Boshorn (mt.3268)

Destinazione Sempione, questa l'unica certezza odierna. Partiamo alle 5,30 con le idee poco chiare, forse anche a causa del cambio d'orario che ci ha tolto un ora di sonno, e strada facendo decidiamo di tentare il Boshorn. Chi è salito nei giorni scorsi ha dovuto rinunciare alla cima a causa della cresta finale troppo carica di neve. Poco male, nel peggiore dei casi ci aspetta comunque una bella discesa su neve farinosa anche se un po' rovinata dai numerosi passaggi. La giornata promette bene, zero gradi alla partenza, sole, assenza di vento. Saliamo tranquilli, a parte Martina che ha preso il treno, in compagnia di una moltitudine di scialpinisti di varie nazionalità, ben distribuiti lungo l'itinerario. Il traverso della cascata è in buone condizioni e lo superiamo senza difficoltà. Raggiunto il pianoro del Sirwoltersee svoltiamo a sinistra per affrontare il ripido pendio che conduce al ghiacciaio del Boshorn e qui riusciamo a ricongiungerci con Martina che deve aver rallentato il passo, forse preoccupata per noi "vecchietti". La salita è tracciata bene e la neve è farinosa , saliamo quindi senza coltelli incontrando qualche piccola difficolta soltanto negli ultimi duecento metri, a causa del fondo leggermente ghiacciato. Con una serie di strette inversioni ci portiamo all'attacco della cresta rocciosa dove termina l'itinerario sciistico. In pochi minuti ci raggiunge anche Beba che rinuncia però alla salita finale su roccia. Affrontiamo la cresta slegati, guidati con sicurezza da Pietro, e in un quarto d'ora circa siamo in cima. Panorama indescrivibile su tutti i maggiori 4000 del Vallese. Di fronte a noi l'imponente parete nord del Fletschhorn. Dopo le foto di rito torniamo sui nostri passi e, recuperati gli sci, affrontiamo i 1400mt. di discesa alla ricerca di qualche corridioio di neve farinosa non ancora tracciato. Alle 14.00, ora nuova, siamo alla macchina. Bella giornata, bella compagnia, e per me una nuova salita in una zona che, a torto, non frequento spesso. Grazie ai compagni di gita Martina, Beba e Pietro.