Zwatchen

E' successo ancora, quello che io chiamo "il miracolo del tunnel".
Ad Airolo ... nuvole basse e nevischio .... passi il Gottardo .... sole .... almeno nella prima parte della mattinata.

Oggi non sono io che decido la gita ... mi toccherà rifare una vetta salita appena l'anno scorso ... vabbè, sopporterò in silenzio .... ma mi godrò comunque la bella giornata in un ambiente spettacolare.

A parte gli scherzi (o quasi), oggi vorremmo tentare una traversata ma già da metà mattina le nuvole si impossessano della alte quote e la visibilità si riduce notevolmente, e prevediamo che i nostri piani dovranno essere rimandati.

C'è un bel pienone al parcheggio ma la zona offre numerosi itinerari, per cui verso lo Zwatchen alla fine ci ritroviamo in pochi, noi quattro e un altro gruppetto di cinque persone (poi vedremo altra gente durante la discesa ma non salita in vetta).

Risaliti lungo i bei valloni di questa zona, ci ritroviamo sotto la parte finale dell'itinerario. Il primo gruppetto si dirige verso la salita "normale" per raggiungere il colletto di quota 2913 mentre noi ci infiliamo nel canale di sinistra, più ripido (ramponi e picozza) ma che porta più vicino alla vetta (lo stesso salito l'anno scorso).

Ci portiamo gli sci in spalla con l'idea poi di scendere dalla normale (sempre come fatto l'anno scorso). Il canale è ben tracciato e lo si risale velocemente. Uscito al colletto la visibilità è molto scarsa ma mi dirigo comunque verso la cima che ormai dista solo 100 metri di dislivello.

Arrivato in vetta attendo l'arrivo dei compagni ... e non arrivano ... attendo ancora ... e non arrivano ... aspetto ancora un pochino .... e non arrivano.
Incomincio a pensare che usciti dal canale, abbiano deciso di non salire in cima per la scarsa visibilità. Inizio quindi a scendere. Arrivo al colletto ... non c'è nessuno ... vedo delle tracce che si dirigono dalla parte opposta ... le seguo presumendo che si siano diretti subito verso l'altro colletto, quello di discesa.
 
Le tracce fanno un giro strano ... semi perso nella nebbia chiamo .... e a pochi metri da me loro rispondono .... ci ritroviamo tutti insieme ... bene! Scopro che al colletto in uscita dal canale sono andati a destra (invece che a sinistra) convinti che la vetta fosse da quella parte.

Siamo ancora con gli sci in spalla e valutiamo che sia meglio ridiscendere da dove siamo saliti ... non si vede niente e difficilmente troveremo l'altra via di discesa senza riferimenti. Facciamo comunque un tentativo per cercare di individuarla perché sarebbe più comoda, essendo fattibile integralmente con gli sci.

Per un po' vaghiamo a zonzo per il plateau innevato con nebbia fitta (vedi traccia gps), in un attimo si perde il senso dell'orientamento, non ci sono riferimenti, non si capisce dove finisce la neve e inizia il cielo (e viceversa), non si ha proprio idea delle pendenze e quindi accantoniamo definitivamente la possibilità della variante di discesa, rifacendo a ritroso il canale di salita (io, Benedetta e Marco con gli sci in spalla ... Simone con gli sci ai piedi ... bravo!).

Ai piedi del canale la visibilità migliora decisamente e ciò permette di gustarci la bella discesa su neve ancora una volta dura ma ben sciabile ... peccato, un pochino di remollo ci avrebbe regalato una sciata super.


P.S.: alla macchina ritroviamo il gruppetto dei 5 saliti dalla normale e scopriamo che al colletto a quota 2913 hanno dovuto rinunciare alla vetta per il forte vento e la scarsissima visibilità.