P.zo Giezza per la cresta ovest e P.zo del Rovale - Val Bognanco


Publiziert von antrobi , 7. August 2022 um 17:29.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum: 6 August 2022
Wandern Schwierigkeit: T5 - anspruchsvolles Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 8:00
Aufstieg: 1300 m
Strecke:S.Bernardo-alpe Paione -laghi di Paione -P.so di Paione -P.zo Giezza-laghi di Variola - P.zo del Rovale- alpe Variola - S. Bernardo
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Domodossola - valle di Bognanco - S. Bernardo

Il progetto di oggi prevedeva solo la salita al P.zo Giezza dalla cresta ovest, poi una volta in cima sono sceso verso i laghi di Variola e non ho resistito alla tentazione di salire anche al vicino P.zo del Rovale per il versante sud realizzando così un bell’anello salendo due cime per me nuove. La salita per la cresta ovest dal passo di Paione è impegnativa pur non essendo difficile, non c’è nessuna segnalazione né ometti né altro e bisogna intuire la via più sicura e logica. Anche salire per il versante sud del Pzo del Rovale non è banale pur essendo breve.

Parto da S.Bernardo (1630 m) seguendo inizialmente le indicazioni per l’alpe Paione, poi salgo al lago di Paione inferiore (2002 m) molto bello in una conca bucolica. Il sentiero prosegue fino al secondo lago dove faccio una sosta. Si sale sempre costeggiando il versante occidentale del P.zo Giezza e delle belle placche rocciose fino ad arrivare al lago superiore 2269 m. Bellissimi questi laghi, da soli valgono la gita, sono inseriti proprio in un bell'ambiente rilassante e armonioso e la tentazione di stendermi sulle sue rive è forte, ma anche quella di arrivare in vetta così proseguo con un ultimo sforzo giungendo al passo di Paione (2423 m) dove si vede la cresta ovest che da qui sembra piuttosto ostica.

Il primo tratto affilato lo supero sulla destra per un pendio erboso, poi poco dopo devio a sinistra salendo un ripido canalino erboso che si insinua tra le rocce tornando sul filo di cresta alla base del primo risalto che si vince  con qualche passo di arrampicata non difficile.  Poi c’è un tratto facile dove si cammina fino a superare uno spuntone sulla sinistra su massi accatastati. 

Intanto sono accompagnato da alcuni camosci che sembrano salutarmi col loro simpatico verso anche se mi preoccupano un po’ per i sassi che fanno cadere.

Sono alla base del secondo risalto, di fronte c'è un canalino troppo ripido che non mi ispira, invece punto a sinistra verso un'altro canalino meno ripido ma un po’ franoso che mi porta all’ultimo tratto della cresta che risalgo arrampicandomi su rocce malferme (qualche passo delicato) e giungo così sulla parte terminale della cresta in vista della croce di vetta a 2658 m. (Alla fine la cresta non è risultata molto difficile anche se il terreno un po’ insidioso e la mancanza di segnalazioni la rendono piuttosto impegnativa. Questo tratto è valutabile T5). Tempo dalla partenza alla cima circa tre ore.

Bello il panorama soprattutto sul Monte Leone e sulle cime della val Bognanco. Sono solo in vetta, poi dopo un po’ mi raggiungono dei simpatici ragazzi saliti per la via normale da sud.

Dalla cima scorgo i laghi di Variola posti in una bella conca tra il P.zo Giezza e il Rovale, e decido di scendere puntando a quello superiore. Seguo all’inizio dei segni rossi e alcuni ometti ma poi li abbandono spostandomi verso sinistra per cercare di arrivare direttamente al lago superiore. Però mi ritrovo sopra delle bancate rocciose che presentano dei salti verticali e per scendere sono così costretto a deviare a destra fino a scendere per una scomoda pietraia che mi porta in corrispondenza del lago inferiore. Così devo risalire per un centinaio di metri di dislivello fino al lago superiore a 2200 m, un luogo stupendo di pace dove mi riposo per un’oretta.

Dal lago si vede chiaramente la croce di vetta del P.zo del Rovale che non era nei miei programmi e non resisto alla tentazione di raggiungerla e anche se sono un po’ stanco non sembra poi così lontana. Senza sapere niente di questa cima e delle sue vie di salita mi dirigo verso il versante sud direttamente dal lago salendo per pietraie che diventano più ripide incontrando alcuni ometti, fino ad arrivare alla base della parete dove un passaggio mi permette di accedere a una esposta cengia che percorro alla base di alcuni salti rocciosi per poi salire, dove vedo che è fattibile, per roccette più inclinate superando la fascia rocciosa e poi per rocce gradinate giungo in vetta (2458 m) dopo circa mezz’ora dal lago. C’è anche qui il libro di vetta dal quale si capisce che questa cima è abbastanza frequentata. Bella la vista sul vicino P.zo Giezza appena conquistato.

Ridiscendo per la stessa via tornando al lago di Variola superiore e scendendo, seguendo alcuni ometti, fino al lago inferiore e poi con percorso libero spostandomi a sinistra, giungo all’alpe Variola intercettando il sentiero principale che passando dall’alpe Dorca ancora usato, e Casariola, mi riporta a S.Bernardo chiudendo questo bellissimo giro.

Tourengänger: antrobi
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (4)


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Poncione hat gesagt:
Gesendet am 9. August 2022 um 15:43
Che bella accoppiata... Ho gran bei ricordi del Rovale mentre il Giezza mi è tuttora ignoto. ;)
Bravissimo

antrobi hat gesagt: RE:
Gesendet am 10. August 2022 um 20:24
Grazie
e pensare che il Rovale l'ho deciso di salire quand'ero al lago di Variola, è proprio lì sopra. Facendo il giro così viene proprio un bell'anello.

Serzo hat gesagt:
Gesendet am 10. August 2022 um 10:56
Complimenti. Dopo aver letto di questa possibilità sul web, ero salito al Passo Paione per verificare ma mi era sembrato impossibile, non si capiva proprio come fare. Salita che richiede "visione". Grande!
Sergio

antrobi hat gesagt: RE:
Gesendet am 10. August 2022 um 20:29
Grazie Sergio.
In effetti all'inizio quando ho visto la cresta ovest ero un po' perplesso, ma poi si trovano i passaggi ed è risultata meno difficile di quanto sembrava ma pur impegnativa.
Roberto


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