Covreto 1593 m - Sasso Corbaro 1548 m - Monte Cadrigna 1300 m e Monte Borgna 1158 m
Ritorno al Covreto per fare un bel anellone dopo il tentativo fallito, causa neve, con Poge dello scorso autunno.
Lasciata l’auto a Zenna passiamo la dogana e ripercorriamo fedelmente la salita precedente. La mulattiera dopo Monti di Caviano più comoda con la neve che con le foglie secche, riusciamo a scivolare in salita!
Raggiunta la cima proseguiamo per il Monte Paglione senza raggiungerlo. Al paletto segnavia che non indica la direzione che prenderemo, imbocchiamo il sentiero per il Sasso Corbaro passando sotto il Covreto. L’ambiente sembra rispecchiare una quota più alta che non i 1500 m scarsi dove ci troviamo, mi ricorda molto le Maddalene in Trentino.
Raggiungiamo la croce del Sasso Corbaro e tenendo la cresta scendiamo al bivio per il ritorno a Zenna. Proseguiamo in un bel bosco, passiamo il Monte Sirti e scendiamo alla Forcora, dove facciamo il punto della situazione.
Anche se non molto invitante per via dei piloni decidiamo di salire al Monte Cadrigna e il panorama spettacolare che si vede dalla cima un po’ le fa dimenticare.
Dobbiamo ora scendere al Lago Delio, proseguiamo un po’ a naso nella direzione che ci sembra più corretta nella speranza di intercettare il sentiero per Pian Poso. Non troviamo un sentiero vero e proprio, qualche traccia, qualche bollo, un ometto. Raggiunta la stalla proseguiamo lungo la sterrata a fianco, e poco dopo troviamo i bolli gialli che ci stavano accompagnando dal Sasso Corbaro.
Costeggiamo il lago Delio e raggiungiamo Monti di Bassano, prima della sosta saliamo con un bel sentiero che gira gira gira attorno al Monte Borgna fino a raggiungerne la cima. Tornati a Monti di Bassano tentiamo vanamente di prendere una birra e un gelato al bar ma siamo ignorati completamente per cui ci accomodiamo sulle panchine nel prato mangiamo qualcosina. Non ritentiamo con il caffè e scendiamo a Bassano, passando per la terza volta davanti a un cane rompi balle che non può fare a meno di abbaiare nonostante sia la terza volta che ci vede e ci sia pure il suo padrone!
La mulattiera è meno scivolosa di quella di salita, ma con altrettanti tratti ripidi. Mi piacerebbe proprio vedere qualcuno salire con la mountain bike, visto che la mulattiera è indicata come percorso ciclistico….
Raggiungiamo Bassano e quindi tramite una mulattiera che taglia i tornanti, Pino sulla Sponda del Lago Maggiore (nome più breve no?!?!), nel paesino perdiamo i bolli e scendiamo troppo. Torniamo un poco indietro, li ritroviamo e per strada asfaltata velocemente torniamo a Zenna.
Bel giro con grandi panorami sul lago. Tamaro e Lema ancora belli innevati da questa parte!
Dati GPS: Dislivello 1914 m; km 23,40
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