Fronn Val Leventina
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Indeciso se pubblicare l'uscita di ieri, molte descrizioni della salita, oltretutto di persone che poi hanno proseguito fino a Visghed alpe e cima. Alla fine decido per postare un paio di informazioni di prima mano e alcune foto della bassa Leventina che possono dare l'idea della situazione attuale.
Sempre molta neve, dai 1400 in su, anche se esposta a sud, abbastanza portante rispetto a due settimane fa in Valle Maggia.
Saliti ai Monti di Gaggio, per fare un sentiero nuovo, attraverso la deviazione di Vaccarescia. Si perdono 20 minuti ma ne guadagnano le ginocchia, sopratutto in discesa. A Gaggio palina segnaletica e, con sentiero non sempre chiarissimo, salita a Paron. Qui arriva una teleferica, penso recente perchè non segnalata dalla CNS e inizia una bollatura nuovissima e fittissima. Peccato che duri solo un centinaio di metri. Nei nuclei superiori di Paron la traccia è poco chiara e tende a fuorviare verso Bolgri. Necessario fidarsi ciecamente della CNS che spiega, con il riferimento delle cascine, dove passare. Gli ultimi 300m verso Fronn seguono un sentierino a scalette e cengie, molto bello ma molto "sporco". Le foglie dell'autunno e, sopratutto, molti alberi caduti, tendono a fuorviare. Solo alcuni bolli rossi, radi, che però vanno seguiti "ciecamente". In salita ne abbiamo perso uno, per un gioco di prospettive, e una delle ultime foto chiarisce il punto, e ci siamo incasinati a lungo attraverso piode e canaletti, fino a ritrovare la traccia più in alto.
Fronn è un paradiso che vale il viaggio e apre il cuore.
Uno dei posti di montagna più belli che mi sia capitato di trovare, e non ne ho visti pochi...
Un cascinino commovente e integro appiccicato su una pioda rossastra con accanto un edificio nuovo, abbastanza rispettoso, in completamento.
Un tavolo tondo, grande e monolitico e accogliente che, vista la neve, abbiamo usato come panchina.
Vista completa verso l'alta Val Moleno, verso il Claro e i Torroni.
Il sentiero per Visghed sembra pulito per i primi 50m di dislivello, poi appare, sui pianori in alto, molta, molta neve.
L'edificio nuovo sembrerebbe quasi un rifugio in costruzione e il posto potrebbe giustificarlo e sarebbe pure utile per spezzare la traversata verso la val Drosina. Scendendo abbiamo trovato delle persone che ci hanno raccontato che, invece, è una cascina privata in ristrutturazione.
Sempre molta neve, dai 1400 in su, anche se esposta a sud, abbastanza portante rispetto a due settimane fa in Valle Maggia.
Saliti ai Monti di Gaggio, per fare un sentiero nuovo, attraverso la deviazione di Vaccarescia. Si perdono 20 minuti ma ne guadagnano le ginocchia, sopratutto in discesa. A Gaggio palina segnaletica e, con sentiero non sempre chiarissimo, salita a Paron. Qui arriva una teleferica, penso recente perchè non segnalata dalla CNS e inizia una bollatura nuovissima e fittissima. Peccato che duri solo un centinaio di metri. Nei nuclei superiori di Paron la traccia è poco chiara e tende a fuorviare verso Bolgri. Necessario fidarsi ciecamente della CNS che spiega, con il riferimento delle cascine, dove passare. Gli ultimi 300m verso Fronn seguono un sentierino a scalette e cengie, molto bello ma molto "sporco". Le foglie dell'autunno e, sopratutto, molti alberi caduti, tendono a fuorviare. Solo alcuni bolli rossi, radi, che però vanno seguiti "ciecamente". In salita ne abbiamo perso uno, per un gioco di prospettive, e una delle ultime foto chiarisce il punto, e ci siamo incasinati a lungo attraverso piode e canaletti, fino a ritrovare la traccia più in alto.
Fronn è un paradiso che vale il viaggio e apre il cuore.
Uno dei posti di montagna più belli che mi sia capitato di trovare, e non ne ho visti pochi...
Un cascinino commovente e integro appiccicato su una pioda rossastra con accanto un edificio nuovo, abbastanza rispettoso, in completamento.
Un tavolo tondo, grande e monolitico e accogliente che, vista la neve, abbiamo usato come panchina.
Vista completa verso l'alta Val Moleno, verso il Claro e i Torroni.
Il sentiero per Visghed sembra pulito per i primi 50m di dislivello, poi appare, sui pianori in alto, molta, molta neve.
L'edificio nuovo sembrerebbe quasi un rifugio in costruzione e il posto potrebbe giustificarlo e sarebbe pure utile per spezzare la traversata verso la val Drosina. Scendendo abbiamo trovato delle persone che ci hanno raccontato che, invece, è una cascina privata in ristrutturazione.
Communities: Hikr in italiano, Ticino Selvaggio
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