antichi sentieri. Volendo salire e scendere per la normale, il percorso è alla portata di tutti e valutabile T2.
Il dislivello tiene conto di vari saliscendi nella parte alta del percorso.
I tempi sono comprensivi di pause, un'ora e mezzo circa.
Sviluppo: 12 km circa; SE: 23 km circa.
Partenza ritardata a causa di un numeroso gregge sulla carrabile verso Campello Monti, dove, parcheggiata l'auto ci incamminiamo guidati dai segnavia indicante "Bocchetta dell'Usciolo". Risalito l'ameno villaggio su ripide scalinate, percorriamo un breve tratto della via verso il Capezzone per deviare poco dopo a destra, superare l'alpe Orlo e risalire la testata orientale della valle. Ci troviamo sul sentiero GTA che, molto ben disegnato, sale dolcemente attraversando prima uno splendido bosco di maggiociondoli per poi uscire all'aperto e transitare verso le alpi Cunetta di Sotto e Cunetta di Sopra.
L'ambiente è subito splendido con ampi sguardi sull'immenso circo coronato da tutte le famose cime della zona, tra cui Capezzone, Altemberg, Cima Lago e monte Capio.
All'alpe Cunetta di Sopra, deviamo a destra e puntiamo l'evidente intaglio a "V" nominato Bocchetta dell'Usciolo. Senza mai far troppa fatica e senza alcuna difficoltà giungiamo così al passo, dove la vista corre più in basso al bellissimo lago di Ravinella, adagiato in un verde fornale dove, a nord, svetta la cima nostro obiettivo principale.
Scendiamo dunque al lago, lo costeggiamo per pascoli nella sua interezza e, alla punta orientale dello stesso dove, più in basso, è ben visibile l'Ossola, cominciamo a salire con percorso sostanzialmente libero e pendenze sostenute verso la cresta dell'Usciolo.
A circa metà della dorsale alcuni affioramenti rocciosi paiono ostruire la salita ma una deviazione a sinistra ci consente di aggirarli per arrivare alla base di un canale che sembra percorribile.Lo affrontiamo su pendenza notevole, nella parte centrale del canale valutabile intorno ai cinquanta gradi, dove diviene indispensabile l'uso delle mani e l'assicurazione fornita da vari cespugli.
All'uscita del canale ci troviamo sulla facile ed erbosa cresta che, su traccia segnalata, ci porta in breve in vetta dove sfruttiamo il clima molto piacevole per la pausa pranzo, impreziosita dalla bella vista a trecentosessanta gradi e dal divertente gioco "indovina la cima". Per qualche istante si scopre anche la Est del Monte Rosa che da questa visuale è davvero impressionante.
Per la discesa ci manteniamo sulla cresta sino ad incontrare una deviazione su sentiero che in breve e facilmente ci riporta al lago; attraversiamo il fornale e cominciamo a risalire la vicina ed evidente cima di Ravinella procedendo su facili pendii prativi con percorso sostanzialmente libero. La salita a questa vetta dal lago richiede circa venti minuti. Anche da questo punto di vista ottimi panorami ora sulle vicine Scaravini e Massone nonchè sull'Usciolo appena disceso.
Decidiamo a questo punto di scendere sfruttando la cresta verso occidente e lo facciamo percorrendo tratti talvolta affilati transitando su pendii molto scoscesi, sebbene prevalentemente erbosi. All'altezza di uno sperone la cui percorrenza pare molto complessa, scendiamo ad aggirarlo per poi risalire sulla cresta ora molto camminabile che ci conduce su una terrazza che precipita su Campello Monti. Scartate varie ipotesi di discesa dritto per dritto, decidiamo di procedere verso il centro della valle puntando l'alpe Cunetta di Sotto che raggiungiamo, ancora una volta, su percorso libero tra rododendri e ortiche.
Dall'alpe, seguendo la via di salita, in una mezz'ora torniamo all'auto che ci attende da sette ore abbondanti.
La valutazione T3 è giustificata dalle varianti di salita nel citato canale e di discesa sulla cresta dove esistono solo labili tracce di antichi sentieri. Volendo salire e scendere per la normale, il percorso è alla portata di tutti e valutabile T2.
Il dislivello tiene conto di vari saliscendi nella parte alta del percorso.
I tempi sono comprensivi di pause, un'ora e mezzo circa.
Sviluppo: 12 km circa; SE: 23 km circa.
Tourengänger:
rochi

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