Pizzo del Rovale m.2456
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Un magnifico sabato autunnale... dopo "consultazione" con Ale
froloccone in cui si valuta qualche opzione in Ticino, arriva a sorpresa la bella proposta di Giampiero ed Elena: Val Bognanco o Valsesia. Sono ambedue valli conosciute più di nome che di fatto, dunque l'idea ci attrae e accettiamo molto volentieri. La scelta ricade su una cima di cui, francamente, non ho mai sentito parlare, ed anche su Hikr si trova soltanto un paio di visite, di cui una pochi mesi fa'.
I nostri "ciceroni", stampata e messa in zaino una delle due relazioni ci facilitano le cose, ma anche le cartine si rivelano utili alla causa, ed alla fine, se si esclude qualche nostra involontaria "lungaggine" dovuta alla scarsa conoscenza del territorio, ci portiamo sotto la cima dopo aver superato l'Alpe Dorca e i laghi di Variola, in un bellissimo ambiente alpino e in un magico e quantomai luminoso scenario autunnale. L'avvicinamento è lungo, dunque si tratta più di sviluppo che di vera e propria ascesa, in cui anche il dislivello è relativamente contenuto: dai laghi di Variola ci agganciamo alla cresta est del Pizzo del Rovale senza transitare dal passo Variola, nel primo vero strappo della giornata. Al culmine dello strappo un profondo e scavato intaglio di 4-5 metri d'altezza (ma diciamo pure canyon) c'impedisce l'avvicinamento all'impressionante pala conclusiva, dunque dobbiamo scendere brevemente per una provvidenziale e comoda cengia erbosa a sud che ci porta proprio all'imbocco del "canyon", permettendoci di superarlo agevolmente. Proprio mentre ci portiamo sotto la pala, due ragazzi provenienti dalla Val Divedro cominciano ad arrampicarsi sopra di noi verso la vetta, e ne studiamo i movimenti per capire cosa ci aspetta: si nota chiaramente, dopo un primo strappo ripidissimo, un intaglio con un piccolo torrione in cui occorre qualche piccola acrobazia facilitata da un cavo metallico. Raggiunto il punto chiave non resta che testare la qualità del cavo ed issarsi su una placca in cui senza l'aiuto ulteriore di una stretta cengia intagliata, passare sarebbe alquanto problematico: con le dovute cautele passiamo tutti e quattro il delicato passaggio, e con un ulteriore strappo ripidissimo giungiamo alla croce di vetta. Il panorama è davvero da leccarsi i baffi... un autentico belvedere sul Monte Leone, il Breithorn occidentale e il trittico del Sempione, senza contare tutto il resto, in quanto la vista si spinge sino al Disgrazia e forse anche oltre. I due ragazzi (circa ventenni) che ci hanno preceduto di poco in cima sono due autentici "veterani" di questa cima, ed uno di essi è già alla sua quarantesima ascesa (!): veri complimenti, anche perchè da dove son saliti son quasi duemila metri di dislivello.
Mangiamo, un po' di foto, quindi discesa, in cui il passaggino attrezzato ci dà il nostro bel daffare, soprattutto al sottoscritto che non ama affatto disarrampicare. Riprendiamo la cresta "interrotta" dal canyon portandoci al Passo di Variola, da dove liberamente e senza percorso obbligato scendiamo all'Alpe Variola di sopra, congiungendoci al comodo sentiero del GTA che ci riporta sul tragitto dell'andata poco prima dell'Alpe Dorca: da lì in poi non c'è più storia.
Direi che come prima uscita in Val Bognanco non è affatto male, ed anzi la scelta di Elena e Giampiero sia stata quantomai azzeccata, dunque a loro un enorme grazie: oltretutto il Pizzo del Rovale è cima per niente banale e di soddisfazione, sia per l'avvicinamento che per l'ambiente e il panorama mozzafiato. Ennesima bellissima giornata di montagna... avanti così.
Valutazione tecnica: San Bernardo-bivio Alpe Dorca T1; Bivio Alpe Dorca-Alpe Dorca T2; Alpe Dorca-attacco cresta ovest T3; Intaglio-Vetta T4; Passo Variola-Alpe Variola di sopra T3.
froloccone
Il problema di quando si visita una valle nuova,è che si aggiunge altra "carne al fuoco"...........E la grigliata diventa "devastante".................. Sarà per i colori,sarà per il posto nuovo,sarà per le cime alte imbiancate,ma questa alta Val Bognanco è davvero un paradiso!!!!!!!! Questa cima,per nulla banale,ci ha dato soddisfazione e ci ha regalato,complice anche una giornata stupenda ,un panorama "super" ..Elena e Giampio non sbagliano un colpo!!! Ringrazio i tre soci per l'ottima condivisione e per il buon brindisi finale...............................................davvero dissetante....................

I nostri "ciceroni", stampata e messa in zaino una delle due relazioni ci facilitano le cose, ma anche le cartine si rivelano utili alla causa, ed alla fine, se si esclude qualche nostra involontaria "lungaggine" dovuta alla scarsa conoscenza del territorio, ci portiamo sotto la cima dopo aver superato l'Alpe Dorca e i laghi di Variola, in un bellissimo ambiente alpino e in un magico e quantomai luminoso scenario autunnale. L'avvicinamento è lungo, dunque si tratta più di sviluppo che di vera e propria ascesa, in cui anche il dislivello è relativamente contenuto: dai laghi di Variola ci agganciamo alla cresta est del Pizzo del Rovale senza transitare dal passo Variola, nel primo vero strappo della giornata. Al culmine dello strappo un profondo e scavato intaglio di 4-5 metri d'altezza (ma diciamo pure canyon) c'impedisce l'avvicinamento all'impressionante pala conclusiva, dunque dobbiamo scendere brevemente per una provvidenziale e comoda cengia erbosa a sud che ci porta proprio all'imbocco del "canyon", permettendoci di superarlo agevolmente. Proprio mentre ci portiamo sotto la pala, due ragazzi provenienti dalla Val Divedro cominciano ad arrampicarsi sopra di noi verso la vetta, e ne studiamo i movimenti per capire cosa ci aspetta: si nota chiaramente, dopo un primo strappo ripidissimo, un intaglio con un piccolo torrione in cui occorre qualche piccola acrobazia facilitata da un cavo metallico. Raggiunto il punto chiave non resta che testare la qualità del cavo ed issarsi su una placca in cui senza l'aiuto ulteriore di una stretta cengia intagliata, passare sarebbe alquanto problematico: con le dovute cautele passiamo tutti e quattro il delicato passaggio, e con un ulteriore strappo ripidissimo giungiamo alla croce di vetta. Il panorama è davvero da leccarsi i baffi... un autentico belvedere sul Monte Leone, il Breithorn occidentale e il trittico del Sempione, senza contare tutto il resto, in quanto la vista si spinge sino al Disgrazia e forse anche oltre. I due ragazzi (circa ventenni) che ci hanno preceduto di poco in cima sono due autentici "veterani" di questa cima, ed uno di essi è già alla sua quarantesima ascesa (!): veri complimenti, anche perchè da dove son saliti son quasi duemila metri di dislivello.
Mangiamo, un po' di foto, quindi discesa, in cui il passaggino attrezzato ci dà il nostro bel daffare, soprattutto al sottoscritto che non ama affatto disarrampicare. Riprendiamo la cresta "interrotta" dal canyon portandoci al Passo di Variola, da dove liberamente e senza percorso obbligato scendiamo all'Alpe Variola di sopra, congiungendoci al comodo sentiero del GTA che ci riporta sul tragitto dell'andata poco prima dell'Alpe Dorca: da lì in poi non c'è più storia.
Direi che come prima uscita in Val Bognanco non è affatto male, ed anzi la scelta di Elena e Giampiero sia stata quantomai azzeccata, dunque a loro un enorme grazie: oltretutto il Pizzo del Rovale è cima per niente banale e di soddisfazione, sia per l'avvicinamento che per l'ambiente e il panorama mozzafiato. Ennesima bellissima giornata di montagna... avanti così.
Valutazione tecnica: San Bernardo-bivio Alpe Dorca T1; Bivio Alpe Dorca-Alpe Dorca T2; Alpe Dorca-attacco cresta ovest T3; Intaglio-Vetta T4; Passo Variola-Alpe Variola di sopra T3.

Il problema di quando si visita una valle nuova,è che si aggiunge altra "carne al fuoco"...........E la grigliata diventa "devastante".................. Sarà per i colori,sarà per il posto nuovo,sarà per le cime alte imbiancate,ma questa alta Val Bognanco è davvero un paradiso!!!!!!!! Questa cima,per nulla banale,ci ha dato soddisfazione e ci ha regalato,complice anche una giornata stupenda ,un panorama "super" ..Elena e Giampio non sbagliano un colpo!!! Ringrazio i tre soci per l'ottima condivisione e per il buon brindisi finale...............................................davvero dissetante....................
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Kommentare (24)