Val Cavargna Wild e la magia del.....Lago
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numbers
Ci sono giorni da cogliere e godere fino in fondo.
Abitualmente giornate quasi perfette, che sembrano Non finire mai.
Ti lasciano ricordi vivi ed emozioni. Quando le ripensi ti vibra il Cuore...
Per noi comaschi la sagra dell'isola Comacina, ed i fuochi di San Giovanni, sono parte del Nostro bagaglio storico e genetico. Appartengono alla Nostra anima. Alla storia della Nostra citta', e del Nostro Lago.
Ne ho ricordi da ragazzo, credo che pero' l'ultima volta che ci ero stato fossi poco piu' che ventenne...
Direi che era ora di tornarci.
La notizia che finalmente, dopo gli anni difficile del Covid, quest'anno sarebbero tornati...riapre la voglia di vederli. Così, vista anche la giornata, che si preannuncia perfetta, parlandone con Paolo, assiduo frequentatore, nasce naturale l'idea di una camminata in Alto Lario, in modo da esser gia' in zona.
La concorrenza di altre manifestazioni, e gli interessi multipli, riducono i partecipanti,
Non l'entusiasmo.
Alla fine, recupero Sabry a Lecco, e la rientrante Vanessa a Mandello alle 7, ritrovo con Paolo a Mezzegra x le 8.15, piazziamo strategicamente gia' una macchina x la sera. Con l'altra inneschiamo la 2a parte del viaggio, la val Cavargna e Finsue' non sono proprio dietro l'angolo...
Partiamo a camminare che sono le 9.30, la giornata è spaziale, con un bel venticello che ci accompagnera' praticamente tutta la giornata, rendendo piacevole la camminata. In giro Non c'è nessuno, pochi anche i paesani, la val Cavargna ci si rivela in tutta la sua ampiezza e panoramicita', ma resta una vallata davvero selvaggia e solitaria.
Passiamo i monti di Pianca, raggiungiamo l'alpe Stabiello, e la bocchetta della Tappa, su terreno agevole e davvero facile. Quasi una passeggiata da famiglie. Da li, l'escursione cambia, gia' cmq il salire verso il Mottone, implica una piccola parete rocciosa, gradinata peraltro, e anche parzialmente esposta. Oggi terreno perfetto, eviterei con roccia umida o peggio. Sopra riprendono ripidi pratoni, con traccia evanescente ma intuitiva, che ci conducono alla cima. Ridiscendiamo in cresta, prima tra traversi e paglioni, infine il tratto che ci porta alla bocchetta si rivela bello tecnico, impegnativo e una volta fatto davvero divertente.
Bypassiamo il monte Stabiello, aggirandolo perdendo un po di quota, la vetta del Vallone ci appare cmq ancora lontana, sono le 13.30, Vanessa paga pegno con lo scarso allenamento, e la fame comincia a farsi sentire. Decidiamo allora di seguire la traccia di brown e scendiamo per ripidi pratoni nella vallata, individuata subito sotto una ampia roccia, la eleggiamo a punto di sosta e ci rifocilliamo, oggi senza esagerare.
Poco prima delle 15 ci rimettiamo in cammino, attraversiamo la vallata, tra cespugli, rocce e rododendri, puntando alla lunga dorsale di discesa dalla cima del Vallone, che raggiungiamo dopo un sentiero appena accennato nel traverso.
In breve siamo poi alla baita della Marmotta, con bel tavolone panoramico e acqua, sarebbe stato un punto pranzo perfetto, ma oggi troppo lontano.
Poi giu sui lunghi e panoramici pratoni cespugliosi della dorsale, raggiungiamo i monti di Bare', punto acqua anche qui molto gradito, ed infine Finsuè soddisfatti ed in perfetto orario poco prima delle 17.
Rientro a Mezzegra, troviamo posto anche per l'altra auto, ci diamo una rinfrescata utilizzando una fontanella, e ci cambiamo per la serata che ci aspetta.
Con altri amici che ci raggiungono nel frattempo, imbocchiamo la Greenway e raggiungiamo la pizzeria Ranch a Lenno giusto per le 19.30. Piacevole cena di compagnia, le birre fresche van giu che è un piacere.
Ci avviamo poi verso il "teatro" dello spettacolo, man mano ci avviciniamo a Ossuccio percepiamo l'atmosfera di attesa, tanta gente in giro, dove sono allestiti i tendoni/tavoli c'è un po di caos, ma complessivamente sopportabile.
Come Noi, in tanti aspettavano da anni di poter essere qui...
Con l'esperienza di Paolo &Francesca troviamo una ottima location per assistere all'evento, un tranquillo punto sulla Greenway, alle 22.30 in punto comincia quello che Non è solo uno spettacoli di fuochi d'artificio,
ma davvero qualcosa di unico e inimitabile...
Qui, nel punto piu' suggestivo e bello del lago, dove si fondono Fede, Storia, Cultura e tradizioni,
con la voce che narra, e la musica che crea un atmosfera magica...
ci sentiamo parte di tutto cio', l'anima ed il cuore si fondono, l'emozione è palpabile ed appagante...
Quaranta minuti di pura magia che andrebbero vissuti ...almeno una volta.
Si sta cosi' bene, e l'adrenalina di questa notte magica ci porta alla voglia di concederci ancora un ultimo brindisi sul lungolago del "golfo di Venere"...
Quando finalmente arriviamo alla macchina, il traffico in direzione Como è ancora bloccato, ma Noi puntando a Nord Non troviamo nessuno.
Uscito alle 6.15, rientrato alle 03.15.
Grazie a Paolo per le indispensabili dritte sulla logistica. A tutti per la splendida compagnia.
Giornata Mitica. Goduta alla grande. MegaStraSoddisfatto.
Quanto tutto finisce, dopo l'applauso liberatorio, e le ovazioni di tutti, resta la percezione intrigante di aver vissuto una magia...
paolo aaeabe
Poco da aggiungere alle parole di Mario. Sicuramente quella di oggi è una bella avventura in un ambiente quasi dimenticato. Nessuno sul percorso, nonostante che il sentiero colleghi una catena di monti piuttosto noti.
Bella, fiorita e comoda la salita lungo la via del ferro. Una volta in sella, sulla via del crinale già da subito c'è da superare un passaggio che obbliga l'uso delle mani, non essendo attrezzato sarebbe più difficile se fosse affrontato in senso inverso. Ma il Mottone è subito lì che ci aspetta con in suoi prati in fiore.
Nel proseguire, in alcuni punti non ci siamo attenuti in pieno alla linea di percorso e ci siamo trovati a ravanare un po' tra ganda, rododendri e crestine. Come anche nello scendere nella valle, ora priva di tracce visibili, tra salti rocciosi e folta vegetazione.
Una parvenza di antica traccia ci fa riprendere un poco di quota per poi raggiungere la baita della marmotta.
Ora non abbiamo finito di divertirci, ci attende il secondo tempo sul lago più bello.
Bello vivere così queste giornate, da mattino presto a notte fonda. E' il periodo più bello dell'anno e va goduto in ogni centimetro quadro, in ogni istante e ogni respiro.
wondertsu
La felicità è vivere ogni attimo di questa meravigliosa vita insieme a chi sa renderti felice.
E nelle montagne vado a perdere la mia mente e a ritrovare la mia anima.
Sicuramente oggi l'ampiezza della Val Cavargna, a me sconosciuta fino ad ora, ci consente di apprezzare pienamente panorama e aspetto selvaggio, e il risvolto tecnico divertente, alquanto inaspettato, rende il tutto perfetto.
Sbrighiamoci ad esaudire i desideri, siamo noi la lampada da sfregare.
Giugno con le sue giornate infinite, ed un meteo oggi decisamente spaziale, erano un invito irresistibile a vivere la giornata in modalità hike&fun.
Questo weekend il nostro lago offriva non poche e variegate manifestazioni, una più allettante dell'altra, ma i fuochi d'artificio sull'Isola mi "chiamavano"...
Oggi mi sono regalata un altro tempo, un altro spazio, esattamente dove volevo essere.
Di tanto in tanto bisognerebbe ricordarsi di essere vivi.
Di concedersi di impazzire.
Di passo in passo.
Di passione in passione.
La ragione ci guida ma la pazzia ci fa scegliere.
Bello impazzire di tutto ciò che non si può spiegare, di tutto ciò che ci cammina dentro.
GIOR-NA-TO-NA.
Grazie a tutti per la splendida compagnia e a Paolo per aver curato l'aspetto logistico per la magica conclusione serale.
Strasoddisssssfatisssssssssssssssssima.
Ci sono giorni da cogliere e godere fino in fondo.
Abitualmente giornate quasi perfette, che sembrano Non finire mai.
Ti lasciano ricordi vivi ed emozioni. Quando le ripensi ti vibra il Cuore...
Per noi comaschi la sagra dell'isola Comacina, ed i fuochi di San Giovanni, sono parte del Nostro bagaglio storico e genetico. Appartengono alla Nostra anima. Alla storia della Nostra citta', e del Nostro Lago.
Ne ho ricordi da ragazzo, credo che pero' l'ultima volta che ci ero stato fossi poco piu' che ventenne...
Direi che era ora di tornarci.
La notizia che finalmente, dopo gli anni difficile del Covid, quest'anno sarebbero tornati...riapre la voglia di vederli. Così, vista anche la giornata, che si preannuncia perfetta, parlandone con Paolo, assiduo frequentatore, nasce naturale l'idea di una camminata in Alto Lario, in modo da esser gia' in zona.
La concorrenza di altre manifestazioni, e gli interessi multipli, riducono i partecipanti,
Non l'entusiasmo.
Alla fine, recupero Sabry a Lecco, e la rientrante Vanessa a Mandello alle 7, ritrovo con Paolo a Mezzegra x le 8.15, piazziamo strategicamente gia' una macchina x la sera. Con l'altra inneschiamo la 2a parte del viaggio, la val Cavargna e Finsue' non sono proprio dietro l'angolo...
Partiamo a camminare che sono le 9.30, la giornata è spaziale, con un bel venticello che ci accompagnera' praticamente tutta la giornata, rendendo piacevole la camminata. In giro Non c'è nessuno, pochi anche i paesani, la val Cavargna ci si rivela in tutta la sua ampiezza e panoramicita', ma resta una vallata davvero selvaggia e solitaria.
Passiamo i monti di Pianca, raggiungiamo l'alpe Stabiello, e la bocchetta della Tappa, su terreno agevole e davvero facile. Quasi una passeggiata da famiglie. Da li, l'escursione cambia, gia' cmq il salire verso il Mottone, implica una piccola parete rocciosa, gradinata peraltro, e anche parzialmente esposta. Oggi terreno perfetto, eviterei con roccia umida o peggio. Sopra riprendono ripidi pratoni, con traccia evanescente ma intuitiva, che ci conducono alla cima. Ridiscendiamo in cresta, prima tra traversi e paglioni, infine il tratto che ci porta alla bocchetta si rivela bello tecnico, impegnativo e una volta fatto davvero divertente.
Bypassiamo il monte Stabiello, aggirandolo perdendo un po di quota, la vetta del Vallone ci appare cmq ancora lontana, sono le 13.30, Vanessa paga pegno con lo scarso allenamento, e la fame comincia a farsi sentire. Decidiamo allora di seguire la traccia di brown e scendiamo per ripidi pratoni nella vallata, individuata subito sotto una ampia roccia, la eleggiamo a punto di sosta e ci rifocilliamo, oggi senza esagerare.
Poco prima delle 15 ci rimettiamo in cammino, attraversiamo la vallata, tra cespugli, rocce e rododendri, puntando alla lunga dorsale di discesa dalla cima del Vallone, che raggiungiamo dopo un sentiero appena accennato nel traverso.
In breve siamo poi alla baita della Marmotta, con bel tavolone panoramico e acqua, sarebbe stato un punto pranzo perfetto, ma oggi troppo lontano.
Poi giu sui lunghi e panoramici pratoni cespugliosi della dorsale, raggiungiamo i monti di Bare', punto acqua anche qui molto gradito, ed infine Finsuè soddisfatti ed in perfetto orario poco prima delle 17.
Rientro a Mezzegra, troviamo posto anche per l'altra auto, ci diamo una rinfrescata utilizzando una fontanella, e ci cambiamo per la serata che ci aspetta.
Con altri amici che ci raggiungono nel frattempo, imbocchiamo la Greenway e raggiungiamo la pizzeria Ranch a Lenno giusto per le 19.30. Piacevole cena di compagnia, le birre fresche van giu che è un piacere.
Ci avviamo poi verso il "teatro" dello spettacolo, man mano ci avviciniamo a Ossuccio percepiamo l'atmosfera di attesa, tanta gente in giro, dove sono allestiti i tendoni/tavoli c'è un po di caos, ma complessivamente sopportabile.
Come Noi, in tanti aspettavano da anni di poter essere qui...
Con l'esperienza di Paolo &Francesca troviamo una ottima location per assistere all'evento, un tranquillo punto sulla Greenway, alle 22.30 in punto comincia quello che Non è solo uno spettacoli di fuochi d'artificio,
ma davvero qualcosa di unico e inimitabile...
Qui, nel punto piu' suggestivo e bello del lago, dove si fondono Fede, Storia, Cultura e tradizioni,
con la voce che narra, e la musica che crea un atmosfera magica...
ci sentiamo parte di tutto cio', l'anima ed il cuore si fondono, l'emozione è palpabile ed appagante...
Quaranta minuti di pura magia che andrebbero vissuti ...almeno una volta.
Si sta cosi' bene, e l'adrenalina di questa notte magica ci porta alla voglia di concederci ancora un ultimo brindisi sul lungolago del "golfo di Venere"...
Quando finalmente arriviamo alla macchina, il traffico in direzione Como è ancora bloccato, ma Noi puntando a Nord Non troviamo nessuno.
Uscito alle 6.15, rientrato alle 03.15.
Grazie a Paolo per le indispensabili dritte sulla logistica. A tutti per la splendida compagnia.
Giornata Mitica. Goduta alla grande. MegaStraSoddisfatto.
Quanto tutto finisce, dopo l'applauso liberatorio, e le ovazioni di tutti, resta la percezione intrigante di aver vissuto una magia...
paolo aaeabe
Poco da aggiungere alle parole di Mario. Sicuramente quella di oggi è una bella avventura in un ambiente quasi dimenticato. Nessuno sul percorso, nonostante che il sentiero colleghi una catena di monti piuttosto noti.
Bella, fiorita e comoda la salita lungo la via del ferro. Una volta in sella, sulla via del crinale già da subito c'è da superare un passaggio che obbliga l'uso delle mani, non essendo attrezzato sarebbe più difficile se fosse affrontato in senso inverso. Ma il Mottone è subito lì che ci aspetta con in suoi prati in fiore.
Nel proseguire, in alcuni punti non ci siamo attenuti in pieno alla linea di percorso e ci siamo trovati a ravanare un po' tra ganda, rododendri e crestine. Come anche nello scendere nella valle, ora priva di tracce visibili, tra salti rocciosi e folta vegetazione.
Una parvenza di antica traccia ci fa riprendere un poco di quota per poi raggiungere la baita della marmotta.
Ora non abbiamo finito di divertirci, ci attende il secondo tempo sul lago più bello.
Bello vivere così queste giornate, da mattino presto a notte fonda. E' il periodo più bello dell'anno e va goduto in ogni centimetro quadro, in ogni istante e ogni respiro.
wondertsu
La felicità è vivere ogni attimo di questa meravigliosa vita insieme a chi sa renderti felice.
E nelle montagne vado a perdere la mia mente e a ritrovare la mia anima.
Sicuramente oggi l'ampiezza della Val Cavargna, a me sconosciuta fino ad ora, ci consente di apprezzare pienamente panorama e aspetto selvaggio, e il risvolto tecnico divertente, alquanto inaspettato, rende il tutto perfetto.
Sbrighiamoci ad esaudire i desideri, siamo noi la lampada da sfregare.
Giugno con le sue giornate infinite, ed un meteo oggi decisamente spaziale, erano un invito irresistibile a vivere la giornata in modalità hike&fun.
Questo weekend il nostro lago offriva non poche e variegate manifestazioni, una più allettante dell'altra, ma i fuochi d'artificio sull'Isola mi "chiamavano"...
Oggi mi sono regalata un altro tempo, un altro spazio, esattamente dove volevo essere.
Di tanto in tanto bisognerebbe ricordarsi di essere vivi.
Di concedersi di impazzire.
Di passo in passo.
Di passione in passione.
La ragione ci guida ma la pazzia ci fa scegliere.
Bello impazzire di tutto ciò che non si può spiegare, di tutto ciò che ci cammina dentro.
GIOR-NA-TO-NA.
Grazie a tutti per la splendida compagnia e a Paolo per aver curato l'aspetto logistico per la magica conclusione serale.
Strasoddisssssfatisssssssssssssssssima.
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