Colle d' Egua
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Dopo un periodo di sosta forzata, causa impegni lavorativi di Graziano, riprendiamo con le nostre escursioni.
In questi mesi abbiamo deciso che avremmo senz’altro iniziato con qualche ciaspolata in Valtellina, zona che ancora non conosciamo, ma purtroppo questo pazzo meteo non ci ha permesso di realizzarle...
Allora abbiamo pensato ad una meta molto facile, che di solito viene raggiunta in primavera o autunno: IL COLLE EGUA.
Non eravamo mai stati a Carcoforo e devo dire che è un vero incanto, come del resto tutta la Val Sermenza, inoltre da Carcoforo c’è la possibilità di fare tante altre escursioni, quindi sarà d’obbligo ritornarci....
Dal centro di Carcoforo, ci si porta verso le case a monte dell'abitato, innalzandosi poi tra prati e passando accanto alla cappelletta delle Torbe, dalla quale si domina il paese.
Ci si inoltra nella Val d'Egua proseguendo in moderata salita avendo a sinistra un bel lariceto, si incontrano le baite delle Alpi Giacci e Casera Bianca, portandosi all'A. Piovale a monte del quale è situato il Rifugio Boffalora di proprietà del CAI di Boffalora Ticino, ricavato da due grosse casere non più utilizzate dagli alpigiani.
Dal Rifugio Boffalora si prosegue sempre sul sentiero 122 che passa sul fianco destro del rifugio, il percorso inizialmente è piuttosto pianeggiante per poche decine di metri fino ad incrociare un bivio per il ritorno a valle a mezzo di un sentiero secondario.
Si continua quindi sul sentiero principale sempre marcato con il n°122 che comincia a salire, e gradualmente aumenta la pendenza, si risale fino ad arrivare in prossimità dell'Alpe d'Egua, il primo alpeggio che si incontra, ma prima di arrivare alle malghe si svolta decisamente a sinistra al secondo bivio, lasciando alle nostre spalle l'alpeggio.
Da questo punto la salita diventa più ripida e si risale in linea retta verso un terzo bivio e con chiare ed evidenti indicazioni su di una roccia si segue il sentiero di destra che risale quasi in linea retta con il colle già visibile da alcuni punti. La salita rimane con una buona pendenza.
Già da questo punto, guardando alle nostre spalle, cominciano ad intravedersi le cime della parete est del Monte Rosa.
Si raggiunge l' Alpe Sellette, per poi proseguire lungo il sentiero che segue il fianco della montagna alla nostra sinistra, da qui il colle è ben visibile e con un ultimo strappo lo si raggiunge.
La vista sul Rosa è superba: NORDEND, DUFOUR, ZUMSTEIN, GNIFETTI, PARROT, PIRAMIDE VINCENT.
Riconosciamo anche il MONTE TAGLIAFERRO, IL CORNO MUD, LA CIMA LAMPONE, IL COLLE DEL TERMO E LA CIMA DEL TIGLIO.
Scendendo per il versante opposto si entra in Val Mastallone e raggiunta l' A. Selle si può scendere a Bannio procedendo a sinistra per la Valle Olocchia, mentre a destra per la Val Baranca si arriva a Fobello.
Durante la sosta per il "pranzo" abbiamo piacevolmente chiacchierato con due simpatici signori incontrati al Colle, uno risiede a Borgosesia, l’altro a Vigevano e, come noi, si sobbarca un sacco di km di autostrada e come oggi di nebbia.....!!!
Il discorso inevitabilmente non poteva non cadere sullo strano meteo che sta andando avanti così ormai da due mesi: nebbia in pianura, sole e caldo in montagna, niente pioggia e niente neve: UN VERO DISASTRO...!!!!
Certo è bello salire nel mese di dicembre al Colle d’Egua indossare ancora gli scarponi e godere di un sole estivo, dopo avere lasciato alle ns. spalle la nebbia della pianura, ma tutto ciò deve anche fare riflettere, perché non è certamente così che devono andare le cose e il signore di Borgosesia, gran conoscitore di questi luoghi, chiaramente lo ha fatto capire,quando, vedendoci osservare a bocca aperta il Rosa ci ha detto: “Guardate ragazzi come si sta assottigliando la CRESTA DI SANTA CATERINA SULLA NORDEND”.
…………….e allora speriamo davvero che il nuovo anno possa portare tanta neve!!!!!!!!
Nadia
In questi mesi abbiamo deciso che avremmo senz’altro iniziato con qualche ciaspolata in Valtellina, zona che ancora non conosciamo, ma purtroppo questo pazzo meteo non ci ha permesso di realizzarle...
Allora abbiamo pensato ad una meta molto facile, che di solito viene raggiunta in primavera o autunno: IL COLLE EGUA.
Non eravamo mai stati a Carcoforo e devo dire che è un vero incanto, come del resto tutta la Val Sermenza, inoltre da Carcoforo c’è la possibilità di fare tante altre escursioni, quindi sarà d’obbligo ritornarci....
Dal centro di Carcoforo, ci si porta verso le case a monte dell'abitato, innalzandosi poi tra prati e passando accanto alla cappelletta delle Torbe, dalla quale si domina il paese.
Ci si inoltra nella Val d'Egua proseguendo in moderata salita avendo a sinistra un bel lariceto, si incontrano le baite delle Alpi Giacci e Casera Bianca, portandosi all'A. Piovale a monte del quale è situato il Rifugio Boffalora di proprietà del CAI di Boffalora Ticino, ricavato da due grosse casere non più utilizzate dagli alpigiani.
Dal Rifugio Boffalora si prosegue sempre sul sentiero 122 che passa sul fianco destro del rifugio, il percorso inizialmente è piuttosto pianeggiante per poche decine di metri fino ad incrociare un bivio per il ritorno a valle a mezzo di un sentiero secondario.
Si continua quindi sul sentiero principale sempre marcato con il n°122 che comincia a salire, e gradualmente aumenta la pendenza, si risale fino ad arrivare in prossimità dell'Alpe d'Egua, il primo alpeggio che si incontra, ma prima di arrivare alle malghe si svolta decisamente a sinistra al secondo bivio, lasciando alle nostre spalle l'alpeggio.
Da questo punto la salita diventa più ripida e si risale in linea retta verso un terzo bivio e con chiare ed evidenti indicazioni su di una roccia si segue il sentiero di destra che risale quasi in linea retta con il colle già visibile da alcuni punti. La salita rimane con una buona pendenza.
Già da questo punto, guardando alle nostre spalle, cominciano ad intravedersi le cime della parete est del Monte Rosa.
Si raggiunge l' Alpe Sellette, per poi proseguire lungo il sentiero che segue il fianco della montagna alla nostra sinistra, da qui il colle è ben visibile e con un ultimo strappo lo si raggiunge.
La vista sul Rosa è superba: NORDEND, DUFOUR, ZUMSTEIN, GNIFETTI, PARROT, PIRAMIDE VINCENT.
Riconosciamo anche il MONTE TAGLIAFERRO, IL CORNO MUD, LA CIMA LAMPONE, IL COLLE DEL TERMO E LA CIMA DEL TIGLIO.
Scendendo per il versante opposto si entra in Val Mastallone e raggiunta l' A. Selle si può scendere a Bannio procedendo a sinistra per la Valle Olocchia, mentre a destra per la Val Baranca si arriva a Fobello.
Durante la sosta per il "pranzo" abbiamo piacevolmente chiacchierato con due simpatici signori incontrati al Colle, uno risiede a Borgosesia, l’altro a Vigevano e, come noi, si sobbarca un sacco di km di autostrada e come oggi di nebbia.....!!!
Il discorso inevitabilmente non poteva non cadere sullo strano meteo che sta andando avanti così ormai da due mesi: nebbia in pianura, sole e caldo in montagna, niente pioggia e niente neve: UN VERO DISASTRO...!!!!
Certo è bello salire nel mese di dicembre al Colle d’Egua indossare ancora gli scarponi e godere di un sole estivo, dopo avere lasciato alle ns. spalle la nebbia della pianura, ma tutto ciò deve anche fare riflettere, perché non è certamente così che devono andare le cose e il signore di Borgosesia, gran conoscitore di questi luoghi, chiaramente lo ha fatto capire,quando, vedendoci osservare a bocca aperta il Rosa ci ha detto: “Guardate ragazzi come si sta assottigliando la CRESTA DI SANTA CATERINA SULLA NORDEND”.
…………….e allora speriamo davvero che il nuovo anno possa portare tanta neve!!!!!!!!
Nadia
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