Jothuneimen - giorno 1
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Dopo essere sopravvissuti alla A7, cantieri e incolonnamenti uno in fila all'altro lungo la spina dorsale della Germania, dopo essere saliti due minuti prima che la nave salpasse da Kiel diretta a Oslo, dopo esserci difesi al meglio dal costo della vita proibitivo della capitale norvegese, abbiamo piantiamo la nostra tendina a Spiterstulen. Siamo alle porte del parco nazionale dello Jothuneimen, la catena montuosa con le montagne più alte della penisola scandinava. Spiterstulen è un insieme di lodge che circondano un grande rifugio nella valle del fiume Visa. Per noi dormire e mangiare qui è fuori budget ma con 50 € piazziamo la nostra tendina per due notti, parcheggiamo l'auto per cinque giorni e paghiamo il pedaggio della strada che si stacca dalla statale 55 e giunge fin quassù. E' qui che inizia la nostra avventura norvegese, il nostro trekking di cinque giorni tra la meravigliosa natura di queste terre.
Spiterstulen è un piccolo campo base alle pendici del Galdhøpiggen, la montagna più alta della Scandinavia. Non lontano dalle tende c'è un casottello dove si può cucinare e mangiare al riparo dal vento gelido, fare una doccia appena tiepida e gli umani bisogni. Ci facciamo spazio tra un folto gruppo di ragazzi fiamminghi e un gruppetto di norvegesi, scaldiamo la nostra busta di riso ai funghi e verso le dieci ci infiliamo in tenda. Il sole è tramontato da poco e c'è una luce che potrebbero essere le dieci del mattino. Fa freddo.
Fa freddo. Uscire dalla tenda al mattino è da coraggiosi. E noi lo siamo!?! Fa molto freddo ma siamo fortunati perché in cielo non c'è nemmeno una nuvoletta. Tutti a dirci vedrete, vedrete quanta acqua vi pigliate in Norvegia. E invece guarda qui che cielo azzurro. Fortunati!!!
Colazione, zaino leggero e ci facciamo i 1500 metri di dislivello che salgono il fianco orientale della montagna. Nessuna difficoltà da segnalare, se non l'impegno fisico e i molti nevai ancora presenti sul percorso.
Intorno ai 2.000 metri ci si spalancano scenari da continente antartico. Immense distese di ghiaccio e neve e sparute cime all'orizzonte. Tutto stupendo ed emozionante.
La montagna è piuttosto frequentata, soprattutto da norvegesi, ma le occasioni di scambiare due parole con questa gente sono rare. Cordiali ma riservati. Anzi di ghiaccio.
Torniamo a Spiterstulen, stanchi e soddisfatti e col pensiero rivolto alle fatiche che ci aspettano nei prossimi giorni.

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