Pizzo d’Era (2618 m) – Skitour


Publiziert von siso , 3. Mai 2015 um 12:00.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum: 2 Mai 2015
Wandern Schwierigkeit: T1 - Wandern
Ski Schwierigkeit: ZS-
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Pizzo Molare 
Zeitbedarf: 5:30
Aufstieg: 977 m
Strecke:Quota 1644 m della strada del Passo del Lucomagno – Piano (1655 m) – Alpe Pian Segno (1668 m) – Ponte sul Ri di Lareccio (1689 m) – Incrocio per Frodalera (1746 m) – Stabbio Vecchio – Laraset – Conca ad ovest di Torói di sotto (2187 m) – Foppe dei Torói – Circa 90 m prima della Bocchetta d’Era (2539 m) svoltare a sinistra verso la cresta ovest della vetta – Pizzo d’Era (2618 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada A2, uscita Biasca – Valle di Blenio – Strada del Passo del Lucomagno – Campra – Quota 1644 m della strada del Lucomagno (subito dopo la galleria, alla congiunzione con la vecchia strada del Passo).
Unterkunftmöglichkeiten:Albergo Olivone & Posta.
Kartennummer:C.N.S. No. 1252 – Ambrì-Piotta - 1:25000; C.N.S. No. 266 S – Carta scialpinistica Valle Leventina - 1:50000.

Ritorno dopo esattamente un anno al Pizzo d’Era, con condizioni meteorologiche ideali, ma con assenza o carenza di neve fino a 1775 m di quota. Morale della favola: ho dovuto portare gli sci per 40 min (ca. 2,7 km) all’andata e per 50 min al ritorno.

 

Inizio dell’escursione: ore 7:40

Fine dell’escursione: ore 13:15

Pressione atmosferica, ore 9.00: 1011 hPa

Temperatura alla partenza: 4°C

Isoterma di 0°C: 2900 m

Temperatura al rientro:18°C

Velocità media del vento: 0 km/h

Sorgere del sole: 6:09

Tramonto del sole: 20:33

 

Dopo 11 consecutive escursioni nelle Alpi dello Stubai ritorno in Ticino per concludere la stagione sciescursionistica sulle cime note della nostra regione.

Raggiunta la quota 1644 m della strada del Passo del Lucomagno svolto a sinistra sulla stradina sterrata che conduce al cosiddetto “Posteggio Cacciatori”. Lascio l’auto subito dopo il ponticello: la neve e il ghiaccio impediscono di proseguire. Fisso gli sci allo zaino e mi incammino sul “Sentiero naturalistico Lucomagno” verso Piano (1655 m), l’Alpe Pian Segno (1668 m) e il Ponte sul Ri di Lareccio (1689 m). L’anno scorso ho potuto calzare gli sci qui; questa volta devo portarli ancora per 20 minuti fino al pilone dell’elettrodotto.

In località Laraset il bosco fitto viene sostituito da una zona di radure abbellite da larici sparsi. Benché la neve sia bagnata e pesante posso risalire il pendio senza faticare più del dovuto. Mi prendo anche il tempo per fotografare le impronte di tetraonidi (probabilmente fagiano di monte). È un intreccio di orme lasciate presumibilmente durante una parata nuziale.

Dai ripidi versanti che desidero affrontare sono cadute numerose slavine; giro alla larga cercando il percorso che mi sembra meno pericoloso. Non ci sono tracce: devo rompere io la crosta. L’operazione è ovviamente più dispendiosa d’energie e richiede più tempo; dopo ogni passo devo aspettare lo sprofondamento, prima di recuperare lo sci per ripetere l’azione. Non è un problema, la visibilità è ottima, il tempo pure e non ho premura: evviva non ho fretta, posso prendermi tutto il tempo che voglio! Mi ricordo uno scritto di Reinhold Messner, che apprezzo molto:
 

“Camminare per me significa entrare nella natura. Ed è per questo che cammino lentamente, non corro quasi mai. La Natura per me non è un campo da ginnastica. Io vado per vedere, per sentire, con tutti i miei sensi. Così il mio spirito entra negli alberi, nel prato, nei fiori. Le alte montagne sono per me un sentimento.”

Anche le mie “piccole montagne” sono un sentimento; mi offrono un insieme di sensazioni di benessere che di volta in volta danno nuova linfa alla mia passione per la montagna.

Rifuggo, per contro, da certi libri di montagna intrisi di sentimentalismo, impregnati di frasi ottocentesche, di romanticismi con una quantità esagerata di aggettivi melensi. Sono parole talmente affettate che suscitano in me quasi un senso di repulsione o ripugnanza.

 

A partire dai 2000 m di quota la pendenza aumenta drasticamente: svolto a sinistra, verso sud, puntando alla Bocchetta d’Era (2539 m), non ancora visibile. Man mano mi alzo di quota la neve diventa sempre più leggera e farinosa: sembrerebbe fresca. La buona visibilità mi permette di scegliere il percorso che mi sembra ideale.

La tratta più impegnativa è proprio alla testata della valle, ai piedi della bocchetta. Riduco al minimo indispensabile le inversioni; decido di affrontare la salita disegnando un lungo arco in senso antiorario, passante per il crinale che separa la Valle di Blenio dalla Leventina, per poi puntare alla meta dell’escursione odierna. Vorrei fotografare Carì, a meno di tre km di distanza, ma gli imponenti cornicioni di neve me lo impediscono: troppo pericoloso spingersi fino all’orlo.


                                                   Pizzo d'Era (2618 m)

Dal crinale mi rimangono 240 m lineari, da percorrere alla sinistra dei cornicioni. Dopo meno di 3 h e 30 min di cammino posso affermare Pizzo d’Era (2618 m) geschafft!

Non mi sembra vero: oggi posso spellare e prepararmi per la discesa senza dover lottare contro il vento e il freddo. Mi preparo in tutta tranquillità in maglietta.

La discesa è bellissima fino a 2150 m di quota, bella nella neve trasformata delle quote inferiori e rilassante negli ultimi 3 km con gli sci sullo zaino.

 

Escursione con le pelli di foca su pendii sostenuti, soggetti a valanghe. Benché il pericolo di valanghe oggi fosse 2 (moderato), ho osservato in diretta il distacco di alcune slavine di neve bagnata. Rampanti e ramponi portati a spasso. Per il secondo anno consecutivo il Pizzo d’Era mi ha regalato una bella soddisfazione.

 

Tempo di salita: 3 h 28 min

Tempo totale: 5 h 35 min

Dislivello in salita: 977 m

Sviluppo complessivo: 12,1 km

Difficoltà: AD-

SLF: 2

Coordinate Pizzo d’Era: 705′390/152′865 

Copertura della rete cellulare: Swisscom buona

Libro di vetta: no

Tourengänger: siso


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Kommentare (4)


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Daniele66 hat gesagt:
Gesendet am 3. Mai 2015 um 12:24
Bella Complimenti. Daniele66

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 3. Mai 2015 um 13:39
Grazie Daniele,
condizioni meteo ideali!
Ciao,
siso.

Felix hat gesagt:
Gesendet am 4. Mai 2015 um 16:44
molto bello - di piu; complimenti!

ciao, Felix

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. Mai 2015 um 20:32
Grazie Felix.
La regione del Passo del Lucomagno è veramente splendida; secondo me è uno dei valichi più belli della Svizzera!
Buona settimana,
siso.


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