Pizzo Tignaga (2653m) - Il Cimone (2453m). Sulla cresta dell'Aquila - Valsesia
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Partiamo da Carcoforo(1304m) prima delle 8 del mattino e seguendo il comodo sentiero 122 raggiungiamo il Colle d'Egua(2239m) in poco più di 1 ora e 30 min,dove ci concediamo una breve pausa rigenerante.Dal colle risaliamo a sx il ripido pendio erboso su tracce di sentiero e ci portiamo sulla dorsale.Guidati da rari ometti seguiamo il filo di cresta passando da terreno erboso a sfasciumi e viceversa.Con dei saliscendi risaliamo fino al Cimonetto(2494m), dove il Pizzo Tignaga mostra tutta la sua imponenza.Dopo un breve passaggio di disarrampicata, proseguiamo in cresta perdendo circa 60m e raggiungiamo una sella(2430m).Continuiamo stando ora a sx sul versante valsesiano su tracce di sentiero con un insidioso traverso su erba secca.Più avanti risaliamo a dx verso un intaglio che porta di nuovo in cresta.Questa è la parte più impegnativa fino al momento,in quanto la risalita è molto ripida e in alcuni tratti molto esposta.Proseguiamo di nuovo in cresta e percorsi circa 30m vediamo una nuova via attrezzata con cavo in acciaio che ci avrebbe evitato varie tribolazioni.Con un ultimo sforzo risaliamo l'ultima ripida rampa e arriviamo in vetta(3 ore 15m).Giornata e panorama favoloso,sopra di noi un'aquila ci saluta nel suo volo planato dandoci il benvenuto qui "dove osano le aquile".Dopo una bella pausa ritorniamo,scendendo dal tratto attrezzato e per il percorso di andata raggiugiamo di nuovo il Colle d'Egua facendo sosta al bivacco posto poco sopra.Decidiamo di salire anche Il Cimone,aggirando sulla destra la prima elevazione per poi portarci di nuovo in cresta.Un torrione roccioso ci costringe a passare sul lato nord,dove la presenza di neve poco portante ci costringe ad una faticosa avanzata.Una volta ritornati in cresta e risalito il ripido tratto finale anche Il Cimone è conquistato.Per fare un giro ad anello continuiamo per cresta erbosa verso la Bocchetta degli Strienghi.Qui un salto roccioso ci sbarra la strada e siamo costretti a tagliare a sx su ripido pendio erboso e scivoloso.Per evitare pericoli uniamo le nostre due corde e scendiamo in doppia per due tratti,poi su tracce di sentiero risaliamo alla Bocchetta degli Strienghi.Con percorso libero e seguendo rari ometti scendiamo velocemente verso valle passando vicino all'Alpe Egua.Percorriamo quello che sembra un comodo sentiero,ma poi diventa una labile traccia e infine sparisce su un ripido traverso con alberi caduti e rami ovunque.Decidiamo di scendere allora per direttissima,con un sano ravano e l'uso ancora una volta della corda raggiungiamo il vero sentiero che ci porta a Carcoforo alle 17,30, concludendo così la nostra bella e faticosa giornata.
Un ringraziamento ad Andrea per aver condiviso questa bella avventura.

Bel modo per iniziare a conoscersi.
Quando Max mi fa alcune proposte di escursioni, il Tignaga vince tra tutte, avendolo già adocchiato durante una gita con gli sci in zona.
Percorso il primo tratto fino al Colle d'Egua a buon ritmo tra me e me penso "forse oggi torniamo a casa presto". Poi creste, pratoni ripidi, roccette, seconde cime, discese alternative ci hanno tenuti impegnati per tutta la giornata, facendoci divertire fino all'ultimo raggio di sole.
Quindi un grazie a Max per la proposta e anche per aver condiviso alcune proposte di varianti sul tema.
Alla prossima ....
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Kommentare (16)